Amato: attenti a chi dà i numeri

Amato: attenti a chi dà i numeri Amato: attenti a chi dà i numeri Sulle tredicesime rivolta di sindacati e consumatori Roberto Giovanninl ROMA Adopera la chiave dell'ironia, 0. presidente del Consiglio Giuliano Amato, per mettere in guardia giornalisti e cittadini dalia con�sueta ridda di voci e indiscrezioni sulla consistenza e sulle misure della Finanziaria 2001. «Come sempre all'inizio di agosto affer�ma il premier si leggono sui giornali presunti numeri e pre�sunte misure della futura Finan�ziaria. So che non nascono dalla fantasia dei giornalisti, ma dalla loquacità di informatori non sem�pre informati. Specie d'agosto diffidare degli informatori è il modo migliore per evitare a sé e agli altri illusioni e delusioni». «Riparliamone a settembre», è la conclusione. Insomma, la diffu�sione di anticipazioni sulle possi�bili misure è assolutamente nor�male. Il problema è che solo a settembre progetti e ipotesi di lavoro cominceranno a diventare realtà, e che buori| parte delle idee slcui lavorano i tecnici del governo come sempre dovran�no essere abbandonate, mentre altre dovranno fare i conti con le reali disponibilità d�risorse e i punto di vista di partiti e forse sociali. È cos�da anni, quando si parla di Finanziaria: a maggior ragione in questa estate 2000, in cut l'Esecutivo è chiamato a pre�disporre una Finanziaria che con�terrà cospicui sgravi fiscali. A far scattare Giuliano Amato, ieri, la lettura delle anticipazioni diffuse dal nostro giornale e da «Repubblica»: tra le ipotesi grazie a un ottimo andamento delle entrate e a un Pil che potrebbe crescere quest'anno del a1*) c'è quella di anticipare al 2000 l'alleggerimento delle impo�ste, attraverso una tredicesima più pesante per i lavoratori dipen�denti e un rinvio a febbraio dell'acconto Iva di fine anno dei lavoratori autonomi. Misure che effettivamente sono insieme con molte altre allo studio dei tecnici del governo, come confer�ma una nota di precisazione del ministero delle Finanze, che rin�via tutti a settembre. Partiamo dal possibile regalo d�fine anno ai contribuenti italia�ni. Le tredicesime dei dipendenti potrebbero essere più pesanti, con meno trattenute fiscali nel temutissimo «conguaglio», men�tre i lavoratori autonomi potreb�bero non dover fare i conti con il versamento del tradizionale ac�conto Iva di fine anno. L'operazio�ne sarebbe resa possibile, sulla carta, dal buon andamento delle entrate fiscali (più S")*! netto ri�spetto allo stesso periodo del 1999). Alle Finanze stanno rive�dendo al rialzo le stime sul «bo�nus fiscale», che potrebbe anche giungere a quota 18.000 miliardi. Tenendo conto di possìbili tagli alla spesa per 4.000 miliardi, l'operazione sgravio fiscale po�trebbe impegnare in tutto 22.000 miliardi. Il governo potrebbe quindi decidere di restituire subi�to, già nel 2000, una quota del bonus fiscale; l'anticipo evitereb�be l'effetto di portare a un «auto�matico» e involontario aumento della pressione fiscale in rappor�to al Pil. Di qui la possibile «sorpresa natalizia», con l'allegge�rimento del fisco sulle tredicesi�me e la cancellazione dell'accon�to Iva. Secondo alcuni esperti, per concretizzarla ci vorrebbe un decreto legge, da presentare en�tro settembre. E nel 2001, il «grosso» dell'in�tervento sulle tasse: come deline�ato nel Dpef e nella risoluzione di maggioranza, lìrpef potrebbe ca�lare di un punto già dal prossimo anno mentre attraverso le detra�zioni saranno detassati i redditi da lavoro dipendente e da pensio�ne fino a 15 milioni. È prevista jo�la completa detassazione dela prima casa dall'Irpef, verrà alleggerita l'Irap per le piccole e medie imprese, ci sarà un nuovo meccanismo forfettario di paga�mento delle imposte sul reddito e dell'Iva. Se ci saranno risorse, poi, non sono escluse riduzioni dell'Irpeg, l'imposta cho pagano le società di capitale delle quali beneficerebbero imprese grandi e piccole. Nei commenti, molla cautela e qualche scetticismo da pane dei sindacalisti e associazioni dei consumatori. «Più che di tanti annunci afferma il numero due della Cisl, Savino Pezzetta avremmo bisogno dell'apertura di un tavolo di concertazione in cui vengano confermati ufficial�mente questi buoni propositi sul dividendo fiscale», ragionamento espresso anche dal numero due Uil Adriano Musi. Arrivano al contrario vere e proprie bordate dal Polo. Il progetto sulle tredice�sime, dice Antonio Marzano, eco�nomista di Forza Italia, «è un'ope�razione di natura evidentemente elettoralistica». «In un primo mo�mento osserva Marzano si ora parlato di ridurre lo aliquote (lell'lrpef. Ma poi si sono resi conto del fatto che i contribuenti si sarebbero accorti di pacare mono lasse con la dichiarazione dei redditi del 2001, cioè dopo le elezioni. Per questo ora pensano di ridurre lo tasse da subito, cominciando dalle tredicesime». Stossa tesi da Pietro Armani, responsabile economico di Allean�za Nazionale, che parla di «rega�lie elettorali por farsi propagan�da. Quello che serve è una riduzio�ne strutturalo dol carico fiscale, non occasionalo». Il presidente del Consiglio Giuliano Amato

Persone citate: Adriano Musi, Antonio Marzano, Giuliano Amato, Marzano, Pietro Armani, Savino Pezzetta

Luoghi citati: Roma