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LA FACCIA QUALUNQUE DEL POTERE F MORTO tALECGUNNESS LA FACCIA QUALUNQUE DEL POTERE Lietta Tornabuoni ALEC Guinness, attore so�brio e magnifico, j;(iizz.intccamaleonte del cinema inglese che se ne andato sabato scorso a 86 anni, sullo schermo era stato Marco Aure�lio e Hitler, Papa Innocenzo MI e Freud, Disraeli, il princi�pe Falsai, il perfido I:a^in di -Oliver Twist», Nella vita era nato povero e divenuto baro�netto; aveva avuto dueOscar; era stato sposato per 45 anni con Menila Salaman, un'at�trice (anche il loro figlio Matthew aveva desiderato essere attore); do�po i quarantanni sera conver�tito insieme con la moglie al cattolicesimo e molti loro amici (inclusi ^li scrittori Graham Greene e Evelyn Waughn) erano cattolici. Non era bello, neanche da ragazzo. Non era alto, non aveva begli occhi né bella pelle ne belle labbra; ma una voce meravigliosa. Era bravissimo, e con il suo aspetto dimessi,', antiromantico, ha saputo reci�tare come nessuno ie Iacee dei potere. ileUautonta: oltre i protagonisti shakespeariani a teatro, anche il colonnello del •Ponte sul fiume Kway-, impa�sto di eroismo e arroganza; il guerriero jcdi Obi-W'an Kenobi di -Guerre sicllari-, mix di forza divina e dolcezza pater�na; il capo delio spionaggio inglese George Smilcy creato da John Le ('arre, infelice, implacabile e intelligentissimo ne -La Talpaalla tv. Di oltre mezzo secolo di successi e d'una straordinaria carriera da tipico grande artore inglese, adesso proprio questo si può ricordare in particolare: con �suoi lincamenu qualsiasi e la sua figura mediocre, Alee Guinness ha duro un'immagi�ne al potere sfiduciato ma irriducibile. d'Amico E ALTRI SERVIZI A PAG, 24