Corruzione a Lugano, nel mirino lady Desiree

Corruzione a Lugano, nel mirino lady Desiree Corruzione a Lugano, nel mirino lady Desiree «Il broker delle "bionde finanziò la moglie del giudice» LUGANO i giornali d�Lugano l'hanno già definita: «Ticinogate». E' l'inchiesta che ha portato all'arresto del giudice Franco Ver�da. Un terremoto, che sembra desti�nalo a produrre altri effetti a cascala. La Svizzera scopre oggi d�avere un magistrato arrestato per corru�zione, che ha favorito un boss mafioso del contrabbando di siga�rette, Gerardo Cuomo. E sta pren�dendo atto che a Lugano, in Svizze�ra, d sono anche altri Gerardo Cuomo. Che vivono impuniti. Sono i broker, i cambiavalute, gli orga�nizzatori del riciclaggio di capitati illeciti, criminali. La vicenda Cuomo-Verda na�sconde anche una rete di complici�tà sospette, mette in discussione le slesse istituzioni elvetiche prepo�ste al controllo della legalità. Come è stalo possibile che Gerar�do Cuomo, pluripregiudicalo, otte�nesse un permesso di dimora in Svizzera? E come è stalo possibile che nessuno avesse posto al giudi�ce Franco Verda 'obiezione di quella sua amicizia pericolosa? Il giudice Franco Verda non ha mai negato �rapporti di «conoscen�za» con Gerardo Cuomo, il boss del contrabbando di ^bionde». Del re�sto, non solo le fotografie e le intercettazioni telefoniche docu�mentano oueslo rapporto, c'è an�che una donna, Desirée Rinaldi, che lo conferma, Desirée Rinaldi è un avvocalo, uno degli avvocati di Gerardo Cuo�mo, nonché la donna dagli inizi di luglio la moglie del giudice Fran�co-Verda. E'lei che, interrogata dal Procuratore straordinario cu Luga�no, Luciano Giudici, ha dovuto ammettere d�aver ricevuto da Gerardo Cuomo, nel giugno del 1999, un «prestito» di trecentocinquanlamila franchi svìzzeri. Desirée Rinaldi si era ritrovata in una grave situazione economica. Amminislratrice di una società d'acque minerali, la «San Bernardi�no», che era fallita, si era ritrovala con una fortissima esposizione fi�nanziaria che non era in grado di sanare. Nella inchiesta italo-svizzera so�no stati accertati diversi episodi che conformano un rapporto diret�to tra il giudice Verda, Presidente del Tribunale persie del Canton Ticino, e il broker internazionale Gerardo Cuomo, trafficante di siga�rette d�contrabbando. Un ranporto che sembrerebbe andare al di la di una semplice amicizia disinteressa�ta, 13 maggio del 1999, A Fano, nei cantieri navali «Ferretti», è il gior�no del varo di «Alterna», lo yatch d�Gerardo Cuomo. Il giudice Verda presenzia e viene ospitalo in alber�go dal contrabbandiere mafioso. Gli 007 della Dia di Uari fotogra�fano il giudice Verda a Porto Cervo, a bordo di tArteiAa». Crociera pre�mio. Nel giugno dui 1999, a pochi giorni dui clissequesiro dei capitali del boss di Ostuni, il superletilante Francesco Prudentino, uno dei grandi boss del traffico di «bionde» che operava dal Montenegro se�condo le indagini di Bari, in soli sei mesi. Prudentino trasfer�in Svizze�ra 57 miliardi in contanti il giudice Verda, artefice del palleg�giamento di Pnulentino per rientra�re dei suoi capitali bloccati, vola in America, insieme alla sua compa�gna Desirée Rinaldi, Negli Stati Uniti. Verda va in una clinica privata specializzala, per accertamenti Il Procuratore straordinario di Lugano, Luciano Giudici, sembra che non abbia trovato ricevute di carte di credito di Verda in grado di documentare che quelle spese le ha sostenute il magistrato. Mollo pro�babilmente, quelle spese le ha ga�rantite lo stesso GerardoCuomo. In diverse intercettazioni telefo�niche sempre trasmesse alla magi�stratura elvetica dalla Procura anti�mafia di Bari lo stesso Verda invita il suo «amico» Cuomo alla prudenza, perchè sospetta (o ne è a diretta conoscenza) che le utenze telefoniche del contrabbandiere so�no sotto intercettazione. Cuomo è uno dei più impùrtanii irafficami di «bionde», in rapporto con le multinazionali del tabacco, e capace d�avere delle coperture istituzionali importami nei paesi in cui operava. Dal Montenegro alla slessa Svizzera. A Lugano come a Berna, in questi giorni, ci si chiede come sia stato possibile che un pregiudicalo come Gerardo Cuomo avesse avuto il permesso di soggiorno, revocato�gli solo nel 1998 Sotto accusa, nei falli, quelle autorità federali e lo slesso Tribu�nale di Lugano che in questi anni non hanno esercitato il controllo. Sui giornali del Canton Ticino, si pongono gli slessi interrogativi. chiunque, a Lugano, agli inizi degli anni '90. aveva tutti gli elementi sullìcienti per capire chi era il cittadino italiano Gerardo Cuomo che chiedeva il permesso di dimo�ra. In una interrogazione parlamen�tare, il deputato Stefano Malpangotti, di «Federalismo e Libertà^ ha chiesto al Consiglio di Stalo di aprire «una inchiesta aniministrativa, gestita da una persona esterna che possa garaniire indipendenza e trasparenza, per verificare le moda�lità con le quali è stalo altribuitu il permesso di dimora a Gerardo Cuoiuo [permesso ottenutd nel mag�gio del 1993. min» Anche il deputato socialista Ma�nuele Bertoli ha presentalo una interrogazione parlamentare; «In molte procedure amministrative, colui che presenta una domanda deve consegnare un documento che allesli la sua posizione pena�le». Insomma, come è stato possibi�le che il pregiudicato Cuomo risul�tasse immacolato? A fine agosto, il Cancelline (telili Stato, GiampieroGianella, e il consulenti' giuridico del Consiglio di Stato, Guido (Ioni, consegneran�no ul governo il rapporto su «tutti gli alti amministraiivi che hanno interessato la persona GerardoCuo�mo». |g. ru! La donna si trovava in gravi difficoltà per il fallimento di una società di acque minerali Ottenne un «prestito» da Gerardo Cuomo il trafficante di sigarette amico del marito magistrato miWJì» totttb mém^Hptveé^ Il giudice ticinese Franco Verda ( a destra) con il irafficante internazionale di sigarette Gerardo Cuomo in una delle foto scattate dagli inquirenti della Dia di Bari che da tempo seguiva le mosse dei boss del contrabbando