«I big del tabacco dietro il contrabbando»

«I big del tabacco dietro il contrabbando» «I big del tabacco dietro il contrabbando» Lnchiestafederale sulle multinazionali negli Stati Uniti Luigi Grassi;) Certe multina/ionali del tabacco, Hopratiutlo americano Ima non so�lo! sono complici del conlrahbaiido di sigarette: ad accusarle, dopo il recente rapporto congiunto ddlt; tra foro; di (Milirin italiaiK; ni procuraioreantimafia Vigna, fe ora un'au�torità degli stessi Usa, un gran giur�federale die nella North Carolina sta indagando su una iconnectìoiu globale ixir alimentari; il mercato illegale, partendo dagli Siali Uniti, in direzione dell'Italia e del Canada, della Cina e della Colombia e di molli altri l'ausi jior un aniinonlare di parecchi miliardi di dollari spor�chi. Di quali multinazionali di preci�so si tratti non fi dato sapere, |)orcli6 l'inchiesta federale è riservata e la ni.'U/ia irae origine, senza dettagli al riguardo, ria un servizio di «Newsweek» Si sa però che alla liase dell'indagine c'è l'anesto, già noto, del manager di una dociolà controllala dalla Nabisco, un certo Lesile Thompson, condannalo a sei anni per reali connessi al contrai)bando e diventato wollaboratora di giustizia* disvelando le traine di {(iiotiU) traffico mondiale fuorilegge. Ciò non significa, sia chiaro, cne la Nabisco sia necessarìamonte fra le muliina/ionali Indagate, perché i suoi avvtjcaii fanno noUire che la condanna ha ngttardiilo solo la per�sona di ThOtDpSOn e chi; la compagnia por la quale lavorava e stata sciolui; la .'i-. .,\ Nabisco hit jiagato una quindicina di milioni di dollari ix-i 1 bemni�dalle conseguenze lega�li iiiuncdiuU) della vicenda. Tutta�via questn caso npecifiro fe telruttivo iHir usemplificure come (xissono an lare le cose. Le llgarette, di una inarca mollo apprezzala in Canada dovi; ixiro costavano care a causa delle tasse, veni vano pi oilolle legalmente. |)assavani) di mano varie volle, finché se ne perdevano quasi le micce, |)er finire nella riserva indiana della tribù Mohawk, che si trova sui i online con il Canada e che gode di corti privilegi fiscali Un transito In un'area frigia o un Paese terzo e niicessario, a un corto punto della catena, per il tuffo nell'illegalità; dopodiché il tabacco può finire ovunque, magari tornando nello stesso Paese di produzione (in Italia questo ruolo è sUilo svolU) in anni recenti dal Montenegro mentre ad(»sso. secondo il rapporto al orocu�ratore Vigna, sta slittando alfa Gre�cia). Infine lo «biondo» venivano trasportate di nascosto ed esentasse in Canada, li' interessante sottoline�are, |x;r chiudere il capitolò, che lo autorità di Ottawa hanno reagito alla scoperta non solo con la repres�sione giudiziaria, ma anche alilwlumdo lo tasso sull'import di sigaret�te, fino a rendere poco remunerati�vo il contrabbando in rapporto ai rischi. In linea generale come vanno le coso e chiaro, quello che resta da definire è fino a che punto le multi�nazionali del tabacco possano considerarsi responsabili di eventuali crimini. La loro difesa è che dopo aver venduto all'ingrosso agli inter�mediari, osse non sono responsabili della destinazione ultima delle siga�rette. L'ex ministro britannico Ken�neth Clarice, che siede nel consiglio di amministrazione della multina�zionale Brilish American Tobacco (Ball, ha detto a un giornale inglese che il suo gruppo «opera in maniera del tutto legalo, dando per scontato clic i suoi prodotti saranno disponi�bili, al pari di mielli dei concorrenti, nel mercato del contrabbando quan�to in cjiietlo legale». Attaccando quella linea di difesa, in apparenza impermeabile, un'inchiesta la Ca�mera dei Comuni di Londra ha acquisito documenti intemi della Bat in cui si pianifica una forte penetrazione commerciale in Cina, Vietnam o altri Paesi in cui, notoria�mente, quasi tutto il tabacco è di contrabbando, e altre carte in cui tale penetrazione ó seguita passo passo nel corso di anni. I Comuni suggeriscono che si tratti di elemen�ti probanti. La stessa linea del «non poteva�no non sapre» è seguita dalla Co�lombia nell'accusare la Philip Mor�ris di alimentare il contrabbando di sigarette: solo il 40A di quanto si fuma nel Paese sudamericano è tassato, le sigarette della multina�zionale Usa vi sono le più popolari, e le strade sono piene di cartelloni con l'uomo Marlboro, mentre in Colombia è quasi impossibile com�prare legalmente le Marlboro se non nei diity-free, Bogotà accusa la Philip Morris di invadere il Paese, sapendo benissimo quel che fa, at�traverso la vicina isola di Amba, l'Olanda e la Svizzera, Eppure l'Or�ganizzazione mondiale della Sanità riconosce nella Philip Morris una delle società più impegnate nella lotta globale al contrabbando, e questo riproixine l'elusività della questione. Ad ogni modo l'attacco in più Paesi e su più fronti legali, prima per il danno alla salute dei clienti, a suon di cause multimiliardarie, ora per la complicità con le mafie, mette a rischio la sopravvivenza di questo settore economico, per lo meno cosi com'è ora. Il blindato dei contrabbandieri che l'Inverno scorso aveva speronato un'auto dei finanzieri uccidendo un militare I sigarettari sono divantati sempre più aggressivi nella difesa del carico e utilizzano mezzi più potenti e sofisticati

Persone citate: Luigi Grassi, Philip Morris, Thompson, Vigna