Plebiscito per il contro-ribaltone
Plebiscito per il contro-ribaltone Plebiscito per il contro-ribaltone Sicilia: 5Iste 14 no a Imma. Frana il Pòi Antonio Ravldà cornspondOTla da PALERMO Ottenuta senza problemi in fiducia (51 si e 14 no), il governo di centrode�stra alla Regione Siciliana sembra in grado di tenero sino allo elezioni dcijiugno 2001. Il controribaltone di fine giugno a Palermo, dunque, ha rotto alla prova del voto e qui il centrosinistra, almeno por il mo�mento, è Ito, e non senza conseguen ze. Infatti ò lull'allro cho soflocaUi la rilxillionn d�una quindicina di deputali regionali contrìsli contro lo loro segrotorio nazionali. Cosi il Ppi IgiovotU prossimo �probiviri si pronuncoranno a Ruma sulle espul�sioni chieste da Pierluigi Castagnettì), l'Udour (Clotnonle Maslolm ha pure annunciaU) ospuLsioni però non ancora formalizzate) o Hi (sono stati sospasi ila! pan ito i tre deputati regionali confluiti nel conlrodostra, duo doi quali nooasscssori), hanno in corso vari rcgolamonti di conti. Sintonii di norvostsmo si col�gono anche tra i dirmain�cho un anno e mozzo fa (e proprio grazio n un riballono doU'Uucur) piazzarono al vertice della Ragiono Angolo Capudicosa, uno doi laro cavalli di razza. Allora fu uno choc fior molti vodoro un (Kist comunista nella prima (xilirona doU'isola, fino n poco tempo prima sUirico serbatoio di voti deinocristiuiii (un milione e 200 mila, cioè il 12 imr conto delrololtoraU)), I duo governi di cen'.-oKÌnistra di Capodicosa hanno poi avuto osisUinza bravo e travagliata, tra «nini» n tensioni. Più o mono c.li stessi guai dio noi primo biennio delia legislatura, dopo il sucemso olottoralc del Polo nel I99(), aveva�no messo In crisi i due governi di contrcKlostra presieduti dal forzista Giuseppe Provenzano o da Giusep�pe Drago, del Ccd. La Sicilia continua dunque a non smentire né la sua fama di «sciupagovemi» (54 nei primi 53 anni aelPautonomia regionale), né la sua irrefrenabile vocazione al trasformi�smo politico, di volta in volta ma�scherato e, comunque, sempre moti�vato con la presunta «specificità» della situazione siciliana. Proprio quella alla quale, ieri, si è riferito il sottosegretario doi popolari allo Coimmicazioni. Michele Lauria (ex Sindaco di Enna), che fino a qualche ora prima aveva dato l'impressione di ossero uno doi più ortodossi fauiori della linea dura di Castagnetl�contro i dissidonli siciliani che per altro continuano ad aumentare di numoro. Vi si può annoverare, ades�so, lo stesso segretario regionale e dopulou» all'Assemblea, Fausto Spa�gna, già Sindaco di Siracusa, cho ha messo a disposizione la sua carica di partito «la sola cosa cho m'impedi�sco di volare per il governo Leanza», ha dello dalla tribuna prima di uscire dall'aula senza iiarteciparc alla votazione a scrutinio paleso. Degli otto deputati regionali del Ppi, cinque sono con il governo di controdoslra, duo si sono astenuti, uno solo ha votato contro. Fra i ribelli è il neoassessore al Lavoro Benedetto Adragna, l'unico degli olio popolari eletti in conto Cisl, il cho ha indotto qualcuno ad ipotizza�re un ruolo nel «controribaltone» anche a Sergio D'Antoni. Il leader Cisl, elio tra 1 altro ò da poco diventa�to prosidonto del Palermo Calcio, finora ha parlato solo «di sfuggita» della crisi ragionale siciliana, cer�cando di rimanero il più defilato possibile. Confortato dall'amplissi�ma fiducia ricevuta, intanto, Lean�za va avanti intenzionato a ben figurare nei dieci mesi che rimango�no prima delle nuove elezioni regio�nali. Tra le priorità, ancora ienha indicato la riforma elettorale, la logge per sbloccare appalti miliarda�ri per opere pubbliche per altro indispensabili se si vuol davvero migliorare le infrastnitture dell'iso�la assai carenti, e trasparenza nello spesa dei fondi nazionali e comuni�tari in arrivo in Sicilia: 18.500 mi�liardi di lire di «agenda 2000» e entro il 2006 più o meno altri 27.000 miliardi cho potranno aiutare i sici�liani ad abbandonare gli ultimi scali�ni della graduatoria economica d'Europa, ma che potranno anche stimolare anche molti «appetiti». Tra le priorità del nuovo presidente la riforma elettorale e lo sblocco degli appalti per opere pubbliche Un'Immagine di una settimana fa; Il cambio delle consegne fra il prendente uscente Capodicasa (a (in.) e Vincenzo Leanza
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