Minorenni al senriiio dei clan

Minorenni al senriiio dei clan Presa una banda che agiva nella Locride e che difendeva i figli dei boss Minorenni al servizio dei clan Spedizioni punitive contro scuole e insegnanti Rocco Valenti LOCRI Colp�d'arma da fuoco contro istituti scolastici, anche duran�te le lozioni, danneggiamenti e attentati a presidi, intimidazio�ni. Tutti episodi che si sono susseguili nella Locride nei mesi scorsi a ritmo serrato. Possibile che si tratti solo di atti vandalici, ci si era chiesti. No, secondo i carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria. Secondo gli investiga�tori, che ieri hanno arrestato sette giovani (tre dei quali minorenni, mentre altri due ragazzi di 17 anni sono irreperì�bili), accusati di far parte delle nuove leve delle cosche della 'ndrangheta della zona, quegli attentati altro non erano chele risposte dell'organizzazione al�le punizioni inflitte dall'autori�tà scolastica a studenti affiliati ai clan o a loro amici. Che non si trattasse di atti vandalici. peraltro, lo si era capito subi�to: in un'occasione da un'auto�mobile erano partiti diversi colpi di pistola contro il porto�ne di un istituto, di mattina, quando i ragazzi erano in clas�se per le lezioni. E la situazione era diventata tanto pesante che il ministro della Pubblica Istruzione era andato ad incon�trare a Locri gli operatori scola�stici. Ieri, con l'operazione «Con�cretezza», i carabinieri avreb�bero dunque arrestato i respon�sabili di quegli episodi, legati, sostengono gli inquirenti, ad una logica criminale che fareb�be pensare ad un ricambio generazionale nelle cosche Cor�di e D'Agostino. Contro gli indagati sono stati ipotizzate, a vario titolo, le accuse di associazione di tipo mafioso, estorsione, danneggiamento, detenzione e porto illegale d'ar�mi da fuoco. Nelle centinaio di pagine dell'informativa di rea�to redatta dai carabinieri al termine delle indagini ci sareb�be la prova lampante di come i giovani fossero organizzati e agguerriti tanto da far ipotizza�re, addirittura, che si stessero preparando per affrancarsi, per staccarsi dalle cosche di orìgine e costituire una nuova consorterìa. Accuse che pesano ancora di più quando si pensa che. cinque degli indagati non hanno ancora compiuto i 18 anni. E tra le persone coinvolte nel procedimento penale, che ieri ha portato agli arresti, c'era anche Domenico D'Agosti�no, il giovane ucciso insieme ad un amico, il 12 luglio scorso, in un bar-sala giochi sul lungo�mare di Locri, in un agguato nel quale rimasero ferite altre tre persone. Nell'operazione di ieri, a parte i minorenni, sono stati arrestati Domenico Cordi, di 21 anni, Giuseppe Filippone (20), Giuseppe Marsiglia (28) e Andrea MarsigUa (21).

Persone citate: Andrea Marsigua, D'agostino, Domenico Cordi, Domenico D'agosti, Giuseppe Filippone, Giuseppe Marsiglia, Rocco Valenti

Luoghi citati: Locri, Reggio Calabria