«Mi hanno lasciata sola durante Kaborlo»

«Mi hanno lasciata sola durante Kaborlo» Il direttore sanitario del «Ca' Foncello»: «Non c'è stata negligenza, è stata seguita la solita procedura» «Mi hanno lasciata sola durante l'aborto» Treviso-, denunciati i medici dell'ospedale, tutti obiettori alla 194 Antonella Mariolli FREVISO Le hanno pmvocato l'aborto, come lei aveva chiesto, poi è rìniusta sola nella camera dell ospodalo, nessun modico ha voluto varcare quella soglia: lutti obiettori alta leggo 194 suU'inlorruziono di gravidanza. Pa�trìzia lia partorito una bambina, od è rimusla con lei o il padre dotta piccola, sino u quando non l'ha sentita più respirare. I medici sono arrivati solo allora. «Un calvario al quale nessuna dunna devo cssoro costretta, cos�l�liu denunciati». L'ospodalo è il «Ca' l-'oricotloB d�lYoviso, i cui sanitari sono colpevoli, secondo la donna, di nogligonza. Il diruttore sanitario Giuseppe Simini replica: «La proce�dura soguiui ed ò stala nollo siun(lard. È pro visto elio la donna sottoposia ud aborto non stia in sala ;)arlo, mu in una stanza, con un [amiliaro o l'ossislonza di infermiori eìiis, in caso d�problomi chiama�no i modici». 1..1 storia di Patrìzia inizia a dicuinbro dot '99 scopre di ossero incinta, la donna ha 36 anni o già tu' figlio. La gnividonza non prosenUi problomi, o in famìglia si fanno grandi progetti fior l'ultima arriva�ta. A marzo la prima ecografia d�controllo, lutto è in rogulu. A fine maggio n altro csamo, un'ecografia «morfologica». Ma questa volta il risultato non lascia speranze: la bimba è affetta da un «situs viscerum invnrsus lotalo» od ha anche una mutformaziono cardiaca. A Pa�trìzia i medici spiegano die lu consoguonza poirobbero ossero distur�bi cerobruli por la bambina Ed ò la 23* sottimana. Nell'esposto ha scritto di mancata assistenza medica. «Quando abbiamo scoperto lo mal�formazioni 6 iniziato il dramma. Mi hanno detto che eravamo in ritardo por l'interruzione della gra�vidanza. Ma il ritardo ora colpa d�chi aveva eseguito le ecografìe, che non s�era accorto subito dei proble�mi della bambina. L'ho detto ai medici. Dove eravate? Perché non me l'avete detto subito? Comunque dopo il cotloouio con lo psichiatra decido per l'aborto» Qui iniziano le difficoltà? «Mi dicono che i medici sono tutti obiettori e gli aborti vengono ese�guiti solo il lunedì, con un altro dottore. Ero arrivata con il certifica�to medico gioved�e avrei dovuto aspettare, ma sarei stata fuori leg�go. Non ne vogliono sapere. Allora minaccio di presentare un denun�cia per mancata assistenza. Dopo 40 minuti si ripresenta l'infermiera o un medico, mi leggono i miei diritti, e dicano che hodìritto solo a un lotto e all'assistenza post parto. Avevo solo tre giorni d�tempo e ho accettato» Se tutti i medici erano obiet�tori come le è stata garanti. ta l'assistenza? «Hanno chiamato un medico da fuori, che mi ha insorito una candelotui por provocare il porto. Da quel momento sono spariti tutti, nessu�no dottore è entrato nella mìa stanza, solo le infermiere che sono stato persone eccezionali. L'unico medico che ho visto è stato un anestesista, poi 25 ore da sola, per fortuna avevo il conforto del mio compagno» Quando ha partorito la bam�bina che cosa è successo? «Alla 9,30 il patto, poi l'espulsione della placenta è stato il mìo compa�gno a chiamare i medici. Mi hanno lasciata l�senza far nulla net letto con mìa figlia in mezzo alle gambe, il medico mi ha dato un'occhiata e se ne è andato. Poi mi hanno spiega�to che se la bambina fosse stata viva, dovevano intervenire con la rianimazione. Hanno aspettato che morisse, solo dopo mi hanno porta�ta in sala operatoria» Quando ha preso la decisio�ne di rivolgersi alla magi�stratura? «Dopo 45 giorni sono andata al�l'ospedale per l'esame autoptico. Mi sono infermata, negli altri ospe�dali non è questa la procedura. Ho chiesto del medico che mi aveva letto i miei diritti lu�ha negato d�avermi visto. Alle mìe minacce, mi ha detto che qualunque cosa avessi fatto c'è il certificato detto psicolo�go, dove s�dichiara che ero depres�sa, e quindi non credibile. Li ho denunciati perché non voglio esse�re violentata per garanure i loro diritti. Ho chiesto T'intervento an�che della Bonino, per far rispettare una legge per la quale abbiamo tanto combaluto». Una donna ha pretenuto un esposto alla magistratura accusando I medici del repano di ostetrìcia e ginecologia dell'ospedale di Treviso di mancata astistenza

Persone citate: Antonella Mariolli, Bonino, Giuseppe Simini

Luoghi citati: Treviso