Bush; ora siamo noi il partilo delle idee

Bush; ora siamo noi il partilo delle idee Bush: ora siamo noi il partito delle idee Il governatore chiude in trionfo Ut Convention repubblicana Andrea di Robllant inviato a PHILAOELPHIA «Adesso siamo noi n; pubblicani il partito delle idee e dell'innovazione, dell'idealismo e della solidarietà. Bill Clinton e Al Gore hanno avuto la loro chance e l'hanno sprecata. Ora tocca a noi». George W. Bush si lascia alle spalle una trionfale Convention e si lancia con grande rincorsa nella campagna elettorale. Ha presen�tato agli americani un «nuovo» partito repub�blicano, più moderato e solidale, con il quale punta a sfondare al centro per conquistare la Casa Bianca. «Il nostro è un Paese audace e pronto per il ricambio. 0 nostro attuale Presidente incarna�va il potenziale di una generazione. Cosi tanto talento. Cosi tanto charme. Cosi tanta abilità. Ma alla fine sono state tante promesse per niente». Nel suo discorso alla Convention Bush si è soffermato sui temi cari ai conservatori, proponendo una riduzione delle tasse, invo�cando un'America militarmente più robusta e ribadendo una forte linea anti-aborto. Ma Bush ha cercato di sottolineare soprat�tutto le novità: dalla riforma delle pensioni alla copertura medica per gli anziani/dalla riforma della scuola ad una politica sodale più aperta e solidale verso le minoranze e i coti più poveri «Dobbiamo abbattere il muro» che separa chi ha beneficiato dalla straordinaria espan�sione economica degh ultimi anni e chi invece è rimasto indietro, ha detto il governatore del Texas, evocando tra il tripudio dei delegati il ricordo dell'invito che Ronald Reagan fece a Michail Gorbaciov a Berlino «ad abbattere quel Muro». Del resto saranno questi riforma delle pensioni, riforma della scuola, riforma della sanità i grandi temi che costituiranno il terreno di battaglia tra Bush e Gore per la conquista di quell'elettorato moderato che consegnerà la vittoria a novembre. Sulla riforma delle pensioni, Bush parte in vantaggio: la sua proposta di dare al contri�buente la scelta di investire nel mercato una parte dei versamenti per la pensione è piaciu�ta agli elettori. E adesso Gore, che era partito difendendo a ^ada tratta l'assetto tradizionele del sistema pensionistico, si trova a dover recuperare terreno. Altro grande argomento d�scontro: la scuola. Bush vuole spostare a livello locale il controllo delle scuole pubbliche. E soprattut�to vuole creare un sistema di voucher per cui le famiglie che non vogliono mandare i figli alla scuola pubblica hanno diritto ad un finanziamento per mandarli a scuole private e religiose. Clinton e Gore sono aperti a varie soluzioni innovativo, incluso l'appalto di scuole pubbli�che ad aziende private specializzate nella gestione delle scuole. Ma insistono sulla neces�sità di ricostruire il sistema pubblico investen�do prima di tutto in strutture e insegnanti. 0 partito repubblicano, ha detto Bush, deve lasciarsi die spalle l'immagine di un partito che è insensibile alle minoranze e ai meno fortunati. «Dubbiamo dare agevolazioni fiscali ai meno aabbienti perché possano avere l'assicurazione medica di cui hanno bisogno. Dobbiamo abbassare gli affitti per i più poveri affinché ritrovino la dignità di vivere nella propria casa. Dobbiamo costruire ospizi e rifugi e cucine popolari». Sono la guida della destra ideologica che ha dommato d partito negli Anni Novanta, «noi repubblica�ni abbiamo smarrito la nostra strada. Ma adesso stiamo tornando a casa». «Tornare a casa», per Bush, significa anche tornare nel solco di una politica estera fonda�ta su un'America militarmente forte, che esercita con sicurezza il suo potere per garanti�re la pace nel mondo ma senza lasciarsi coinvolgere in crisi regionali o locali che non minacciano direttamente gli interessi degli Stati Uniti. Insomma, niente derive «umanita�rie» alla Clinton-Gore. «Quando l'America interviene la causa deve essere giusta, l'obiet�tivo chiaro e la vittoria schiacciante». «I militari americani hanno bisogno di più soldi, più equipaggiamento e più addestramen�to. E m un comandante in capo che si meriti il loro rispetto», ha detto Bush, lanciando un'al�tra frecciata a Bill Clinton. Una volta alla Casa Bianca procederà «al più presto» con la costru�zione d�una difesa anti-missile. «Non è il momento d�difendere trattati obsoleti», ha detto riferendosi al trattato Abm sul quale si è retta la pace nucleare durante gU ultimi trent'anm. APhiladelphia è emerso un candidato in grado di galvanizzare l'elettorato moderato grazie a proposte innovative sui temi della scuola delle pensioni e della potenza militare Usa

Luoghi citati: America, Berlino, Stati Uniti, Texas, Usa