Addio certificato elettorale Adesso ci sarà la «viacard»

Addio certificato elettorale Adesso ci sarà la «viacard» L'ha deciso il Consiglio dei ministri: dal prossimo voto Addio certificato elettorale Adesso ci sarà la «viacard» Stelanelta Campana Sta per chiudersi l'era dol buon vec�chio cortificato elettorale cho puntualmcnlo veniva recapitato a casa attra�verso i vigili urbani per richiamare gli italiani al loro diritto-dovere di cittauini. Se ne andrà in pensione perché alla prossima chiamata alle urne, nella primavera del 2001. andremo muniti di una tessera magnetica; da un lato conterrà i nostri dati anagrafici e dall'altro diciotto spazi validi per altrettante votazioni. Ma, avvertono al ministero degli Interni, se ci fossero elezioni anticipato «dovremo ancoro tornare al vecchio sistema perché il Poligrafico dello Stato si metterà in marcia solo a settembre». Il nuovo certificato sembra avere tutte lo carte in regola per essere definito la «viacard elettorale», come l'ha battezzato il Presidente del Consiglio, Giuliano Amato nel presentarla ieri mattina dopo il Consiglio dei ministri. Non ci sono dubbi: farà risparmiare tempo e denaro. Saranno ancora i vigili urbani a recapitarlo a casa, ma una sola volta, anziché diciotto. Questo si tradurrà per lo Stato in un notevole risparmio, Sualcosa come 1200 miliardi, come ha etto il ministro dell'Interno, Enzo Bianco. I conti sono presto fatti: il vecchio certificato che veniva conse�gnato al cittadino ad ogni tornata elettorale e in Italia, aggiungendo anche i referendum, sono piuttosto cliu frequenti era un'operazione costava ugni volta 78 miliardi. Ma c'è anche un aspetto politico da non sottovalutare La speranza clic la disaffezione dell'elettore a recarsi alle urne, una tendenza in crescita negli ultimi anni, trovi un freno con epiostu nuovo strumento Anche perché non varrà più accam�pare alibi tipo «non ho ricevuto il cortificnto elettorale, non tu» tempo di andarlo a rilirare.ne voglia di fare code...». Lo ha sottolineato anche il ministro Bianco nel mandare in soffit�ta il vecchio documento: «Una volta arrivava, l'altra no i cittadini doveva�no andare a ritirarlo negli uffici comunali. Per non farlo, spesso rinun�ciavano ad andare a volare». La tessera por essere usata avrà ovviamente bisogno di un lettore ottico, che ci dovrà essere in ogni seggio e ad ogni votazione (tutte, comprese anche quclje di circoscrizionel. Verrà ovviamente «obliterato» o annullato uno dei 18 spazi, Saranno i Comuni a gestire questa «viacard elettorale», che pero è comunque destinata a sparire: «A prendere il suo posto sarà la carta d'identità elettroni�ca (comincerà ad essere distribuita in ottobrel ha spiegato ancora il mini�stro Bianco e conterrà tutti i dati identificativi della persona e potrà essere utilizzata anche per il voto elettorale». I primi Comuni a richieder�la e a sperimentarla sono Milano, Bologna, Roma. Siena e Catania.

Persone citate: Enzo Bianco, Giuliano Amato

Luoghi citati: Bologna, Catania, Italia, Milano, Roma, Siena