Ragazzo «emigra» per essere operato

Ragazzo «emigra» per essere operato Si era ferito ad una mano: era necessario un intervento al tendine, ma era tutto «chiuso per ferie» Ragazzo «emigra» per essere operato L'odissea negli ospedali napoletani, poi va a Modena Fulvio Mllone NAI'Oll Hanno vagato tra un ospedale e l'altro chiedendo elio il figlio dicìasseltonno fosso sottoposto a un ìntorvonto chirurgico alla mano sinistra, un'operazione cho ogni modico interpolluto giudicava urgonlo, ma che vonìvii rinvilito puntualmonto a causa di sule oiwnilorio chiuso, d�prìmuri in forie o d�lunghe liste d�prenotazioni. Dal San Leonardo di Castellanimure di Slabia, al l'vllemni e al Cardorell�di Napoli e olla clinica dol Santo Rosario di Pompei: que�sta l'odissoo della famiglia Manzi d�Castellammaro d�Slabia. E' tormìnata lontano da qui, al Policlìnico d�Modena, dopo sei giorni di ricovori e trasferimenti inutili da un nosocomio all'altro. «Tutto è comin�ciato il 14 luglio, quando mio figlio Michele s�è ferito alla mano sini�stra, colpito da una scheggia d�vetro ha raccontato Manolina Manzi, lo madre del ragazzo -. Ai nronto soccorso del San Leonardo hanno subito stobilìto cho il tendi�ne dol dito medio ora slato trancia�lo di nullo dal vetro. Hanno sutura�to la ferita, quindi ci hanno consi�gliato di tornara il giorno seguen�te». Il mattino successivo, racconta unconi lo madre di Michele, i medi�ci hanno confermalo lo diognosi, ritenendo urgente rintcrvento. «Ma ora sabato, o nonostonlo l'ur�genza il ricovero è stalo fissato por il lunedi successivo. Ouando siamo tornati, ci hanno detto cho non c'orano posti letto. Infine, quando il medico del reparto ha visitato mìo figlio, ci ha dotto che al San I^onardo la sala operatoria por quel gene�re d�interventi era disponibile solo il giovedì». A questo punto il ragaz�zo è stato «dirottato» all'ospedale Pellegrini di Napoli. «Ma 11 ci hanno subito fatto sapcru che la salo operatoria era chiusa continua la signora Manzi •. Disarienuai, abbia�mo chiesto dove potevamo andare, ma nessuno sapeva risponderci. Stavamo decidendo cosa fare quan�do un infermiere ci ha avvicinato suggerendoci di rivolgerci a un inòdico che effettuava questo tipo d�intervento in una clinica priva�ta». Ma la famìglia Manzi ha voluto rivolgersi ancora una volta a una struttura pubblica, il Cardarelli di Napoli. «Abbiamo atteso sette ore prima che mio figlio venisse ricove�rato continua m madre dol ragaz�zo •. Ma il mattine seguente ci hanno detto che, nonostante l'ur�genza. Michele avrebbe dovuto aspettare il suo turno». Esasperati, i genitori d�Michele hanno deciso di portare il figlio via da Napoli. «Siamo andati nel Policlìnico di Modena spiega Maria Manzi -. Il chirurgo stava per recarsi in ferie, ma ha voluto rinviare la partenza per operare mio figlio». Sulla vicenda e è una precisazio�ne dei responsabili del Pellegrini: «Dai documenti di cui siamo in possesso non risulta che i signori Manzi abbiano chiesto il ricovera in questo ospedale». La madre: tutti i medici che io hanno visitato dicevano che era urgente, ma il posto non c'era mai Il ragazzo operato a Mod«na

Persone citate: Cardarelli, Manzi, Maria Manzi

Luoghi citati: Modena, Napoli, Pompei, San Leonardo