A14 anni si ubriaca: mi annoiavo

A14 anni si ubriaca: mi annoiavo «Ero assieme ai miei amici, tutti assaggiavano quel liquore: cos�l'ho fatto anch' io» A14 anni si ubriaca: mi annoiavo Ricoverato in coma etilico: aveva bevuto mezzo litro di grappa Mario Cavallanti coinspondentetla C0M0^ «Bevevano tutti �miei amici, ho bevuto anch'iot. Queste le pri�me parole rivolte ai medici da Umberto, un ragazzino d�14 anni d�Porlezza, paesino italia�no sul lago di Lugano, al risve�glio dal coma etìlico in cui era sprofondato dopo aver scolato mezza bottìglia d�grappa. I modici doll'ospedalc di Monaggio, precisano che non si può parlare di vero e proprio coma etilico, ma d�«intossicazione alcolica acuta in stato soporoso». In ogni caso, il ragazzino è giunto in ospedale in ambulan�za e fino al termine della lavan�do gastrica reagiva agli stimoli in stato d�incoscienza. Noia e spirito di emulazione, dunque, sarebbero alla base di una sbornia di prima grandezza che ha rischiato d�trasformarsi in dramma. L'episodio, che risa�le a qualche pìomo fa, non è isolato. Nel giro d�ventìquattr'oro, infoltì, al pìccolo ospeda�le d�Menaggìo sono finiti due ragazzini ai 14 anni. Oltre al caso d�Umberto, entrato al pronto soccorso alle 21 per uscir�ne con lo proprie gambe, ma preso per la collottola dalla madre, tre ore più tardi; c'è da registrare un'altra micidiale sbornia, presa questa volta dal figlio d�una coppia di olandesi in vacanza sul versante italiano del lago del Ceresìo. Por Jan, ricoverato il giorno prima di Umberto, i medici era�no ancho più preoccupati. Pare infatti che il ragazzino, compli�ce anche la totale libertà d�movimento esistente in Italia quanto ad acquisti di bevande alcoliche, s�sìa infilato nel mini market del campeggio in cui sta trascorrendo le vacanze, passan�do alla cassa con una bottiglia di Martini Rosso, che in serata si è scolalo per intero, e da solo, nel volgere di un paio d'ore. I suoi genitori si sono resi conto che il ragazzino era in condizioni criti�che soltanto nel cuore della notte. Ricoverato alle 5 del mat�tino in stato di incoscienza, è rimasto nell'astanteria del pron�to soccorso, sotto stretto control�lo medico, fìno alle 14 del giorno successivo. Papà e mamma l'avrebbero presa mèglio dei familiari di Umberto. Secondo �medici che hanno avuto a che fare con loro, sembravano quasi diveltiti per il «rito d'iniziazio�ne» affrontato dal figlio. Di tutt'altra opinione ò inve�ce il professor Michele Sforza, del Cestop (Centro Studi e Tera�pia delle Psicosi) d�Appiano Gentile, una clinica nota per la cura della dipendenza da video�poker. «Anzitutto va spiegato a chiare lettere che, in un organi�smo non avvezzo, come quello dei due adolescenti, un'intossicazidne di quella portata avreb�be potuto portare anche alla morte». Sforza aggiunge inoltre che non è possibile parlare di inconsapevolezza. «Uno dei due si è scolato la bottiglia nell'arco di due ore, e dunque non ha potuto non rendersi conto di quello che faceva. Siamo di fronte a condotte pienamente intenzionali continua l'esperto che generalmente assume chi pensa di trovare nell'alcol una risposta alla depressione e alla noia». Il medico conclude anche con un invito a non sottovalutare la pericolosità d�un approccio morbido alla moda della sbornia facile, che si sta diffondendo tra giovani e giovanissimi: «I genito�ri vanno assolutamente sensibi�lizzati, molto spesso questo ge�nere di comportamenti è il se�gno di un disagio serio, che probabilmente coinvolge la fa�miglia nel suo insieme». E un coetaneo olandese si sente male dopo una sbornia con del vermut comprato nei supermercato del campeggio

Persone citate: Mario Cavallanti, Martini Rosso, Michele Sforza, Sforza

Luoghi citati: Appiano Gentile, Italia, Lugano, Menaggìo, Porlezza