Atene: i curdi clandestini non sono partiti da noi

Atene: i curdi clandestini non sono partiti da noiIL MINISTRO GRECO DELLA MARINA MERCANTILE «LA COOPERATONE CON L'ITALIA E' NECESSARIA ED ESISTE GIÀ» Atene: i curdi clandestini non sono partiti da noi intervista SE avete delle prove con�crete mostratele/Té accu�se generiche non sono ammissibili»: la ferma rispo�sta di Atene alle accuse italiane sulle'carenze nella lotta ai clandestini arriva da Chrìstos Papoutsis che, in qualità di ministro della Ma�rina Mercantile, ha la re�sponsabilità politica della lotta ai traffici di esseri umani, Papoutsis, ex commis�sario europeo e stretto collabo�ratore del premier Simitis, ri�sponde al cellulare appena tornato da una missione sul�l'isola di Rafina. Ministro Papoutsis, il pre�sidente del Consiglio Giu�liano Amato vi ha chiesto di «dare spiegazioni» sul traffico di clandestini. Co�sa rispondete? «Rispondiamo che rispettia�mo pienamente impegni ed obblighi del Trattato di Schengen. La polizìa sulla terrafer�ma e la guardia costiera in mare sono impegnate quotidia�namente, e con successo, nella lotta contro i traffici di esseri umani. Lungo i confini di ter�ra e di mare, nei porti e sulle autostrade vi sono controlli capillari e quando arrestiamo i trafficanti subiscono pene pesati. Dall'inizio dell'anno la guardia costiera ha arrestato 2164 clandestini, confiscato 27 navi e 17 fra camion e pulmini». Fatto sta che l'Italia so�spetta che in Grecia vi siano dei punti franchi di passaggio. E' così? «Le autorità greche hanno pre�so una serie di misure straordi�narie per verificare l'esisten�za di questi centri, ma non sono mai stati localizzati. Non è ammissibile rivolgere accu�se generiche contro la Grecia, un membro a pieno a titolo dell'Unione Europea, senza avere delle prove concrete. Che ci dicano chiaramente e specificamente in quale porto greco, in ouale data e quale nave di clandestini è stata rifornita. Se non hanno ele�menti le autorità italiane do�vrebbero subito ristabilire la verità davanti all'opinione pubblica. La Grecia è una democrazia, un Paese libero dove vìge la legge e che rispet�ta gli impegni intemazionali». Al centro' della polemica c'è 11 percorso della nave di curdi arrivala in Italia domenica. E' passata per la Grecia oppure no? «I controlli sono continui e intensi su tutte le acque terri�toriali. Come ha ammesso, al�la fine, anche il ministero dell'Interno italiano questa na�ve non è stata rifornita in Grecia. Quindi attenzione a non lanciare accuse infonda�te. Il punto è quello di attribui�re le responsabilità ad altri ma bens�di definire una stretta collaborazione per affrontare concretamente il problema». Il ministro dell'Interno, Enzo Bianco, propone una riunione in settembre fra tutti i Paesi del basso Adriatico. Siete d'accor�do? «La cooperazione fra noi è necessaria ed esiste già. Il problema dell'emigrazione clandestna è una questione politica che dovrebbe essere affrontata nell'ambito del�l'Unione Europea, le cui fron�tiere meridionali sono difese dalla nostra applicazione del�l'accordo di Schengen. Ma c'è dell'altro: a mio avviso nel�l'ambito della cooperazione euromediterranea serve un mi�gliore coordinamento fra Pae�si dell'Ue e non. Tutti i terzi Paesi che ricevono aiuti impor�tanti dall'Unione Europea han�no l'obbligo di rafforzare i loro conrolli e di non permettere il traffico di clandestini verso la Grecia. l'Italia e gli altri Paesi europei». Che misure avete adotta�to nell'Adriatico e nello Ionio per arginare il flus�so di clandestini? «Nel Mar Ionio la guardia costiera greca è stata dotala di sofisticate lance equipaggiale con personale specializzato, i risultali dell'ultimo anno sono a nostro avviso spettacolari. Le azioni illegali sono diminui�te di mollo. Inoltre nella zona di mare fra Corfù e Igumenitsa entrerà presto in funzione un sistema avanzato di osser�vazione e gestione del traffico marittimo che rafforzerà �con�trolli di polizia. Lo scambio di informazioni stabilito nell'am�bito dell'Iniziativa Adriatica consente di affrontare con maggiore capacità ogni tipo di criminalità organizzata». «I controlli sono continui su tutte le acque territoriali, ma il problema dell'emigrazione è una questione politica da affrontare nell'ambito dell'Ue»

Persone citate: Enzo Bianco, Greco, Papoutsis, Simitis