«Ms» sponsor delle moto, Veronesi insorge di Enrico Biondi

«Ms» sponsor delle moto, Veronesi insorge «Ms» sponsor delle moto, Veronesi insorge Il ministro: sbagliato rivolgersi ai giovani per pubblicizzare sigarette Enrico Biondi Il matrimonio commerciale tra l'Aprilia e la marca di sigarette MS distribuite dalla ditta Eti lex Mono�poli di Sialo) ha scatenato un putife�rio. In un momento in cui il nrado sembra aver trovato un accordo per combattere con tutti i mezzi i danni provocati dal fumo, che un'azienda dello Stato italiano diventi sponsor di un'azienda motociclistica sem�bra uno di quei «passi falsi», difficili da digerire. Tra i più duri nel condannare il contratto di sponsorizzazione è sta�to ieri il ministro della Sanità Um�berto Veronesi: «E' inopportuno ha detto rivolgersi ai giovani che seguono questo sport con entusia�smo e i piloti come modelli». E in un'intervista al Tgl, il ministro ha annunciato di aver preso contatto con i ministeri del Tesoro e delle Finanze per capire «che cosa si può fare per evitare questa situazione di disagio. Non è giusto incidere in questa maniera sui ragazzi», ha concluso il ministro che, guarda caso, proprio c^gi potrebbe presen�tare al Consiglio dei ministri il testo definitivo del decreto legge sul fil�mo. E in rotta di collisione ieri si sono trovati, inevitabilmente, il mi�nistro delle Finanze Ottaviano Del Turco e il presidente dell'Eli, Mauri�zio Basile. Del Turco, nel pomerig�gio, ha convocato i dirigenti dell'Eti al ministero e dai suoi collaboratori ha fatto loro sapere, molto semplice�mente, che «le leggi vanno rispetta�te». In un'intervista al settimanale Panorama in edicola oggi, il mini�stro ricorda che «o si cancella la legge che vieta di fare pubblicità al fumo o la s�rispetta. E a maggior ragione deve far o un ente governa�tivo». Per nulla turbato dalle frasi di Del Turco, Basile conferma: «La nostra azienda opera in un'area di business altamente competitiva, do�ve tutti i concorrenti, anche quelli ex monopolisti pubblici come fran�cesi, spagnoli e austriaci nella cui platea azionaria è ancora presente in diversa misura lo Stato, utilizza�no lo strumento delle sponsorizza�zioni sportive». Per questo motivo «l'azienda, impegnata nel rilancio delle produzioni nazionali, nel qua�dro del processo di privatizzazione in coerenza con la missione affidata�le dal Governo, intende utilizzare tale strumento, ovviamente nel pie�no rispetto della normativa nazio�nale e internazionale vigente». In�somma, grazie dell'avvertimenio, par di capire, ma continuiamo sulla nostra strada e non abbiamo nessu�na intenzione di regalare ad altri spazi pubblicitari che riteniamo importanti per la nostra società. Ma c'è anche chi, nella vicenda, prende le difese dell'accordo e dimo�stra una maturità che, a volte, i politici sembrano aver smarrito. Si tratta del giovane Marco Melandri. 18 anni il prossimo 7 agosto. Piutto�sto stizzito, ha replicalo freddamen�te: «Sull'accordo non ho nulla da dire ma ricordo che, sin da bambi�no, quando andavo a scuola in motorino, ho sempre visto alt omo a me le sponsorizzazioni dei tabac�cai. Ma non per questo ho mai pensalo di nieltermi a fumare per�chè vedevo quei marcili». Melan�dri, insomma, si meraviglia di chi si meraviglia. Il ravennate non fuma ed ha fatto sapere ieri di non avere nessuna intenzione di cominciare a farlo adesso. «Né credo che qualcu�no lo farà perchè vedrà sulla mia molo il marchio MS. Ripeto: la scritta è li, io non c'entro nulla e non farò mai niente per incoraggia�re un ragazzo a fumare. Del resto fa sapere senza i soldi le corse non si fanno. Se vogliono darceli lo�ro...... Inutile ignorare che dove c'è una pista e una corsa, il marchio della sigaretta non manca mai. Ui guerra contro il fumo e la sua pubblicità, ha però innescato un procosso irreversibile: i tabaccai, infatti, sono destinali a scomparire, almeno nelle corse europee. In Fran�cia, Belgio e Inghilterra le scuderie sono costrette a camuffare le loro livree ma l'Unione Europea ha pre�sentato il conio e nel 1997 ha dato alle multinazionali 8 anni di tempo per «smaltire le sponsorizzazioni in corso». La Formula 1 ha ^ià comin�ciato a smettere, ma solo i team più piccoli (Arrows. Sauber. Minardi). mentre le «Grandi» del mondiale, Ferrari e McLaren, non potrebbero correre per vincere se non ci fosse l'aiuto di Philip Morris e West. Cambiare? Si può senz'aliro Ma fino a quando sarà permesso, i motori continueranno a filmare L'alleanza fra bolidi Aprilia ed ex Monopolio di Stato scatena violente polemiche Il presidente dell'Ente Tabacchi: «Dobbiamo misurarci con una concorrenza spietata Gli altri fanno lo stesso»

Persone citate: Del Turco, Marco Melandri, Mauri, Mclaren, Minardi, Mono, Ottaviano Del Turco, Philip Morris, Sauber

Luoghi citati: Aprilia, Belgio, Inghilterra