Una Convention di famiglia
Una Convention di famigliaUna Convention di famiglia Ma dietro le quinte mugugni e dissensi reportage Augusto Minzollnl Invialo a l'HILADELPHIA IN una postazione che sovra�sta il palco del l'irsi Union Center c'ò un tizio atletico cho, alternandosi ogni ora con un altro più smilzo e più allo, controlla con il binocolo il comportamento del delegali dei vari Stati della Convonlion repubblicana. Ha in mano una radio come i bagnini di «baywatch» o gli allenatori in se�conda delle squadre di football che seguono la parlila per conto del mister in tribuna, e ogni volta che qualcuno ecce�de nel fischiare, nel protestare o nel gridare, avverte la regia del congresso: nel giro di qual�che secondo gli addetti del servizio d'ordine, impeccabili e persuasivi con o senza oc�chiali neri, convincono l'indiscipllnato che non è il caso di rovinarli rimniagine di iinilfi e di allegria del «G.O.I'», versio�ne Hush. Allora, rotti insieme appassionatamente''ni certo Jolin McCain non la smolle di ironizzare sulle capacita di George W. con i giornalisti al ristorante Tan-Ge-Rin e il "ne�ro" Colin Powoll insiste nel provocare ogni giorno la de�stra di Newt Gingrich. Ma, a parto questo, le foto pubbliche offrono un quadrello idilliaco della famiglia repubblicana. Non un incidente, nò una sba�vatura neiralleg^iamenlo dei militanti. Una msciplina che ha impressionalo puro Slephanopulos, l'ex-portavoce di Clinton alla Casa Bianca e ora commentatore Tv: «Conoscen�doli credevo elio rni prendesse�ro a calci, invece, mi hanno pure sorriso». 'l'arilo ecumenismo alla fine ha stufaio pure le Tv. Abituati ai dibattiti vivaci dello conven�tion repubblicano, alle offese sulla tribuna e ai giochi di corridoio, i network sono siati prosi in contropiede da questa edizione dol congresso del «G.O.P.» che non fa ridoro, nò piangere ma solo sbadigliare. Cosi con il trascorrere dei giorni l'orario delle diretto è sialo ridono drasticamente e il partito monolitico, bulgaro del iiush, presidiato dalla fami�glia dei candidalo, dal padre e dalla madre, dai fratelli, dalle sorelle, dai cognati, dai figli o dai nipoti ha perso un pò di audience ma ha conquistato consensi (i sondaggi assegna�no al repubblicano un vantag�gio dol 15^. su Al Corei. Voli, voli, voti, a qualunque prezzo. A costo di annegare la propria idenlitù per conquistare gli elettori moderati e centristi. Il collante che tiene unito il «G.O.I'.» che ò sempre slato un parlilo burbero o diviso è la voglia di vincere comunque: por i repubblicani restare fuo�ri dalla Casa Bianca por otto anni ò stala una tortura e l'ora Clinton una sventura durata un'olernità. Proprio la voglia di rivinci�la, tanto volle andata delusa, ò slato il sentimento su cui Geor�ge W. Bush ha fallo leva por cambiare un parlilo che fino a ieri sposava posizioni conser�vatrici e integraliste e ora si sforza por quel che può di aprirsi allo minoranze razziali o a tomi indigesti come l'omosossualità. Il «G.O.P» ha mitiga�lo il suo estremismo di ieri e ha sposalo la linea dol conser�vatorismo compassionevole, aentile del suo candidalo, nel�la speranza di riconquistare la While House. L'unità e la metamorfosi del Uopubblican Party nel New Repuhblwan Party potrà, pe�rò, essere cementata solo dalla vittoria. Come riusci a Clinton nel '92 con il New Democral party. Il «G.O.P», infatti, non può permettersi di perdere una terza volta. In quel caso tutte le tensioni, lo divisioni torneranno e il parlilo scoppierà. Anche perchè sono solo sopite, non certo superate: l'anima moderata sopporta a malapena l'anima conservatri�ce, e viceversa. Sai quanti delegati debbono aver avuto i crampi allo stomaco quando sono stati costretti ad applau�dire le accuse che ha rivolto Colin Powoll dalla tribuna a quel popolo di lobbysii che è il G.O.P.: «Non si può non com�prendere il cinismo della comu�nità nera se pensiamo al com�portamento di alcuni membri del nostro partito che non perdono l'occasione di condan�nare T'affirmativeaction", che ha aiutato migliaia di ragazzi neri a ricevere un'istruzione, ma non dicono neppure una parola contro T'affirmative ac�tion" dei lobbysii, che introdu�cono noi nostro sistema fiscale benefici per salvaguardare se stessi». Quella platea di ricchi e benestanti dove aver maldigerito anche le parole di John McCain contro l'America «ma�terialista» e «cinica» che ha sacrificato ogni ideale al Dio denaro. E nessuno ha ancora dimenticato l'imbarazzo con cui i delegati hanno accolto il discorso dell'unico deputato gay dichiaralo del «G.O.P», Jim Kolbe: quelli del Texas .per sottolineare il loro disap�punto hanno pregato in platea per tutta la aurata dell inter�vento. Oppure il silenzio degli ex-militari, presenti in forze al First Union Center, quando l'ox-segrelario di Stalo di Reagan, Shullz, ha chiesto la fine dell'embargo contro Cuba. Eb�bene, tutte queste contrapposi�zioni difficilmente saranno te�nute a bada da un tizio con un binocolo se George W. Bush non conquisterà la Casa Bian�ca. Questo è un partito spieta�to che non sopporta i perdenti. Newt Gingrich, il capo della destra a cui è stata accollata l'ultima sconfitta, alla Conven�tion è ormai trattato come un derelitto. Per soddisfare gli appetiti della platea Dick Che�ney ne ha dette di cotte e di crude contro Clinton e Al Go�re, dando la possibilità a Bush secondo una regia studiata nei minimi particolari di volare alto, di non sporcarsi le mani nella polemica con i democratici. E già, oggi nel partito Geor�ge W. è venerato come Abramo Lincoln e i Bush sono diventati i Kennedy del G.O.P.. Ma se perdesse la Casa Bianca sicura�mente nessuno qui. dentro avrebbe pietà di lui e dei suoi famigliari. La voglia di rivincita ha indotto un partito litigioso a affidarsi totalmente a Bush ma in caso di sconfìtta la rabbia esploderà li H addetto scruta i delegati con il binocolo e in caso di dissensi subito fa redarguire gli indisciplinati I I delegati applaudono freneticamente il discorso del candidato alla vicepresidenza Cheney
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