Ecco i centesimi, Wall Street trema di Ugo Bertone

Ecco i centesimi, Wall Street trema LE BORSE AMERICANE SI PREPARANO AD ABBANDONARE IL SISTEMA DI PREZZO IN OTTAVI. GU ANALISTI TEMONO UNA CATASTROFE Ecco i centesimi, Wall Street trema Ugo Bertone A prima vista sembra un det�taglio, o anche meno. Ma per il presidente del New York Stock Exchange, Richard Grasso, rischia di essere il vero pericolo per le tasche dei finan�zieri di Wall Street, cuna rivolu�zione ha dotto ben più profon�da di quella di 25 anni fa, quando cadde il principio delle commis�sioni fìsse per le compravendi�te». Tra pochi mesi, infatti, le Borse Usa adotteranno i criteri di calcolo comuni al resto del piane�ta: un titolo Microsoft, quindi, non quoterà più, ad esempio. 69 dollari e 3/8 come avviene oggi ma 69,375. per la gioia degli operatori dell area euro Ielle pre�se con calcoli complicati) e il dispetto della City londinese, ob�bligata a seguire sulla strada della riforma i cugini «america�ni». Tutto qui? La novità rischia di provocare un terremoto, per almeno due motivi Primo, perché sia il Nysecbe U Nasdaq hanno dovuto (e ancor più dovranno) mettere in atto investimenti massicci in nuovi supercomputers e aggiornare il software, impresa non da poco se s�pensa all'importanza di indici, opzioni, programmi di investimento automatico nel mer�cato più sofisticato e «scientifi�co» del pianato. Ma. per capire le ragioni del contendere, basta per la verità fare il conto della serva: oggi, le commissioni (quanto pa�ga il cliente per eseguire un ordine) a Wall Street variano di 1/16 per volta . il che equivale a 6.25 cents per dollaro. Domani, una volta introdotto il sistema decimale, si scatenerà la concor�renza. E i «brokers» dovranno accontentarsi di 1 o 2 cents al massimo. ■Sarà un disastro» leva gli occhi al cielo il presidente di Wall Street die ha invano cerca�to di richiamare l'attenzione di Greenspan o dei signori della «new economy», i clienti più importanti di Wall Street, sul rischio di una guerra all'ultimo cent che potrebbe provocare la crisi dei grandi brokers. già co�stretti e sfidare, a suon di investimenti miliardari, la concorrenza di Internet. Ma la riforma si farà: il passag�gio al sistema derìmale provoche�rà qualche vittima (in America nessuno ne farà un dramma...), però faciliterà la nascita di una piattaforma globale per un'even�tuale superBorsa globale, ovvia�mente destinata a ruotare attor�no a Wall Street, ovvero la «stra�da del muro» lungo 2.340 piedi che nel 1653 il governatore olan�dese di Manhattan. Peter Stuyvesant. costru�a tempo di primato per difendere la colonia dalle mura inglesi. Fu tutto inutile: una decina di anni dopo, nel 1664, Nieuw Am�sterdam cadde in mani britanni�che e si chiamò New York. La «strada del muro», di conseguen�za, divenne Wall Street, il luogo dove, una ventina d'anni dopo, i primi «agenti di cambio» (per lo sentami delie prime società per azioni presero l'abitudine di fre�quentare per scambiarsi, a prez�zi di mercato, pellame, materie primo e partite d�schiavi. Allora, nar�rano le crona�che, esisteva gran confusio�ne di monete e unità di misu�ra, al punto che le autorità inglesi decise�ro di regolare il mercato impo�nendo il siste�ma fraziona�rio. E il siste�ma non è cambiato nel corso degli ultimi tre secoli, quelli in cui. tra la diffidenza dei padri della patria (Thomas Jefferson aborriva la speculazione aziona�ria) e la crescita dell'attenzione popolare (grazie al telegrafo Wall Street seppe dell'esito della batta�glia d�Gettysbrug prima ancora del presidente Lincoln), la Borsa è diventata il simbolo stesso del�la potenza Usa. Una supremazia destinata a consolidarsi nell'epo�ca della finanza globale. Anche a costo di sacrificare una frazione. La chiave delle paure è nelle commissioni che adesso sono pesate in sedicesimi «Ora la concorrenza sarà violentissima» Un momento degli scambi a Wall Street

Persone citate: Greenspan, Richard Grasso, Thomas Jefferson

Luoghi citati: America, Lincoln, Manhattan, New York