Multinazionali ormai tutte Usa

Multinazionali ormai tutte Usa RAPPORTO MEOIOBANCA SU OLD E NEW ECONOMY Multinazionali ormai tutte Usa L'Europa perde colpi, Italia rischia fuga capitali analisi UgoBertona MENO Fisco, più officionza industrialo 0 un mercato finanziario cho corro, non per speculazione ma perdio sostonutodal profitti crescenti. Il risul» tato? Lo impreso Usa continuano a guadagnare assai di più di (inol�io ourupoo (il y.O'ft sul fatturato contro il 4,6^1 del Vecchio Continonto), mettendo cosi lo promosso por il primato di domani. Tutto, infatti, congiura a favo�ri! dol primato americano: più dividondi 0 più acquisii di azioni proprio, al punto elio nogli ultimi dieci anni, Ha codolo o acquisti di azioni proprie, lo azionile Usa hanno restituito agli azionisti, al netto dogli aumenti di capitalo, ben 490 miliardi di dollari (circa 950 mila miliardi di lire, poco mono dolla metà dol debito pubbli�co italiano). E questo fiume di quattrini In orrivo dallo multina�zionali (la solo General Electric . ha effottuato buy back per 17.8 miliardi di dollari) ha liborìsto lo risorso [xir finanziare la «now oconomy». I successi di Wall Stre�et, insomma, poggiano su basi solide: profilli e nuove ofibrto u»cnologicho, capaci di attrano i rispanni da lutto il pianola, sopratlullu da tmoi Paesi, Italia in tosta, dove l'offerta di titoli «buo�ni», multinazionali in grado di oporaro su scala globalo, scarsoggia Ouosta, in sintosi, la fotografia che emerge dalla lettura dei dati cumulativi di 257 multinazionali di tre Continenti (Usa, Europa e Giap[Kinol ofTolluata per il sosto anno da H&S di Modiobanca, uno dei pochi sforzi italiani di iniorprotore, in maniera scientìfica, la direzione dello principaKàziendo manifatturioro, cnorgetichsefper la prima volta) dello tolecorimnicazioni su scala globalo. Un campiono sterminato, dato die i 257 colossi passati ai raggi X vantano un capitale investito di 4.700 miliardi di euro (4 volte il Pil italiano) od occupano poco meno di 20 milioni di peisone. Da quosla gigantografia, riferita ai dati '99, emorge con chiarezza lo stnipuiciv Usa noi passalo decennio. Died anni fa, infatti. l'Europa dolio multinazionali vantava nu�meri addirittura migliori degli Stali Uniti: il roe (oworo il rendimonlo dol capitale investito) era parlai 19. IT» contro il 18^ dogli Usa. A fino '99 la classifica si è ribaltata: in America la percen�tuale è-salita al 28.6'Mroontro-il M.O'XiouropBO.-' Quol v la ricetta sognila (fello «bifj corporations»? La flessibili�tà, in questo caso, c'entra jkko o nulla. Le multinazionali, infalli, possono scegliere por dofìnizione le legislazioni e i mercati dol lavoro più favorevoli in cui inve�stire. Non è nommono il caso di scomodare r«hi tech».Primo, per�ché, grazio alla minor concorren�za, lo telecomunicazioni ouropee guadagnano di più dolio sorello americano. Secondo, perché i mar�gini sullo vendite, il vero termometro dei guadagni, segnala che gli americani sono stati più bravi ovunque, nei settori innovativi, olettronica in testa, ma anche in quelli più tradizionali, tipo l'ali�mentare. E allora? La fotografia d�«K&S» lascia poco spazio ai dub�bi. Il primato Usa ha due segreti: la minor pressione fiscale e la maggior efficienza nella gestione del capitalo, fruito a sua volta di una visione industriale più luci�da. Por quanto riguarda il fisco, sia l'Europa cho gli Stali Uniti hanno scelto, pur con tempi 0 intensità diversi, la stessa strada: ma il di vano, a fine anni Ottanta, era solo di 1,2 punti (il 34,8*^ in Europa contro il 369b americano), o^grTà forbici! ò piò che raddop�piata a 2,8 punti (32,4 contro 29». Certo, le tasse non spiegano tulio. L'officienza del mercato dei capitali, ad esempio, contribuisce a spiegare il mistero perché lo multinazionali del debito accusa�no un costo del dobito inferiore di 2.5 punti rispetto alle cugine euro�pee, nonostante il costo dol dena�ro sia più alto nell'area del dollaro che in quella dell'euro. Ma l'anali�si di «H&S» permette di individua�re un altro jolly nelle mani ameri�cane, spesso trascuralo. Il rappor�to tra patrimonio e debiti segnala una forbice crescente (oltre i ire punti percentuali) tra Usa ed Eu�ropa. E' un chiaro sintomo della maggior efficacia delle strategie di crescita delle multinazionali americane: le fusioni e le acquisi�zioni guidale dal capitale Usa, insomma, si traducono prima e meglio in taglio di costi 0 sinergie. L'Italia, infine. Anche qui la fotografia di «R&S» è impietosa. Dopo la promettente crescita dei primi anni Novanta, favorita dal�la liraa ne rarsi, in barba aliai ne, entfb le mura obraesficheT ol punto cho le vendite sul mercato interno raggiungono il 43'Hi con�tro, ad esempio, il 3U0i, delle multinazionali francesi. Non so�lo. Solo 36 lire su cento esportale dal «mode in Ilaly» varcano i confini dell'Europa, contro il 40l)b della media europea. Di fronte a questi numeri non stupisce che il risparmio delle famiglie italiane emigri a caccia di buone occasioni di diversificazione.