La Albright chiede aiuto al Vaticano

La Albright chiede aiuto al Vaticano La Albright chiede aiuto al Vaticano Colloquio con mons. Tauran sul nodo di Gerusalemme Luca Tornasi ROMA In cinquanta minuti di collo�quici! segretario di stato ameri�cano, Madeieine Albright ha spiegato ieri in Vaticano al «ministro degli esteri» della Santa Sede, mona. Tauran, i motivi dell'attuale fase di stallo del negoziato di pace per il Medio Oriente, arenatosi a Camp David l'altra settimana. A far naufragare questa fase della trattativa è stata la que�stione di Gerusalemme, città santa per le tre religioni mono�teiste nate in Medio Oriente, irrinunciabile capitale sia per gli arabi che per gli israeliani, ma che sta a cuore anche alla Santa Sede. Dopo il colioouio, uno scarno comunicato d�oieci righe della sala stampa vaticana ha reso noto quei che si sapeva già, cioè che la Albright «è stata ricevuta in udienza su sua richiesta» per «mottere al ccrrante la Santa Sede del recente vertice di Camp David e della situazione generale del processo di pace in Medio Oriente». Mons. Tauran, informa il comunicato, ha riba�dito la «nota posiziono dello Santa Sede sulle condizioni per una pace giusta e duratura in quella parte del mondo: priori�tà al dialogo; rispetto delle decisioni internazionali, parti�colarmente le risoluzioni Onu, e necessità di uno statuto internozionolmento garantito per i Luoghi Santi delle tre religioni monoteistiche». In precedenza, nel corso dell'intensa mattinata romana, la Albright aveva sotto�lineato che proprio Gerusa�lemme ò il nodo prindpale del contendere, con arabi e israelia�ni impegnati a non cedere sulle rispettive richieste di sovranila. Se stenta a farsi largo l'idea vaticana dello statuto speciale, rifiutato anche dai palestinesi, come ha rivelato la Albright, allora è importante quel che il comunicato appena accenna: che dietro il desiderio di «mette�re al corrente» il Vaticano, c'è la richiesta neanche troppo impli�cita di un intervento che riesca ad ammorbidire ed avvicinare le parti in disaccordo. La Santa Sode è del resto assai sensibile a questo tasto, sia perché mons. Tauran, già Nunzio apostolico in Libano, conosce assai da vicino il nodo mediorientale: sia perché a partire dai rapporti diplomatici con Israele nel 1994, il Vaticano si è inserito come terzo polo tra palestinesi ed israeliani, rivendicando il diritto di dire la propria opinio�ne su Gerusalemme e proponen�dosi come punto di equilibrio nel complesso scenario mediorionlolo. Dopo il colloquio con Tau�ran. la visita in Vaticano del sogrolario di stato americano è proseguito con la tappo turistico-cullurulo olio Cappella Sisti�na. Invece la tappa italiano dello Albright ho visto un incontro di un'oro allo Farnesina col mini�stro dogli esteri italiano Lam�berto Dini. per mettere a fuoco la situazione nel Mediterraneo e soprattutto i rapporti con l'altra sponda deUAariotico. Di�ni ha spiegato che «uno dei principali problemi politici» è rappresentato dall'immigrazio�ne clandestina e la Albnght ha preso otto delia questione, rin�graziando 111 alia per l'aiuto for�nito all'Albania e anche per l'approvazione della recente leg�ge contro la piraterìa elettroni�ca, che è uno dei temi portanti della pohtica statunitense in tema di commercio estero. La situazione nei Balconi ò tomolo olla ribolla anche nel colloquio col presidente monte�negrino Milo Djukonovic. La Albright ha corcalo di convince�rò il suo iniorlocutore a dolegit limare il governo di Milosovic a Belgrado. Anche Dini ha chie�sto un intorvonto dol Montene�gro per dare forzo all'opposizio�ne a Milosovic. Dal canto suo. Djukanovic ho dato una nsposto intorlocutoria, sottolinean�do che uno decisione su un eventuale boicottaggio delle ele�zioni dovo venire dai partiti dello codizione di governo del suo paese. Ho comunque incas�sato il «pieno appoggio» statuni�tense agli sforzi perla democra�tizzazione e la realizzazione delle riforme economiche. La promessa di «restare in stretto contatto nelle prossime settima�ne» con Djukanovic e le ipotesi di sostegni economici al gover�no, hanno chiuso i colloqui. Il segretario di Stato ha poi incontrato il presidente del Montenegro assicurandogli l'appoggio Usa Washington rivela che neppure i palestinesi accetterebbero lo status intemazionale della Città Santa II segretario di Stato americano Madeleioe Albright a colloquio in Vaticano con moiuignor Jean Louis Tauran, segretario per I Rapporti con gli Stati