Concorsopoli, si moltiplicano le inchieste

Concorsopoli, si moltiplicano le inchieste Concorsopoli, si moltiplicano le inchieste Nel mirino dei magistrati soprattutto i «corsi di preparazione» Francesco Grlgnutti ROMA Il ministero dolio Pubblica Istruzione ribadisco cho «non sono omorso altro irnigoliiriià oltre u quello oggetto d'indagi�ne da porto della magistratura» e che quindi lo nomino avver�ranno regolarmente il primo sottombro. Mu il coso di Latina paro avoru aporto la via a una sequo�ia di denunci; simili. C'è Roma, dove alcuno conlinaia di candi�dali hanno già prosonlalo ricor�so al Tar e dove duo professorosso procario, con la loro de�nuncia ai carabinieri, hanno doto il via a un'inchiesta. C'è Salerno, con gli incontri furtivi nello chioso o la dispora/iono di un candidato dio pubblicamen�te si lomonlava di aver dìmonlìcato i «sognali» convenuti. C'è Ascoli, dove la magistratura sta indagando da alcuni mesi. A Frosmone hanno aperto un'imlagino conoscitiva. Altri sospetti vengono da lontano: un collettivo di insognanti soslìono che già il concorso por divonlaro presidi, nel luglio 1995, ora viziato da raccoman�dazioni e falsificazioni. Dopo cho il Tar del Lazio ho rigettato un ricorso, toccherà al Consi�glio d�Stato pronunciarsi. Lo choc ò forte. Traballa tutta l'impalcatura delle prove e degli osami scolastici. I sinda�cali adesso fanno a gara a denunciare un sistema che si mostra poricolosamente perme�abile alla corruzione. Ma l'indagìno di Latina, la capofila, sta mettendo a nudo comporta�menti insospottabili. Non c'è solo il preside che organizza a casa sua i corsi di preparazione al concorso. C'è anche uno scambio di favori tra membri di commissione, senza scambio di denaro, «che però non signifi�ca dicono alla Mobile d�Latina che fossero leciti». Per faccendieri od esamina�tori infedeli c'era, è chiaro, un terreno fertile di disoccupati e di precari disperati su cui infie�rire. Dagli ultimi interrogatori di Latina emerge che almeno una quindicina di candìdoli erano disponibili olla «combi�ne». Addirittura si racconta di una ragazza che avrebbe fatto lei delle «ovoncos» a un com�missario pur d�conquistarsi una promozione che valeva uno stipendio. A Roma, si osominano �tabuloti telefonici di quindici candi�dati al concorso por insegnante di scuola elementare: �carabi�nieri cercano riscontri olle intercettozioni effettuate nei me�si scorsi sulle utenze di alcuni professori. Ma il numero degli indagati potrebbe salire perché ci sono almeno venti casi «dub�bi» emersi dal controllo certosi�no di quattromila elaborati tra quelli ammessi all'orale. A Sa�lerno, poi, s'è scoperto che una supertestimone sta collaboran�do con la magistratura: ha fornito al pm Domenica Gambardella una lista di nomi di colleghi candidati che hanno sborsato milioni per la prepara�zione all'esame di abilitazione con docenti nominati nelle com�missioni esaminatrici. E ci sa�rebbero intercettozioni sul tele�fono di un professore ad Angri ISalemo) che confermano le dichiarazioni di alcuni testimo�ni, sentiti fin dal maggio scor�so. Pare che si incontrassero, esaminatori e candidati, in luo�ghi tranquilli, lontano da occhi indiscreti. In alcuni casi si sono dati appuntamento in chiesa. La Squadra Mobile di Salerno ha sequestrato finora diecimila elaborati per il con�corso alla materna e novemila all'elementare. Il provveditore agli studi, Pietro Esposito, ha inviato al ministro De Mauro un fascicolo con tutta la docu�mentazione raccolta. Il trucco usato dagli esaminatori per riconoscere i temi dei roccomandati era banale, ma effica�ce: un pallino pronuncialo sul�la i. A Latina, intanto, gli ispetto�ri ministeriali avrebbero rag�giunto un accordo con la Procu�ra, che aveva sequestrato tutti gli atti e quindi aveva bloccato ogni operazione del Provvedito�rato. La mogistraturo ora per�metterà una generale fotocopia�tura dei documenti. L'attenzione degli investiga�tori si va appuntando soprattut�to sul sistema ambiguo dei «corsi di preparazione». E su alcune prove in particolare: il cosiddetto concorso «polivalen�te», ad esempio, per insegnanti di sostegno. Confermava ieri il segretano della Cgil-Scuola, En�rico Panini: «I corsi di specializ�zazione per il rilascio del titolo di insegnamento ad alunni con handicap sono un altro capito�lo dello scandalo. Ce ne sono circa 700 in Italia, tenuti da privati in collaborazione con le Università, in genere durano un biennio e costano 10-15 milioni. Il fenomeno della com�pravendita de) titolo è prassi diffusa. E il motivo è semplice: ottenuto il titolo, l'inserimento nella scuola è pressoché imme�diato». A Salerno sequestrati 19 mila elaborati dalla Squadra Mobile A Latina si scoprono quindici candidati pronti alla combine I magistrati sono al lavoro anche ad Ascoli e Prosinone Sospetti sulla «gara» per presidi del'95

Persone citate: Ascoli, Consi, De Mauro, Panini, Pietro Esposito