La congiura del rabbino

La congiura del rabbino OVADIA YOSSEF FONDATORE E LEADER MASSIMO DEL ORTODOSSO SHAS La congiura del rabbino Un Savonarola con i gradi da Messia pcrsoriaggic Afflo Bwitrt* telIvw B g AMARO colpo di mano ai 1^ danni di Shimon Peres ò bBI maturato in un rione orto�dosso di Gerusalemme, nella stan�za dn lotto d�uno dei rabbini più influont�nolla storia di Israolo'. il settantenne Ovadia Yossef, IVimlatoro e leader massimo del partito ortodosso Shas, vessillo ed orgo�glio dei coti prolotari-tradizìonalistisofanlìti. Fin dalla (irima mattinala i cronisti politici si orano appostoti d�fronte al suo appartamonlo, nella vìu Kublan, in spasmodica attesa di conoscere l'esito dolio consuluiziono fra i quattro vegliard�dol Cormiglìo dei saggi dolla Bibbia: In moNHÌma islituziono di Shas, il turzo partito isroolinno in ordino di grandezza. Conclusosi lo proci mattutino il sogrotario dol Consiglio, Rafael Pincnasi, hu finalmonto annunciato ai giornali rodio cho �17 dopututi d�Shas orano liberi di scoglion» secondo coscienza fra Katzav o Poros. Le drammaticità dol momento ò stata compresa appieno dai deputati-rabbini quando, al tonnine della consullaziono doi Consiglio, Ova�dia Ynusof li ha invitati por la prima volto ad entrare nella mia stanza da lotto, il «Sancia sanctorum» dell'apportomonto di un rabbino cho continaia di migliaia di iaraoliani vonorano come un santo. Yossef ero ieri un uomo lacera�to. Da un lato, l'amicizia palpitan�te verso Poros, Nello «lozioni polìti�che del 1996 il rabbino Ovadia uvova votato per il leader laburi�sta, montro lo maggior parto doi soguaci di Shas avevano proferito il suo rivolo Bonyamin Netan�yahu. Dopo di cho Ovadia, o molincuoro, avova ordinato a Shas di entrare noi governo del Likud. D'altra porte le strado di via Kublan o dell'Intero rione orano ieri tappezzate da manifesti ultrannzionalìsti cho accusavano Porea di over doto ai poloatinesi nel contesto dogli accordi di Oslo (1993) e d�Taba (1995) decine di migliaia di fucili eba in fiituro potrebbero essere rivolti contro gli ebrei timorati: perfino a Gerusalomme strillavano i manifesti, a lettere cubitali nere -se andasse�ro in porto i progetti di Ehud Barak di spartire te /unzioni annuiii iM rative in città con i palestinesi. Assicuratosi che orecchio indi�screto non potevano sentirlo all'in�terno della stanza da letto, Ovadia Yosaef ha dato gli ultimi ordini alla sua squadra prima di mandar�la in parlamento: tranqulllizzaro Peres, conformargli che almeno parte di loro avrebbero votato per lui (sei-sette), e poi votare in bloc�co per il candidato del Likud Kat�zav. Quest'ultimo è sefardita, nazio�nalista, reltaioso, un proletario tenace che si ò arrampicato fino ai vortici dell'establishment politi�co: la sua biografia incarna alla perfezione lo aspirazioni dei votan�ti di Shas. In quanto teorico dolla «rivoluziono sefardita» (ossia del�la emancipazione politica dogli obrei immigrati dai Paosi arabi attraverso la rivalutazione dei lo�ro retaggio religiosol Yossef pote�va dare a Peres solo una corta doso di simpatia personale. Niente di più. L'uomo che da quindici unni condiziona in modo crescente la politica israeliana e che attraverso Shas fa o disfa i governi (che siano guidati da Shamir, da Robin, da Peres, da Netanyahu o da Barak) è un uomo che vive in un ambiente tradizionalista e antiroccidentate. Non possiede una televisione (vei�colo di perdizione), né legge i giornali. Alla radio ascolta solo i «sacri canali»: stazioni radio-pira�ta, gestite da rabbini, che trasmet�tono sermoni, prediche, benedizio�ni e richieste di preghiere per molati gravi: i loro microfoni non trasmettono voci fomminili, per questioni d�modestia. I giudici della Corte suprema sono da lui bollati come «scellera�ti» perché non si basano sulla leggo talmudica, bens�su codici di leggi occidentali. Il giorno che Shas giunnosse al potere, sarebbe�ro Corti rabbiniche ad amministra�re la giustizia in Israele. Pragmatico in politica estera, in questioni inteme il rabbino Yossef è un Savonarola, fiero pro�pugnatore (assieme al figlili David Yossef) di ima democrazia teocrati�ca. Ha «naledatto» l'ex ministro (laico) dell'istruzione Yossi Sarid e ha prospettato la lapidazione, o almeno la gogna pubblica con tanto di penne e catrame, per gli attori di teatro che «corrompono i costumi». Per i laici, i suoi verdetti rabbi�nici sono fonte inesaurbile di spas�so irriverente. Classico il suo divie�to di infilarsi le dita nel naso di sabato perché si corre il rischio di strappare inavvertitamente un pe�lo: e ciò in contrasto con le strette misure di comportamento net ripo�so sabbatico che vietano di spezza�re alcunché, anche la peluria. Ma per SOO mila seguaci di Shas, Ovadia è «Moreno Rabbenu Zadik Dorano» : nostro maestro, nostro rabbi, il Giusto della generazione. Ha insomma quasi i gradi di un Messia. Ha convocato i suoi diciassette deputati in camera da letto per evitare eventuali spie e ha ordinato loro di procedere al ribaltone Il settantenno Ovadia Yotsef fondatore « leader massimo dal partito ortodouo Shat, votulio •d orgoglio del cefardltl Nella foto piccola, il ministro degli Esteri Levy

Luoghi citati: Esteri Levy, Gerusalemme, Israele, Oslo