Sulla presidenza nuova sconfitta di Barak

Sulla presidenza nuova sconfitta di Barak Sulla presidenza nuova sconfitta di Barak Il laborista Peres battuto dal candidato del Likud ULAVW Con uno scrutinio segreto che ha sbigottito il premier Ehud Barak e il partito laburista, lo maggioranza dei deputati della Knossetna prefe�rito alla carica di capo dello alato il candidato del Likud Moshe Katzav all'ex premier laburista e premio Nobel por la paco Shimon Peres, uno dei personaggi politici più illustri nolla storia ai Israele. Nel primo e sorprendente scruti�nio, Katzav ha sovvertito i pronosti�ci e ho proceduto Peres con 60 voli contro 57, e tro astenuti. Un'ora dopo Katzav ha inilne prevalso su un pallidissmo Poros anche noi secondo scrutinio, 63-57, H' la prima volta dalla fondaziono dello stato d'Israelo cho un candidato dolla destra viene eletto alla carica lessenzialmonte corimoniale) di capo dolio stato. L'impre�sa non ora riuscita a Monachom Bogin né a Yitzhak Shamir nemme�no nei lunghi anni strapotere del Likud, L'ha spuntata Ariel Sharon, che guida oggi in parlamento un mani�polo di appone 19 deputati ma che o riuscito a coalizzare attorno a Katzav tutte le forze politiche (na�zionaliste e confessionaiil che ave�vano sostenuto il governo di Bonyamin Netanyahu, Il partito laburista che è già impegnato in aspre polemiche con il ministro degli esteri David Levy, leader della piccola corrente Gesher è uscito dal voto diviso o sconvolto do polemiche inteme, «Traditi, siamo stati traditi» ha esclamato il segretario generalo dei laburisti Raanan Cohen, « Settanta deputati mi hanno promosso cho avrebbero votato Poros, e i voti sono stati solo 57'», Fra i traditori, ciuattro o cinque potrebbero essere deputati laburisti, Cohen lo ha lori escluso e ha ipotizzato che voti decisivi per Katzav siano giunti da Gesher, la lista di Levy. Ma per Barak la giornata disa�strosa non si era conclusa con la debacle di Peres. In sorata il parla�mento è stato chiamato a pronun�ciarsi su una mozione di sfiducia presentata dal Likud in seguito al vertice di Camp David. Secondo Sharon, Barak dovrebbe farsi da parte per aver arrecato «danni gravi, forse irreparabili» ad Israele proponendo ad Arafat una sparti�zione funzionale di Gerusalemme e il ritomo di un certo numero di profughi palostinosi. La mozione è stala respinta a stento, con 50 voti a favore e 50 contro. Gli stossi dirigenti laburisti ammettono ormai che i giomi del governo Barak sono contati. «In assenza d�una maggioranza stabi�le, non ci resta cho tornare a chiedere la fiducia dogli israeliani. ossia di andare ad elezioni anticipa�te», ha detto il viceministro della difesa Efraim Sneh. In serata l'ambasciatore degli Stali Uniti ha chiesto udienza a Barak per verificare se questi sia intonztonato a costituire adesso un governo di emergenza nazionale con il Likud, cosa che rischia di bloccare gli sforzi verso un accordo definitivo israelopalestinese, Alla Knesset Barak ha rivelato che primi approcci in quella dire�zione sono falliti nei giorni scorsi per la apposizione manifestata da Sharon. Ma il leader del likud ha subito negato di aver mai ricevuto offerte del ghiere dal primo mini�stro «che dunque mento, e inganna l'opiniono pubblica». Nulla, all'inizio delle operazioni di voto, lasciava presagire il dram�ma che incombeva su Peres e sui laburisd. Deposta nell'urna la sche�da, Barak aveva detto sorrìdente ai giornalisti che «Peres sarà un otti�mo presidente, ne sono persuaso». Ma al termine del voto, fra i deputati si è elevato un brusio di sorpresa: Peres, era la sensazione generale, non era riuscito a prevale�re al primo turno. Quando poi il presidente della Knesset Avraham Burg ha letto l'esito del primo scrutinio, che vedevano Katzav in testa, la confu�sione è stata totale. Peres, col volto tirato, scrutava i volti dei deputati nella speranza di leggere nei loro sguardi ammissioni m tradimento. I deputati-rabbini di Shas, intanto, avevano gettato la maschera e giubilavano in blocco assieme con �deputati del Likud per il l'imminen�te successo di Katzav. Mentre stava per iniziare il secondo scrutìnio, alcuni collabora�tori di Peres lo scongiuravano d�telefonare subito al rabbino Ovadia Yossef affinchè correggesse il voto di Shas. Ma Peres aveva già capito che la partita era perduta. Alcuni deputati laburisti hanno accolto la sconfitta con le lacrima agli occhi. «E' stato un voto etnico» ha detto la parlamentare laburista Colette A vi tal, alludendo alta coali�zione Shas-Likud (due partiti a base sefardital contro il simbolo vivente del sionismo socialista. «Non è Peres che è stato sconfitto, bens�lo stato d'Israele». Sconfitto è di sicuro Barak, che mercoled�alla Knesset dovrà af�frontare un'altra dura prova con il voto su una bozza di legge relativa ad elezioni anticipate. Nel suo discorso alla Knesset ha promesso che procederà verso accordi d�pace con i palestinesi. Ma un voto negativo di Levv rischia di costrin�gerlo domani ad interrompere tut�to e a lanciarsi verso l'incognita di nuove elezioni politiche. Ia.b.] E' stato decisivo il voto dei partiti religiosi che hanno fatto fronte comune con la destra Il premier evita la sfiducia ma le elezioni anticipate ormai sembrano inevitabili

Luoghi citati: Gerusalemme, Israele, Monachom, Stali Uniti