L'Art index segnala «bello»

L'Art index segnala «bello» ANALISI Il ritomo al brillante livello di scambi (e di prezzi) del 1990, anno record, è una realtà. A decretarlo è b speciale «barometro» semestrale sul mercato delle aste italiane inventato da Tuttosoldi eAntea L'Art index segnala «bello» D I sicuro qualcosa è cambia�to o sta cambiando davve�ro. Sul mercato dell'arte italiano il lira e molla dell'eco�nomìa mondiale si è concluso nella prima parte del Duemila con il segno inequivocabile del�la crescita. RADDOPPIO Come potete vedere dal punteg�gio dol nostro «Art Index», i primi sei mesi del nuovo secolo hanno fatto segnare un risulta�lo pralicamenle identico al pri�mo semestre del '90, che fu, è bene ricordarlo, un anno in cui ancora si sentivano gli effetti dell'onda lunga iniziatasi nel1*87, Da allora, un forte calo prima e un recupero altalenan�te dal '95 ci portano all'odierna stagione. Gli attuali 898 punti corrispondono a più del doppio del risultato relativo al primo semestre '93, periodo di massi�ma crisi dol mercato dell'arte (almeno dalle nostro partii, CIPRI In termini di cifre, questa pri�ma metà dell'anno equivale (per i risultati delle case d'asta Christio's e Sotheby's Italia, Finarto, Somenzato, Meeting Art e Forsellil a poco più di 157,5 miliardi d�lire. Che segna un incremento medio del +14,3% rispetto all'analogo periodo dell' anno scorso, che ha fruttato 137,8 miliardi d�lire. Ma il dato di gennaio-giugno del 2000 non va sicuramente lotto attraverso quest'unica lente. Sotto il profi�lo dell'analisi finalizzata a estra�polare le tendenze in atto, l'in�cremento puro del business non aiuta molto alla compren�sione. CAMBIAMENTI La prima impressione ò che questa volta l'incremento delle vendite d�oggetti d'arte, nel nostro Paese come nel mondo intero, risponda veramente a criteri di grande novità. Soprat�tutto sotto il profilo dol gusto e di alcuni cambiamenti struttu�rali inerenti la comunicazione e lo regole del commercio. L'in�fluenza dell'accelerazione teenòlogica e di una visione sem�pre più globale dei problemi sìa sociali che economici sombra esercitare una forte influenza espansiva. Anche se ancora con alcune frenate riflessivo, MATURITÀ' In questo senso è innanzitutto azzardato provedere una proba�bile lìnea costante d�ulteriore crescita. Come invece avvenne tra r87 e r89, anno nel eguale furono stabiliti i migliori re�cord mondiali, quando in Italia tutti sembravano disposti a spendere qualsiasi cifra pur di appendersi in casa un taglio d�Fontana o d�sistemare all'entra�ta una commodo francese del Settecento. No, questa volta il mercato fa veramente impres�siono. Perché insieme alla cre�scita, mostra una maturità nel�le scelte e una capacità d�stabilire i prezzi mai viste sino ad oggi. ALTALENA La disamina specifica di questi aspetti è rimandata al commen�to pubblicalo sotto lo tabelle d�verifica dei risultati suddivìsi come sempre per �sìngoli setto�ri individuabili a oggi nell'artemercato. Più che l'analisi setto�riale, in questa sede è importan�te evidenziare alcune note d�carattere generale. Come, ad esempio, la tendenza spiccata (negli ultimi anni) all'altalena nei risultati. Nel '98, il primo semestre è cresciuto più che il secondo. Nel '99 ò accaduto l'inverso. Nessuno può sapere che cosa accadrà quest'anno, DATI STRUTTURALI D�certo c'è soltanto che da tre stagioni a questa parte le vendi�te complessive del mercato dell' arte in Italia mostrano chiara�mente la capacità d�stabilizzar�si sui risultati del '90. E non è poco. Come dire che l'aumento, ciuesta volta, sembra corrìsponclore a un dato strutturale e non soltanto a un fenomeno d�mas�sa passeggero. Come se il deside�rio di avvicinarsi alle opere d'arto stia espandendosi verso un numero sempre più ampio di persone. MARKETING Gli esperti e gli analisti che hanno lavorato alla stesura di questo «Art Index» sono abba�stanza convinti che questo tipo d�risultato altro non sìa se non un primo «zoccolo duro» di un mercato in fase d�radicale tra�sformazione. Verso dove? In�nanzitutto, in termini di marke�ting, verso una dimensione di carattere più europeo e, succes�sivamente, verso una sorta di progressiva tendenza a unifor�marsi su un livello mondiale. Con una crescita che sarà co�stante soprattutto nel numero di potenziali acquirenti. In ter�mini d�marketing, si potrebbe aggiungere che la categoria de�gli appassionati sembra stia in qualche modo superando quel�la dei puri collezionisti. ARIA DECORATIVA Non a caso aumentano le vendi�te di oggetti appartenonti all' area per cosi dire «decorativa». E' come se il mercato si trovas�se di fronte una schiera nutrita d�neofiti, d�nuovi arrivati. Nello stesso tempo, però, sono in crescita anche le operazioni d�pura speculazione economi�ca rivolta agli esemplari qualita�tivamente superiori. Sono sem�pre più i soggetti (anche societa�ri) a caccia ai opere d�notevole fattura. Soggetti disposti a sbor�sare anchi; (licci volte il prezzo di stima, perché convinti della crescita del valore di questi pezzi. Per capirlo basta dare uno sguardo all'elenco dei toplot, gli oggetti più cari di questi sei mesi. MOLTIPLICAZIONI Molti record sono stati stabiliti disintegrando i prezzi di parten�za in asta. La coppia di portadol�ci in argenti, battuta da Sotheby's, per poco meno di 1 miliardo d�lire, aveva in catalo�go una stima di 100 milioni. Ma e solo un esempio. Molti dipinti antichi, stimati qualche decina d�milioni, hanno causato una vera e propria guerra in alzata di mani. Con conseguente molti�plicazione dei loro presunto valore. SOCIETÀ' Da un punto di vista societario questi primi sei mesi italiani sanciscono uno straordinario recupero della filiale di Sotheby's. Dopo lo sbandamento provocato dalla perdita dell'ex amministratore delegato Giu�seppe Ceccatelli (passato in Ubs), la recente nomina del giovane Filippo Lotti sembra aver fatto centro. Dai 21 miliar�di raccolti nei primi sei mesi del '99, Sotheby's Italia è passata ai 29,5 di quest'anno. Con uno sprint superiore al +40%! E' forse ancora più importante la performance messa a segno dal�la nostra filiale di Chrislie's, passata dai 28,2 miliardi ai quasi 35 di questa prima metà d'anno (-t23^1ì). Di questo passo la storica leadership di rinarte (da sempre prima casa d'aste italiana) è seriamente in perico�lo. A onor di cronaca c'è da dire che i 36,9 miliardi raccolti da Finarte (-5,5'!;. sul semestre '99) scontano senza dubbio le turbo�lenze vissute dalla società negli ultimi mesi a causa dello scon�tro tra azionisti terminato da pochissimo con la vittoria del presidente Casimiro Porro, che insieme alla famiglia Cefis ha il controllo pieno della maggio�ranza. Positivo anche il seme�stre della Meeting Art che dai 9,8 miliardi è arrivata a sfiorare i 12 in questi primi sei mesi H22(X)). Di questo passo, l'expìccola casa d'aste potrebbe persino interessare a qualcuno dei più grandi, a caccia del primato. Per la prima volta quest'anno abbiamo anche inse�rito i dati della Farsetti di Prato. Era specializzata nell'Arte mo�derna e contemporanea, ma da un po' di tempo è attiva nel settore antìquariale. Somman�do anche le vendite della Semen�zaio (d�proprietà della «Tele�market» di Giorgio Corbelli, che di recente ha comprato il Napo�li calcio) il primo semestre del 2000 ha fruttato 157,5 miliardi di lire. Contro i 137,8 raccolti nell'analogo periodo del '99. Con una crescita media del I4,3'ib. Niente male per un pae�se come l'Italia che a causa dei limiti legislativi nel commercio dell'arte da Sempre è conside1 rata la Cenerentola mondiale (tra i Paesi avanzati) di questo business. Ancora sino a quando non è dato sapere. Paolo Manazza ART INDEX 2000 Questo «indice» traduce in «punti» l'andamemo del mcfcato dell'arte italiam. t punteggi hanno cerne «base» il 1989, l'anno più recente dimassima crescita, valutato 1000 punti. I punteggi risultano sulla base dei fatturati «dichiarati» dalle maggiori case d'aste italiane, imieme a una serie di dati e opinioni provenienti da akuni dei madori operatori e analisti (fi questo mercato. Dati elaborati dalla divisione Art Consulting» di Antea (www.anteaediztonLcom/arte)

Persone citate: Casimiro Porro, Ceccatelli, Cefis, Filippo Lotti, Fontana, Giorgio Corbelli, Napo, Paolo Manazza

Luoghi citati: Italia, Prato