L'aspirante Presidente «nel nome del padre»
L'aspirante Presidente «nel nome del padre» mCTROWQWNTirRi^^^^ L'aspirante Presidente «nel nome del padre» reportage inviato a PHILADEIPHIA ^^ DANDO gli pongono la mmmmààmnthndd-, quel^B^la che è sulla bocca di tutti, a bruciapelo, risponde con mezze frasi, giri di parole, da vecchia volpe della politica. George Bush, dall'alto dèi suoi 76 anni, con alle spalle una carriera ìn cui ha fatto una collezione d�cariche importan�ti (da presidente degli Usa, a vice-presidente d�Ronald Reagan, a capo della Cia), non è tipo che si fa incastrare dai cronisti. «Se sono dietro allo scelte di mio figlio? Non voglio rubare il palcoscenico a nessu�no. George sa il fatto suo». Oppure: «Se ho caldeggialo Cheney per la vicepresidenza? Io lo conosco, conosco tanti dei suoi amici, ma non gli ho parlato. Eppoi alla mia età, anche se si parla con qualcu�no, lo si dimentica...». Per cui è lecito immaginare che un interrogativo rimarrà sicuramente senza risposta do�po questi tre giorni di mtyoretts, fuochi d'artificio, discorsi celebrativi con cui il partito repubblicano si preparare a lanciare la sua offensiva per la conquista della Casa Bianca: quella di Philadelphia sarà la Convention di Gearge W. Bush o di George Senior, l'ex-presi�dente? E ancora, se, come è proba�bile, il G.O.P. conouisterà la guida del paese d'ultimo son�daggio Gallup assegna a Bush 11 punti di vantaggio su Gore), chi sarà il vero Presidente, il figlio o il padre? La domanda, che a prima vista può sembrare provocato�ria, non lo è affatto. Semmai viene suggerita dalla personali�tà dei due Bush e dalla piega che sta prendendo la campa�gna elettorale, a cominciare proprio dalla scelta del candi�dato alla vicepresidenza Dick Cheney. Appunto Cheney, l'exsegretarìo alla Difesa della presidenza di George Senior, sarà il numero due della casa Bianca se George Junior riuscirà a spuntarla su Al Gore. Sarà, insomma, il garante di un presidente inesperto che per forza d�cose s�dovrà affidare molto al suo staff. E se si guardano al microscopio i molivi che possono essere alla base di questa scelta è difficile non intravvederv�dietro la firma d�Bush padre: Cheney, infatti, che viene dal Wyo�ming, uno Stato che non è certo popoloso, è stato preferi�to ad altri candidati che sicura�mente avrebbero portato a George W.Bush un maggiore apporto elettorale come John McCain; il suo nome è stalo deciso all'ultimo momento, do�po un incontro in un ranch a sessanta miglia da Washin�gton, tanto die il poveretto è stato costretto a scrivere i suoi suggerimenti al programma in tutta fretta, mentre gli altri aspiranti alla vicepresidenza avevano consegnato i loro con�tributi a Bush da parecchi mesi; infine, Cheney è stato sempre su posizioni molto con�servatrici che mal si concibano con il conservatorismo com�passionevole del candidalo al�la presidenza. Così, a ben vedere, l'unica ragione che sta dietro alla sua scelta è la fiducia, la fiducia che ripongono in lui sia il figlio, sia il padre. Cheney, infatti, è un uomo della/ami?ih'a a tutti gli effetti: anche se a sua residenza elettorale è nel Wyoming (non potrebbe essere altrimenti perchè negli Usa il vice-presidente non può venire dallo slesso Stalo del Presidente), vive a Dallas, nel Texas dei Bush e, come i Bush, ha un ruolo importante in un'industria petrolifera, l'Halliburton Company. In sintesi, il candidato alla vicepresiden�za è il personaggio più assimi�labile alla famiglia: stesso Sla�to, stessa lobby, un passalo al servizio del padre e ora un presente al servizio del figlio. Lo scelta di Cheney dimo�stra quanto Bush senior in�fluenza Bush junior. E la cosa non deve meravigliare. I Bush ragionano nella logica del clan. In questo ricordano molto i Kennedy. I due fratelli sono governatori di due Stati (Geor�ge del Texas, Jedd della Flori�da) e nella loro carriera politi�ca l'ex presidente ha avuto un ruolo determinante. Li ha pro�ietti nel partito grazie al siste�ma di potere cne il vecchio patriarca è riuscito a mettere in piedi mentre era l'ombra di Ronald Reagan. Li ha aiutati nella campagna elettorale con i soldi messi a disposizione dai suoi amici: i fondi per la prima campagna elettorale in cui si cimento a 31 anni il giovane Bush (un seggio per il Congres�so nel West Texas) furono mesi a disposizione dalla Ford, dalla Pepsi-Cola. dalla Bank of America. Se non avesse avuto quel cognome difficilmente avrebbe potuto ottenere l'ap�poggio di queste mullinazionaEppoi c'è il carattere. Geor�ge W. Bush è molto legalo al padre e alla madre. E ne è mollo condizionato. Dol resto, visto il tipo, non avrebbe follo molla strada senza i consigli paterni. Come dicono i suoi amici, «George è intolligcnte, ma impreparato e per alcuni versi un pò troppo facilone». Tanto per dirne una la sua corriera politica si apr�con un clamoroso insuccesso. Perso la corsa por un posto al congres�so nei confronti di un perfetto sconosciuto, come il democra�tico Kent Uance. E si può dire che tpiella sconfina il nostro se l'è proprio cercata: giro il collegio, cioè una zona del Texas abitata do agricoltori e allevatori, con un Merceds targato Connecticut, cioè dolio Stato più snob dogli Stati Unili. In un modo o nell'altro, nel «mix» dolla candidatura di Bu�sh lo figura del padre è impor�tante e slrotlamento legata a quella del figlio in un rapporto reciproco: George W. no un bisogno vitole di un padre o di un tutore; por il vecchio Bush, invece, Bush junior rappresen�to, in un ceno senso, lo stru�mento per la rivincilo contro quel Bi l Clinton che lo umiliò nel'92. Ecco perchè la Convention di Philadelphia di George W. potrebbe essere ribailezzala con il titolo di un film di successo di qualche onno fa: Nel nome del padre. «Non voglio prendere il posto a nessuno e mio figlio è uno che sa bene il fatto suo» Gli amici dicono «Senza i consigli patemi avrebbe fatto poca strada E' intelligente ma un po' facilone» La nomina di Cheney ha rafforzato la tesi che George senior condizioni tutte le scelte I Bush come i Kennedy ragionano secondo Tla logica del èlan e quéite elezioni sono vissute come la grande rivincita Il candidato repubblicano George Bush Jr parla con i giornalisti sull'aereo a Joplin. Missouri. Mercoled�Bush arriverà alla convention di Philadelphia
Luoghi citati: Connecticut, Missouri, Philadelphia, Texas, Usa, Wyoming
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Morto a 75 anni Amerigo Dumini uno dogli uccisori di Matteotti
- Ancora nessuna notizia certa sul numero dei morti e dei contaminati in Ucraina. Scatta nella notte l'allarme in Cannila: radioattività aumentata di Ire volle. Invilo a tenere i bambini in luoghi chiusi
- Morire a Canelli a 25 anni
- Savona, un pari d'orgoglio
- Nascita di Marconi
- L'Entella a Montevarchi raggiunta su rigore: 1-1
- A casa gli albanesi il governo li espelle
- ALDO MORO
- E' tornato il calcio giovane
- Bergamo: guerriglia tra "tifosi,, durante la partita con il Torino
- Morto a 75 anni Amerigo Dumini uno dogli uccisori di Matteotti
- Grazie Juve, grazie Brady
- A colloquio col più famoso detective di Francia e con l'italiano che egli salvò dalla ghigliottina
- Nascita di Marconi
- Tre domande a Capanna
- un po'di fantascienza
- Internet, istruzioni per l'uso
- FRA MAGIA E STREGONERIA
- Ticino, la minaccia è svizzera
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- La tragedia della transessuale Richards
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- Morto a 75 anni Amerigo Dumini uno dogli uccisori di Matteotti
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy