« La disoccupazione cala a vista d'occhi» di Roberto Ippolito

« La disoccupazione cala a vista d'occhi» « La disoccupazione cala a vista d'occhi» Visco all'Unità: tagli alle tasse? Sì, se ci saranno soldi Roberto Ippolito ROMA" La fatica di «ssere ministro del Tesoro. «E' evidente che il ministro del Tesoro si trova in una condizione difficilo ed è sotmposlo a continue pressioni»: Vincenzo Visco parla di se in U:rza persona, con distacco. Ma non nascon�de il peso delle ripetine sollecitazioni a sjiendere e a tagliare le tasso provenienti da tulle le pani, dailn diverso caU;gorio e anche dalla Sterna rnaggioninza. E a elemento Mastella elio l'ha invitato a tirar fuori i soldi, Visco risponde: «Se ri sono i solili, glieli dò volonliori». Insomma un ministro dol Tesoro, dice, non [ino allonlanarei (Lil «principio di realtà», deve fare i conti am lo cifro oficttivi; «al di là doi desideri» e ha il dovere di «ossero prudente» altrimenti gli italiani «prendono il passaporto» e fuggono Li storia e egli ultimi anni prova, secondo Visco, che «senza severità nella gestio�ne del bilancio e l'ingresso nell'euro saremmo un Paese alla (ieriv.i». Hidurre le lasso «è un impenno del govemo», ma e prematuro rivelare cosa Italia può pormottorsi. Democratico di sinistra, Visco confessa lo (ione quotidiano dol lavoro al Tesoro nella redazione del giornale dol suo partito, «L'Uni�tà», da sabato non più in edicola «Ma e un giornale cho c'è» dico ti clirettore Giuseppe flaldarob, riferendosi alla versione inlomol. per la quale il ministro concede un'intervista, o all'attesa porla ripresa delle pubblicazioni. Per Visco è importante aver chiara la direzio�no di marcia jwr a politica economica. E anche per l'individuazione del candidalo premier, cioè dell'uomo proposto agli olellon per la presidenza del Consiglio: «Il centrosinistra osserva deve provare a vincere le elezioni e jier questo la cosa più importante da fare è rendere più visihilo la coalizione e non lo singole componenti». Per il ministro «fin trn ipi danni sono stati fatti sull'altare della visihi ita individuale o doi singoli raggruppamenti» con il rischio di indebo�lire la coalizione a causa delle «porlossilà sui nomi». Servo invoco «compattezza» anche per�chè «l'Italia 6 tappezzata di manifesti» dol leader dol contnxlostni Silvio Horlusconi con uno slogan (il.i fora di un sogno: cambiare l'Italia»! definito «del lutto virtuale, ma mollo olTicaco». Pertanto bisogna dare risposto «ugualmento officaci». E che cosa dove diro il cenlrosinislra? Deve far comprendere, sostiene Visco, che «l'Italia è già cambiala» e deve «evitare» di tornare a essere quella «che c'ora prima». Il titolare del Tesoro afTerma che «stiamo uscendo da un lungo inmbo, dovuto all'assalto allo casse pubbliche negli Anni Ottanta, non contraslato adeguatamento: per due volle nel 1992 o nel '95 c'e stato il rischio di bancarotta». Facendo presenle di rapprosontaro «la cont inul�ta» iiivendo occupalo tino allo scorso aprilo la poltrona di ministro delle Finanze), Visco defini�sce il rìsanamonlo del bilancio la «principale riforma strulturalo» realizzata: «In cjuesti quat�tro anni sono stalo fatte coso molto importanti. Io credo che siano cose di sinistra, a meno die qualamo non preferisse una gestione clientela�re e partitica rame quella delle partecipazioni statali cho portava il paese .■.111 rovina». E oggi è finalmente tiossibilo parlare di riduzione della pressione fiscale, non più eleva�ta di altri Paesi europei: «Ma è un'aberrazione italica che si parli di lasse in modo isolalo». La programmata unificazione del Tesoro con le Finanze corrisponde all'esigenza di «ragionare di politica economica in senso complessivo». Con il risanamento del bilancio dello Stalo e la forte ripresa economica si creano posti di lavoro: «La disoccupazione si sta riducendo a vista d'occhio; l'occupazione sia crescendo». E «a fine legislatura», nella primavera prossima, i insti creali (saranno più di un milione»; quindi e «prospettive sono molto buone». Già diminuiUi di un punto, il lasro di disoccupazione potrà scendere sotto i 110'X» nel 2001. Visco si pronuncia anche sulla oueslione del conflitto di interessi al centro dell'altenzione per il doppio ruolo di Berlusconi, politico e imprenditore. Dichiara di non essere «mai stalo d'accordo» con il resto del disegno di legge approvalo dalla Camera: «Non l'avrei mai volalo». Per il ministro del Tesoro, il caso Horlusconi «è macroscopico», ma «il problema è mollo più generale» e «riguarda tante persone». In alcuni casi «può essere utile un blind trust» (la rinuncia a gestire le proprie attività economi�che!, in altri «si dovrà pensare all'incompatibililà» o «a misure di trasparenza». Può essere utile sapere chi «sono i clienti» degli avvocali penali�sti elio siedono in Parlamento e occuparsi degli «uomini politici che siedono nei consigli di amministrazione di società». «Usciamo da un incubo: nel '92 e nel 495 rischiammo la bancarotta. Conflitto d'interessi? Il caso Berlusconi è macroscopico ma il problema riguarda anche altri» Giuseppe Caldarola, direttore dell'Unità, con il ministro Vincenzo Visco

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