«Le polemiche politiche favoriscono gli scafisti» di Guido Ruotolo

«Le polemiche politiche favoriscono gli scafisti» r™ ; IL PREMIER «L'ALBANIA E' CAMBIATA» U-~ 1—: — «Le polemiche politiche favoriscono gli scafisti» intervista Guido Ruotolo inviato a TIRANA ■1. suo portavoce, Thoma Gelmlci, distribuisce alle agenzie ■ di stampa una sua nota; «L'Italia è un partner economi�co e politico strategico per l'Albania. L'accordo siglato con il presidente Amalo deve essere concretizzato il prima possibile. I trafficanti saranno incoraggiati se questo sforzo comune sarà strumentalizzato e non troverà l'appoggio di tutte le forze po�litiche, in Alba�nia e in Italia». Il primo mini�stro del governo di Tirana, llir Meta, cerca di gettare acqua sul fuoco delle polemiche. An cho Meta, come ilPresìdentedell'Albania, Rcxhep Meida�ni, è turbato dal�la campagna stampa in Italia contro l'Albania. «Il grave inciden�te di Otranto insiste non de�ve offuscare il successo della co�operazione italoalbanese nella lolla alla crimi�nalità e ai traffi�ci di clandesti�ni». Signor primo ministro, lei ha attribuito molta impor�tanza alla visita a Tirana del presidente del Consi�glio Amato. Ma converrà che la preoccupazione ita�liana e legittima: nono�stante i «successi», dall'Al�bania continuano a parti�re gli scafi con clandesti�ni. «C'è ancora molto da fare, ma negli ultimi tempi i successi sono sotto gli occhi di lutti. Abbiamo bloccato decine di scafi, fermato migliaia di clan�destini, arrestato gli scafisti, processato i criminali. Quando venne a Tirana, il 5 luglio, il ministro degli Interni Bianco, gli chiesi di costituire a Valona un centro contro i traffici illcf;ali, nell'ambito del Patto per a stabilità. Ho incontrato, a Durazzo, i primi ministri della Macedonia e del Montenegro e gli ho chiesto un maggior impe�gno nella lotta ai trafficanti. Al ministro Bianco bo proposto di partecipare a un vertice tra i ministri degli Interni di questi Paesi». Presidente Meta, la legge «A Biancdi costitun centri traffici o chiedo uire qui o contro illegali» antiscafistl, che il Consi�glio dei Ministri ha appro�vato, dovrà essere discus�sa dal Parlamento di Tira�na, a settembre. Non ..si poteva fare un decreto leg�ge, per renderla immedia�tamente efficace? ^ .^ t, «Il governo non ha la possibili�tà cu varare un decreto legge se riguarda una materia come questa. Ma vorrei assicurare 1 opinione pubblica italiana, che già c'è una legge che con�sente di perseguire gli scafisti. Quella approvata nei giorni scorsi, inasprisce le pene, intro�duce il concetto di destinazio�ne d'uso degli scafi, stabilisce norme precise di navigazione, re�golarizza le atti�vità delle azien�de costruttrici o che riparano que�sti scafi, preve�de sanzioni con�tro i funzionari pubblici di cui sono accertale le omissioni di con�trollo, o, addirit�tura, le complici�tà con gli scafi�sti». Presidente, come valuta i rapporti tra Italia e Alba�nia? E'ottimista? «Sono ottimista. I rapporti tra Ita�lia e Albania non si esauriscono soltanto nella lolla contro il cri�mine e il contrab�bando. L'Italia è un partner mol�to importante per l'integrazio�ne dell'Albania agli standard europei. L'Italia ha dato, sta dando un grande contributo per il ripristino della legalità e della normalità nel mio Paese. Anche negli investimenti, l'Ita�lia è al primo posto. Abbiamo deciso di privatizzare diversi settori strategici dell'econo�mia. Alcune privatizzazioni già sono state fatte». Signor primo ministro, la polizia albanese avrà la forza di sequestrare i gom�moni? «Ho fiducia nella polizia alba�nese. Tre anni fa, l'Albania era infestata da bande. Oggi, i ban�diti più pericolosi sono stati condannati all'ergastolo. Tre anni fa, i commissariati di polizia furono bruciati, le doga�ne saccheggiate, l'esercito qua�si sciolto. Non dimenticate co�s'ora l'Albania tre anni fa. E guardate cos'è diventata oggi. C'è ancora molto da fare. Noi non abbiamo paura dell'Italia, vorremmo che anche gli italia�ni non avessero paura dell'Al�bania». «A Bianco chiedo di costituire qui un centro contro i traffici illegali»

Persone citate: Consi, Thoma Gel