Tra Seat e Telemontecarlo la firma è vicina

Tra Seat e Telemontecarlo la firma è vicina Forse l'intesa tra domani e martedì. Anche Colaninno consulta i legali. An minaccia di ricorrere alla Procura della Repubblica Tra Seat e Telemontecarlo la firma è vicina Mediaset attacca. Cecchi Goti è sicuro: non si viola la legge Mario Sensini ROMA «Una volta condiviso il principio secondo il quale l'evoluzione nor�mativa nazionale ed europea ha prodotto inevitabilmente il passag�gio dal regime concessorio ad un regime autorizzatorio per il settore delle telecomunicazioni, sembre�rebbe possibile afTermare il venir meno in capo a Telecom della qualìfica di concessionario del ser�vizio pubblico di telecomunicazio�ni, con conseguente non applicabili�tà del divieto di cui all'articolo 4 della legge 294». Secondo i legali di Vittorio Cecchi Cori quindi, la leg�ge M,uranici) non impedisce Ta vendila del pacchetto di maggioran�za di Telemontecarlo alla Seat, che una volta incorporata Tin.it si troverà ad essere controllata con una quota di circa il ec* da Tele�com Italia. Il parere, del 26 luglio scorso, è stato redatto dallo Studio Sdumè e Associati, che ha assistito il gruppo Cecchi Cori per tutta la durata delle trattativa con Pellicioli e Colaninno, sfociata nei giorni scor�si nella definizione di un accordo programmatico. Le firmo in calce a quel testo dovrebbero essere appo�ste dai protagonisti dell'operazio�ne tra lunedi sera e martedì, a Milano, i Preoccupato dalle accuse di vio�lazione della legge Maccanico avan�zate da Silvio Berlusconi e dei suoi alleati, e reiterate anche ieri da Fedele Confalonier�e più ruvidamente da Maurizio Gasparri di An, il senatore fiorentino ha chiesto l'assistenza dei giuristi. Secondo i quali, attualmente, «il settore delle telecomunicazioni è regolato da un regime transitorio che, pur ricono�scendo l'esistenza di situazioni concessorieal momento dell'emanazio�ne delle norme citate, al tempo stesso annovera disposizioni pro�grammatiche volte a! superamento di tale regime». «Se un'interpretazione letterale dell'art. 4 comma 8 della legge 249/97 potrebbe fare ritenere viola�lo il divieto previsto dalla norma stessa e conseguentemente irrealiz�zabile l'operazione di acquisizione di Telemontecarlo da parte di SealTin.it affermano gli assistenti di Cecchi Cori la contestualizzazio�ne della norma all'interno del qua�dro normativo potrebbe evidenzia�re l'inesistenza de! presupposto dell'applicazione de! divieto stes�so». A condividere questa tesi ci sono anche esperti non di parte, come Luca Arnabold�dello Studio Carnelutii, che affermava pochi giorni fa «la piena legittimità del trasferimento» di Tmc alla SeatTin.it, che «solo un'interpretazione superficialmente letterale della norma» impedirebbe. E ovviamen�te anche Lorenzo Pellicioli e Rober�to Colaninno, assistiti dallo Studio Erede Bonelli Pappalardo, si sono premurati di accertare la fattibilità giuridica dell'operazione prima di giungere alla stretta finale con Cecchi Cori Fattibilità di cui non appare affatto convinto il presidente di Mediaset, Fedele Gonfalonieri: «noi abbiamo le mani legate, inve�ce a Telecom ministri e politici vogliono ampliare tutti gli spazi di movimento. Però sostiene Gonfa�lonieri in un'intervista al Sole 24 Oro ci sono delle norme, quelle della Legge Maccanico, che vietano alla concessionaria del servizio pubblico di telecomunicazioni di possedere tv in chiaro. E le leggi, in uno stalo di diritto, vanno rispetta�te». Secondo Maurizio Gasparri, il caso Seat-Tmc, merita addirittura l'interesse della magistratura. «Nel�le prossime oro presenterò un espo�sto affinché vengano rinalmcnto rilevate tutte le violazioni di legge contenute nell'ipotizzato accordo Telccom-Tvlemontccarlo» ha tuo�nato Gasparri, richiamando la ne�cessità di «impedire che, violando la leggo, la sinistra metta le mani anche su un altro sistema di comu�nicazione televisivo dopo over lot�tizzato e osservilo la Rai, divenuta strumento di faziosa o vergognosa propaganda di rvgìme» Sostanzialmente definita In quostiono Tmc con il passaggio della maggioranza a Soat-Tm it (nella quale Cocchi Cori potrebbe avere un posto in Consiglio, oltre cho un consistonto pacefaetto di azioni!, è proprio sulla Hai che dovrebbe aprirsi il nuovo fronte delle mano�vre di riposizionamento dei grandi «ruppi industriiili o finanziari ita�liani nella new economy 11 presi�dente Roberto Zaccaria si dice disposto alla messa all'asta del cosiddetto «servizio pubblico» e del relativo canone. Dal Govomo si aliendono iniziative in tempi brevi sulla privatizzazione delle prime due reti Hai 11 soitosegrctano allo Comunicazioni, Vincenzo Vita, fre�na La prossima sctlimana dovrebbe essere definito il contratto di servizio con l'azienda televisiva ma. ho detto, il canone «resterà alla Rai pei i prossimi tre anni». Il problema Rai, secondo Vita, va «approfondilo nei luoghi istituzio�nali corretti. C'è un Dd! del Gover�no che deve essere discusso in l'ari,im.-nim La vicenda riapre il caso Rai Ma Vita frena: il canone per tre anni resta Vittorio Cecchi Con La trattativa con la Seat per cedere una quota di Tmc è ormai conclusa

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