Fassino: ma il governo sia facendo la sua parte di Guido Ruotolo

Fassino: ma il governo sia facendo la sua parte IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA «CERCHIAMO DI CAMBIARE LA CONDIZIONE DI VITA DIETRO UE SBARRE» Fassino: ma il governo sia facendo la sua parte colloquio Guido Ruotolo rNISTRO Fassino, a Parla�mento è chiuso per ferie, le oni «Antigone».' e «Libera» manifestano davanti alle carceri per ricordare a tutti come vivono i detenuti. Gli aiutanti delle strutture carcerarie sono delusi per�ché non è stato raccolto l'appello del Papa per un atto di clemenza. Il guardasigilli puntualizza: «Intanto, nelle carceri non sta accadendo nul�la di particolarmente crìtico». Si, per fortuna è cosi. Ma fino a quando? E intanto che fine hanno fatto l'amni�stìa e l'indulto? In Parlamento non si è trovata la maggioranza dei due terzi perché l'atto cQ clemenza venis�se messo ai voti. «Ma questo precisa il ministro è un problema delle forze politiche, non del gover�no». Il minisUo di Grazia e Giustizia, Piero Fassino, si difende, difende l'operato del suo governo. Ripercor�re le varie tappe di questi ultimi due mesi, le iniziative del governo, i risultati strappati alla Cameni e al Senato. Preme, a Fassino, sottolinea�re che il governo «sta facendo la sua parte, sia operando concretamen�te». Prendere le distanze dalla propo�sta di indulto e amnistia, a dire il vero, è sempre stata la posizione dd ministro di Grazia e Giustizia. Che ha declinato, in questo modo, l'invi�to che veniva avanzato dal Polo di «scendere io campo», di pronunciar�si su indulto e amnistia. «Nd puntualizza Fassino stia�mo lavorando per incidere sulle con�crete cause che determinano una situazione diffusa di sofferenza nel�le carceri. Ed è importante che le nostre proposte abbiano trovato una sponda positiva in Parlamento». Il ministro ricorda che, prima di chiudere per ferie, alla Camera è stata approvata la legge sulle «dete�nute madri». Una legge che consente misure altomative alla detenzione per le madri, per impedire cosi cho bambini e neonati si riirovino anche loro dietro le sbarre. E sempre Fassi�no ricorda che al Senato, olla com�missione Giustizia, sono state appro�vate «le nonne sull'espulsione dei dandestini che hanno commesso reati non gravi, e quelle che estendo�no i benefici della Gozzini». Fassino, io queste settimane, non ha mai voluto fornire i numeri esatti di quanti detenuti potranno uscire fuori, una volta approvate queste leggi. S�è sempre parlato, a questo proposito, di circa 6-7 mila detenuti. Ma, in questi giorni, in pochi hanno ricordato che queste leggi non sono entrate già in vigore per�dio devono prima essere approvate dall'aula del Senato per poi passare alla Camera. Insomma, non è affano vero che stanno per uscire dalle carceri 6 mila, 7 mila detenuti. Passino concorda: «Naturalmente è evi�dente che nelle carceri, domani mat�tina, non Gambiera nulla». Ma, insi�ste il ministro, «stiamo dimostrando di volere intervenire seriamente per cambiare le condizioni di vita olnnterno delle strutture carcerarie». A settembre, dunque, se sarà confermato, il Senato e la Camera si ritroveranno a discutere e ad appro�vare quei disegni di le^ge proposti dal governo. Di amnistia e indulto non se ne riparlerà, nonostante il senatore a vita Giulio Andreotti, che ha chiesto d presidente del Senato, Nicola Mancino, di metterlo all'ordi�ne del giorno. Il ministre di Grazia e Giustizia coglie l'occasione di questa conversa�zione per annunciare prossime ini�ziative concrete: «La prossima setti�mana afferma il Consiglio dei ministri varerà le assunzioni di 6 mila tra agenti di polizia penitenzia�ria e personale di sostegno». A memo�ria, specifica: «2300 agenti di polizia penitenziaria, 2000 operatori che si occuperanno del trattamento dd de�tenuti, 1400 impiegad destinati agli uffici e ai tribunali». Insomma, Fassino si difende e rilancia. «Il governo sta facendo la sua parto», manda a dire il guardosigillì. «Il primo settembre aggiunge u ministro diventerà operativo il nuovo regolamento interno alle Car�ceri. E' importante, perché anche questo contribuirà a cambiare, a niiglìorare le condizioni di vita dei detenuti». Il direttore del Dap, Giancarlo Caselli, e lo slesso ministro Fassino, nelle settimane scorse hanno denun�ciato che nelle carceri vi sono 15 mila detenuti in più rispetto a quanti ce ne dovrebbero essere. Il Parlamen�to ò at)dato in ferie, gli «esuberanti» possono aspettare. «E' stata approvata la legge sulle detenute-madri e ci sono le norme sui dandestini» «Questa settimana daremo il via libera all'assunzione k di 6 mila agenti penitenziari» li ministro della Giustizi» Piero Fassino