Il pil Usa (+5,2) il Nasdaq a

Il pil Usa (+5,2) il Nasdaq aUn altro giorno nero per i tecnologici, bruciati i guadagni da marzo a oggi. Piazza Affari perde l'I, 196 Il pil Usa (+5,2) il Nasdaq a Toma la paura dei tassi, le Borse tutte giù tipo Bertone MILANO «E* davvero un momento diffici�le. Mi auguro che il Dow Jones possa reggere la frontiera dei 10.300 punti. Il Nasdaq? Boh, non so che cosa possa aiutare il Nasdaq di questi tempi...». Ted Weisbeig, presidente della Seapori Secunties, uno dei giganti del risparmio gestito Usa, sinte�tizza cos�dagli schermi di Cnbc, la tv finanziaria più diffusa, la giornata nera del listino tecnolo�gico, la terza consecutiva che ha ricacciato, con una perdita supe�riore al 3,5,K), l'indice sotto quo�ta 3.800, il livello da cui era iniziata la ripresa di primavera. Il venerd�nero ha, in parte, contagiato il Dow Jones {ma |a perdita è stata contenuta sotto Vl'HIV, più pesanti le conseguen�ze in Europa (a Milano, il Mibtel ha chiuso con un calo del1' 1,111(1), soprattutto per la pres�sione sui tecnologici (chips e apparecchiature per le telecomu�nicazioni in testai. Ha retto me�glio la «old economy», su entram�be le rive dell'Atlantico. Perché l'ennesimo rovescio? Ieri le vendite sono state innesca�te dai dati Sulla congiuntura Usa. Nel secondo trimestre il Pil ha registrato una. nuova accele�razione, con un impressionante aumento del S^, ben superiori alle previsioni (gli analisti dava�no per probabile una crescita del 3,TH)). L'impennata dell'econo�mia ha riportato d'attualità la paura di un nuovo rialzo dei tassi il prossimo 22 agosto, quan�do si riunirà il comitato della Federai Reserve. I pessimisti, per la verità, non sono ancora maggioranza. I dati, infatti, con�fermano che i consumi delle famiglie (l'argomento che sta )iù a cuore a Greenspan) sono in 'renata. La crescita del Pil è legata esclusivamente alla ripre�sa degli investimenti e alla rico�stituzione delle scorte, oltre al�l'aumento a sorpresa degli acqui�sti di beni durevoli da parte dei consumatori, programmi di sof�tware e computer (circostanza che si è immediatamente rifles�sa nelle quotazioni di Microsoft, in ripresa oltre i 70 dollari). La Fed, insomma, potrebbe lasciare invariati i tassi, suggeriscono gli ottimisti. A favore della tesi, inoltre, depone il fatto che l'infla�zione resta sotto controllo, il 2,396 contro il 3,5 del trimestre precedente. Difficile che Green�span, di fronte a questi numeri, abbandoni il timido ottimismo dimostrato nelle audizioni al Congresso della passata settima�na. Non stupisce, perciò, che i dati congiunturali non abbiano impedito ad alcuni colossi, da Boeing a McDonald's e Coca Cola ili mettere a segno ieri un discreto guadagno. Ma, ribattono i pessimisti, un ritocco all'insù del costo del danaro potrebbe risultare fatale a molti titoli della «new eco�nomy», già alle prese con risulta�ti (e fatturati) meno brillanti del previsto. Il rischio, è il commen�to più diffuso, è che per molti protagonisti della «new eco�nomy» il peggio debba ancora venire: il ribasso delle quotazio�ni si riflette infatti sulle buste paga dei «guru» delle società Intemel (pagali con il criterio delle stock optionsl e questo favorisce la diserzione dei qua�dri più brillanti (è già successo ad Amazon) con grande preoccu�pazione per gli analisti. Di qui la corsa alle vendite che ha colpito soprattutto i beniamini delle pas�sate settimane. Tra i valori più bersagliati spiccano quelli dei semiconduttori (non sfugge alla regola l'ilalo-francese Stmìcroelectronics, perdite ancora peggio�ri subisce la tedesca Infineon coni rollata dalla Siemens), i tito�li del mondo Internet e pure i valori delle biotecnologìe, rispar�miati dai ribassi delle ultime sedute. Ma anche società del calibro di Lucent e At&t subisco�no l'onta di nuovi minimi men�tre in Europa arretra l'Alcatel, nonostante gli ottimi risultati del trimestre. La ripresa d�mag gio, insomma, è ormai alle spal�le. Ma nessuno, per la'verità, crede che i listini siano alla vigilia di nuovi crolli. Rispetto a marzo gioca a favore l'orizzonte dei tassi: salvo sorprese, l'era dei grandi rialzi del costo del denaro sembra finita. Ma l'eco�nomìa Usa, in questi anni, ci ha abituato a molle sorprese, ribat�tono i più prudenti. I TASSI NEL MONDO La Bce ha deciso di lasciare invariati i principali tassi di riferimento: restano al 4,25 e 5,25 per cento il tasso minimo di offerta applicato alle principali operazioni d�rifìnanziamento e 1 tass�d�interesse sul rifinanzìamento marginale Paese Usa Gran Bretagna mmm Canada Tasso B 6/7/2000 □ 30/12^9 I6,ooo;0 35.50yo g,ooo;0 16,0070 Area Euro e Giappone Sviserà I IIZ3 5.00% |4,25«Ji 3.00S •ja '— BO.SOVa □asc/o BO.50% ao.50%

Persone citate: Green, Greenspan, Sova

Luoghi citati: Amazon, Canada, Europa, Giappone, Gran Bretagna, Milano, Usa