Accordo a ostacoli per Tmc e Telecom

Accordo a ostacoli per Tmc e Telecom Accordo a ostacoli per Tmc e Telecom Fininvest attacca: sconcertante l'ok alla fusione Seat-Tin. it Mario Sensini ROMA L'accordo è fatto, l'accordo non c'è ancora. Telecom e Cacchi Cori hanno già defini�to a grandi linee le modalità per il passaggio del controllo di Telemontecarlo nell'orbita della Seat-Tin.it, ma conti�nuano a trattare e la tanto attesa stretta di mano ancora non arriva. Secondo alcune indiscrezio�ni giunti a questo punto le due parti dovrebbero sempli�cemente mettere nero su bian�co l'intesa e predisporre tutti i documenti legali su cui apporre la firma, probabil�mente nel corso della prossi�ma settimana. Negli ultimi giorni, comunque, i contatti tra i due gruppi si sono intensificati, e dopo una lun�ga fase di messa a punto affidata agli advisor e ai consulenti legali, nelle ulti�me ore sarebbero rientrati in campo i "big" per tentare di chiudere l'accordo. Vittorio Cecchi Cori e Marco Duradoni, amministratore delegato delle tv del gruppo, avrebbe�ro incontrato gioved�scorso Lorenzo Pellicioli, il manager che guida la Seat. Tra i collaboratori del sena�tore fiorentino c'è ottimismo. Si sostiene che l'affare è or�mai chiuso e definito nella sostanza. La Seat non con�traddice questa tesi, anche se appare più cauta. «La trattati�va per l'acquisizione delle emittenti televisive Tmc e Tmc2 prosegue, ma al mo�mento non è stato stipulato alcun accordo» ha detto in serata un portavoce della so�cietà, dopo che le agenzie di stampa avevano diffuso le ennesime indiscrezioni sul�l'accelerazione del negoziato. La fretta di Vittorio Cecchi Cori è comprensibile. E' noto che il gruppo attraversa un momento difficile ed è pressa�to dal susseguirsi di una serie di scadenze finanziarie impe�gnative. Ci sono quelle del prestito ottenuto nel '98 dalla banca d'affari Merill Lyn�ch, che ha curato l'emissione di obbligazioni per un contro�valore di 475 miliardi, garan�tite con una formula inedita basata sui futuri incassi delle produzioni cinematografiche del gruppo. Ci sono i debiti con le banche, che ammontano a quasi 700 miliardi, una buo�na parte dei quali nei confron�ti della Banca di Roma, che non a caso, attraverso il Me�diocredito Centralo in qualità di advisor, si sta adoperando per agevolare la vendita delle tv del gruppo. Ci sono, infine, i debiti con i fornitori, valuta�ti intomo a 150 miliardi. Probabilmente il presiden�te della Fiorentina dovrà at�tendere ancora qualche gior�no prima di partire tranquillo per le vacanze e chiudere la vicenda di Telemontecarlo, nella quale, tuttavia, conti�nuerà ad avere una partecipa�zione d�minoranza pan a circa il 3096. La decisione positiva del�l'Antitrust sulla progettata fusione tra la Seat e Tin.it, il provider Internet controllato al lOO'X) da Telecom Italia, e che molti ritenevano potesse imprimere l'accelerazione de�cisiva ai colloqui con Tmc, ha avuto invece l'effetto di scate�nare una nuova durissima reazione da parte del gruppo Fininvest, che già si era aper�tamente schieralo nei giorni scorsi contro l'alleanza tra Colaninno e Cecchi Cori. La sentenza dell'Autorità garan�te della concorrenza, che pre�vede solo nel 2008 l'apertura del mercato della pubblicità sugli elenchi telefonici, che oggi frutta alla Seat 300 mi�liardi di ricavi e 90 di utili all'anno, è stata definita dal�la concorrente Pagine Italia «sconcertante» e «incompren�sibile». In un comunicato, la socie�tà di Berlusconi ha sottolinea�to «l'incongruenza che emer�ge tra i rilievi e i rimodi proposti, che confermano l'as�soluto fondamento delle de�nunce di Pagine Italia, e i tempi di attivazione di detti rimedi». Secondo Pagine Ita�lia la decisione dell'Autorità presieduta da Giuseppe Tesauro ha il solo effetto di attribuire a Telecom-Seat «un ulteriore periodo di posi�zione dominante sul mercato della pubblicità sull'annuaristica, un periodo in cui la concentrazione potrà tentare di estendere sui mercati conti�gui di Internet l'ingiusto van�taggio competitivo cos�incon�gruamente preservatole». E questo, sostiene la partecipa�la della Fininvest, nonostan�te che l'Anlilrusl e l'Authoritv per le telecomunicazioni abbiano giudicalo «gravemen�te compromesr.a» la concor�renza su questo nuovo merca�to «sia a seguito della concen�trazione, sia in forza dell'ille�gittimo privilegio riconosciu�to a Telecom e da Telecom a Seat nella raccolta in esclusi�va della pubblicità su^li an�nuari alfabetici telefonici».

Persone citate: Berlusconi, Cecchi Cori, Colaninno, Lorenzo Pellicioli, Mario Sensini, Vittorio Cecchi

Luoghi citati: Italia, Pagine Italia, Roma, Telecom