BALCANI EUROPEI NON TERRA DI SCHIAVI

BALCANI EUROPEI NON TERRA DI SCHIAVI BALCANI EUROPEI NON TERRA DI SCHIAVI Bill Clinton Gerhard SchrOder UN anno fa ci trovavamo a Sarajevo con i leader di più di 40 paesi per lanciare una partnership, la prima nel suo genere, tra i paesi dell'Eu�ropa sudorientale e la comuni�tà internazionale, tenendo fede a una promessa che avevamo fatto in occasione del summit USA-UE un me�se prima a Bonn. La guerra nel Kosovo era appena finita e più di un milione di profughi stava ritornando a casa. Lodammo il successo dell'iniziativa NA�TO contro la pulizia etnica, riconoscendo al contempo che l'Eu�ropa e gii USA dovevano rimanere saldamente uniti per affermare la pa�ce. Eravamo rutti spaventati dalla prospettiva di un' Europa del 21" se�colo con una zona di instabilità per�manente al suo in�cerno. A Sarajevo abbia�mo varato il "Piano per la stabilità", con l'intesa comu�ne che un'Europa indivisa, democrati�ca e pacifica sareb�be stata possibile solo quando tutte le democrazie dell' Europa sudorienta�le avessero ottenu�to il loro giusto posto nella fami�glia delle nazioni europee. Fummo d'accordo sul fatto che questo obicttivo non poteva essere raggiunto a piccole dosi, un paese alla volta, una crisi alla volta. Né avrebbe potuto trattarsi di una corsa in cui le nazioni più ricche avrebbero fatto a gara per "fuggire" dai Balcani a spese dei loro vicini. È un obicttivo che richiede una comunità internazionale uni�ta, con Europa, America e Russia che lavorano insieme. Abbiamo messo in chiaro che le nazioni dell'Europa sudorientale avrebbero dovu�to attuare delle riforme per attirare investimenti esterni. In alto il Pamerin basso il Cted nonché lavorare insieme per promuovere la sicurezza, com�battere la corruzione e i crimini di contrabbando e di violazione dei confini. Da parte nostra, ci siamo impe�gnati a condividere le loro responsabilità. E cos�abbia�mo fatto. 11 marzo scorso la comuni�tà internazionale si è riunita per sottoscrivere concreta�mente il Patto di stabilità, sotto la guida del coordinato�re Bodo Hombach e con 2,3 miliardi di dollari investiti in più di 200 progetti "ad avvia�mento rapido' per accelerare lo -sviluppo economico, la sicurezza e il proces�so democratico. Com'è giusto sono le nazioni europee a guidare questo pro�cesso, unitamente alle istituzioni fi�nanziarie interna�zionali, facendosi carico dell'85% de�gli stanziamenti per la regione. Da parte sua, la Germania stanzierà nei prossimi anni 1,2 miliardi di mar�chi per sostenere diversi progetti che vanno dalla realizza�zione di media indi�pendenti in Serbia a centri di ispezione regionali per il con�trollo degli arma�menti in Croazia o a progetti idrici nel Montenegro. Gli Stati Uniti garantiranno il sostegno eco�nomico a oltre il 5096 dei progetti "ad avviamento rapi�do". Questa settimana gli Stati Uniti e la Banca Euro�pea per la Ricostruzione han�no annunciato congiuntamen�te la creazione di un nuovo fondo fiduciario da 130 milio�ni di dollari per promuovere la media e piccola impresa nell'Europa sudorientale. Inoltre la U.S. Overseas Priva�te Investment Corporation ha lanciato un nuovo fondo partecipazioni da 130 milioni di dollari per l'investimento in telecomunicazioni, beni di consumo e altri settori in quella regione. residente cano Cancelliere esco In alto il Presidente americano in basso il Cancelliere tedesco IL TESTO A PAGINA 20 TERZA COLONNA

Persone citate: Bill Clinton Gerhard, Bodo Hombach, Gerhard Schroder