L'Unità, stop alle pubblicazioni dopo 76 anni di Giuseppe Caldarola

L'Unità, stop alle pubblicazioni dopo 76 anni L'Unità, stop alle pubblicazioni dopo 76 anni Laproposta della cordata di Dalai giudicata insufficiente ROMA Lo notizia temuta piomba sui giornalisti mentre stanno ancora discutendo con Massimo D'Alema e sull'assemblea cala di colpo un gelido silenzio. «L'offerta di Dalai non contiene le cifre che avrebbe�ro consentito al liquidatore di non sospendere le pubblicazioni co�munica laconico il direttore Poppi�no Caldarola. reduce da ima telefo�nata con Victor Uckmar -. Se non si saranno altre novità in serata quello di domani sarà l'ultimo numero del giornale». L'esile filo di speranza è stato reciso. La cordata di imprenditori capeggia�ti dall'editore della Baldini 8Ca�stoldi Alessandro Dalai non è in grado di garantire la continuazio�ne delle pubblicazioni. L'Unità, lo storico quotidiano comunista, fon�dato da Antonio Granisci 76 anni fa, chiude i battenti. Molti occhi sono lucidi. Ha un bel dire D'Alema che «la giornata non è ancora finita, non è ancora il momento di esprimere un giudi�zio». Ha un bel promettere Walter Veltroni, che da Botteghe Oscure assicura un «impegno auro e tena�ce» per salvare la testata e conti�nuare le pubblicazioni, e si dice certo che ulVnità continuerà a esserci», anche perché il partito in vista delle elezioni ha bisogno della sua voce. Nessuno ci crede più. «Non ci hanno informato dei contenuti, ma Uckmar ha detto che la lettera di proposta ricevuta da Dalai era ridicola», spiega all'as�semblea ammutolita Antonio Di Giovannangeli, membro del cdr. dipendenti scatta la cassa integra�zione a 1 milione e SOOmila lire al mese. Che le pubbUcazioni sono sospese e saranno forse riprese a settembre, ma chissà. E poi non sarebbe la stessa cosa, né «per la testata, che a quel punto verrebbe svenduta a tre lira, né per i giorna�listi che pure di ridimensionamen�to erano pronti a discutere, per i quali cadrebbe ogni possibilità di trattativa sindacale. Cosa che per un giornale della sinistra non è proprio il massimo della correttez�za. L'assemblea riprende a discute�re. Maddalena Tiuanti, caporedat�tore centrale, propone all'assem�blea l'immediato sequestro caute�lativo della testata e l'occupazio�ne del giornale. Arriva la notizia che i rappresentanti sindacali og�gi sono convocati dal ministro del Lavoro Cesare Salvi. E arriva la solidarietà dei colleghi: l'Ansa de�volve ai giornalisti dell'Unità un'intera giornata di lavoro, l'Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai, contribuisce subito alla sotto�scrizione aperta éaW'UnUà e si attiva per promuovere altre collet�te fra i cor del servizio pubblico radiotelevisivo. Ma la confusione resta grande. «Non c'è nessuna cordata di im�prenditori, nulla di quanto si va dicendo da mesi» se ne esce davan�ti all'assemblea il segretario della Federazione della Stampa Paolo Serventi Longhi. «Forse abbiamo fallito tutti, anche il sindacato, ma ha fallito anche chi è responsa�bile e dovrebbe riflettere a fondo», aggiunge, puntando il dito sul partito ex comunista"erché quel�la dell'Unità è una crisi annuncia�ta che va avanti da anni Un tracollo iniziato quando nel '97 si comincia a parlare di «privatizza�zione», vale a dira di disimpegno del partito (la cui quota scende al 25'Xi�e si tenta la costosissima fallimentare operazione dei «pani�ni* locali. Ma senza mai un vero progetto editoriale, accusano com�patti i redattori. I quali alla fine decidono il sequestro, l'occupazio�ne del giornale e un volantinaggio con l'ultimo numero sotto Botte�ghe Oscure. E pensare che proprio ieri il presidente Ciampi si era augurato che la «dolorosa ipotesi» della sospensione della testata non si awerasse.«Credo che la chiusura dell'Unitd diventi un pe�ricolo per la democrazia», aveva detto il giorno prima il presidente del Senato Nicola Mancino. E l'ultimo editoriale del direttore de L'Unità, con cui saluta i lettori, ha parole durissime: «La sinistra, tut�ta la sinistra scrive Giuseppe Caldarola da oggi è più debole. Ef iste per gli esseri umani, ma esiste anche por un giornale che ha accompagnato la vita di milio�ni di persone, il diritto alla buona morte. Neppure questo», [m.g.b.l rumtà ^ A sinistra Massimo D'Alema Ieri nella redazione dell'Unità (di cui è stato anche direttore) Qui sopra la prima pagina del giornale in edicola questa mattina: è completamente bianca con al centro riprodotto il primo numero del 17 febbraio 1924 e l'editoriale del direttore Giuseppe Caldarola

Luoghi citati: Caldarola, Roma