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Tornano in gioco i grandi soci italianiIL VALZER DELLE ALLEANZE RISPUNTA L'ASSE ITALO-SPAGNOLO COL BSCH Tornano in gioco i grandi soci italiani Strategico il ruolo di Banca Intesa e Generali Francesco Manacorda MILANO «Per l'acquisto della quota in mano alla Cobra non abbiamo avuto contal�lì, neininono informali», fa sapore l'amministratore delegato d�Banca Intesa Carlo Salvalori. «No cominont» è la formula dietro cui s�trincerano a Trieste le Generali. Ma il fragore del tonfo con cui s�sono concluse ieri le irallalivi! tra Cominerzbank e Dresdner Bank riochoggin forte in Italia, por �nuovi scenari die apre e porgli equilibri che vorran�no ìiiovilaliilincnlu scossi so la banca lodosca come appare onnai inovìtabìie f sarà costretta a un'alleanza por oviuiro l'attacco di quolla Cobra elio ha in mano il n1)*! dol suo capitalo ed è in corca di acquirenti Gli mloross�italiani, infatti, posano parecchio in Coiiimerzbank, dove (ionoral�è il secondo azionista con il 5,21K), Intesa controlla l'I^ attraverso Comit e Modiobanca possiede un altro ì'h. A sua volta la banca tedesca ha il 2,9,K) di Intesa, dove siedo anche nel patto di sindacalo, il 2'^ dello Generali o 1' 1 ^B1?!. di vìa Filodrammatici. Una reto di partecipazioni incrociale di cui finora si è fatto garante porsonalinenie il presidonto di Commerzbank Kohlhaussen. Neirimmcdialo, insomma, il inancuto matrimonio consente a Gonoroli di tirare un sospiro d�sollievo perché allontana la presenza ingombranle di Allianz: primo azionisla dolla Dresd�ner con il 21,7'}i, il gruppo assicurati�vo tedesco aveva già fatU) sapere di voler contare mollo nel nialriinonìo bancario, niottendo in serio pericolo la strategia di bancassìcuruziono eu�ropea dolio Generali, oggi basata in buona parlo proprio su la reto Com�merzbank. E forse non dispiace nem�meno a Mediobanca veder scompari�re un progetto che avrebbe rafforzato l'Allìanz sempre lei nella compagi�ne d�vìa Filodrammatici, aggiungen�do la partecipazione Commerzbank a quelle di Unicredito e Ras di cui la compagnia tedesca è azionista di un certo rilievo. Ma quello di Trieste e destinato ad essere un sollievo d�breve durata, perchè il fallimento doll'inlosa con Dresdnor ripropone in tennini ancora più netti il problema derivante dall'instabile equilibrio d�Commerzbank: in breve o la banca lodosca trova un partner «amico» di Mediobanca e attraverso questo sno�do vidno allo Generali, oppure per le strategie della compagnia del Leone potrebbe profilarsi una brusca battu�ta d'arresto. Toma cosi d'attualità lo scenario traccialo proprio un mese fa dal quotidiano Handeis blatt, secondo cui si preparava una cor�data italo-spagnola formata dalle stesse Generali, da Intesa e dallo spagnolo Banco Santander Central Hispano (il Uscii, a sua volta secondo azionista della banca tede�sca con il 4,8*), pronta a intervenire. Allora l'indiscrezione raccolse solo le smentite, negli ultimi tempi però qualcosa si è mosso, almeno nei rapporti tra Trieste e il Bsch, con un accordo di bancassicurazione. Per ora oorounque, sul fronte ita�liano, tutto tace, anche se il 7* complessivo in mano alla fmaj^a tricolore potrebbe tornare assai utile alle strategie d�Kohlhaussen, deside�roso più di ogni altra cosa di mantene�re l'indipendenza. Ma d'altro canto all'ipotesi di una mossa italiana sulla Commerzbank si op�pongono alcune con�siderazioni: Intesa, forse l'unico sogget�to che con alle spalle il Credit Agri�cole potrebbe avere i mezzi per tentare un'operazione simile, non sembra certo propensa in questo momento a correre in tandem con Mediobanca, mentre Generali, ora è impegnata più che altro a digerire l'acquisizione doll'lna. Una mossa che gli è stata di recente rimprovera�ta anche da Antoine Bomheùn, evi�denziando proprio il pericolo che Trieste non abbia una strategia inter�nazionale di ampio respiro e quindi rischi «di essere considerata in nume�rosi ambienti un grande gruppo regio�nale anziché intemazionale». Alfonso Desiata presidente delle Generali