Il Vaticano: non dividete Gerusalemme

Il Vaticano: non dividete Gerusalemme IL SiLANCIO DELL'IPOTESI SNOBBATA DAGLI ISRAELIANI Il Vaticano: non dividete Gerusalemme «Unica soluzione lo status intemazionale» Marco Tossiti CIHA DEL VATICANO UALCUNO, nel successo di ICamp David, non ha mai iduto: ed anzi, temeva che dalla maratona voluta da Clin�ton uscisse in realtà un compro�messo ancora più carico di proble�mi, e foriero di instabilità della pur precaria situazione attuale. E la Santa Sede; che om rilancia l'ipo�tesi snobbata dagli israeliani aper�tamente, e in maniera implicita dagli Stati Uniti, di una gestione intemazionale dei luoghi santi. Di questa posizione dà una lettura autorevole padre Federico Lombar�di Direttore dei Programmi della Radio Vaticana: «Il cuore di questa città unica al mondo è troppo ricco di significati e troppo appassiona�tamente desiderato da popoli e fedi diverse perdio si possa pensa�re di fame un vero crocevia di pace come proprietà o terreno da divìde�re fra due parti». Da sempre il Vaticano sostiene, d'accordo con rEuropa, che la questione Mediorientale non è un semplice problema bilaterale. E questo appare vero in particolare per la Citta Santa a tre religioni, e unica in questo molo: «Bisogna invece ragionare a partire da que�sta unicità e da questo significato universale. In fondo le soluzioni di un compromesso intomo a cui molavano i negoziati avrebbero probabilmente suscitato non me�no problemi di quelli che intende�vano risolvere. Di qui le preoccupa�zioni manifestate anche negli ulti�mi giorni dai patriarchi cristiani e dalf appello del Papa a non trascu�rare la dimensione spirituale della città di Gerusalemme, e l'impor�tanza di uno statuto spcciale inter�nazionalmente garantito per le sue parti più sacre». E' l'opinione condivisa anche da George Sdv.:]tz, negoziatore dei tempi di Reagan, e come tale esperto del proble�ma. Ma comunr, secondo paLombarjli, vi�ste le premesse e i risultati, «più che parlare di un falli�mento di un negoGiovanni Paoziato maturo per una soluzione è forse più giuste dive che si devprendere atto che la soluzione vcercata e un livello più profondo con uno sguardo più universalepiù rispettoso del diritto e dellaspettative di tutti Solo a questcondizioni Gerusalemme potrà essere, come dice il suo nome, 'Cittdella Pace't. Chiuso Camp David, si aprir una nuova fase di VA i" dialogo: e in queI --s sia stagione la Chiesa rivendica un proprio molo, per sé e per le altre confessioni cristia�ne, nel momento in cui si toccherà a questione Gerusalemme, Nei giorni scorsi il patriarca latino, Michel Sabbah, quello ortodosso e l patriarca della Chiesa Armena Apostolica hanno avuto incontri con i ministri israeliani e palestine�si. Secondo Sua Beotitudine Mi�chel Sabbah «ognuno esprime il proprio giudizio, ma la nostra posi�zione è sempre la stessa: bisogna che a Gerusalemme si instauri la pace. E per fare questo occorre che vengano riconosduti i diritti di tulli, dei palestinesi come degli israeliani. I palestinesi ritengono che noi siamo dalla loro parte, mentre gli israeliani traggono an�ch'essi le loro condusioni; noi invece non facciamo politica, ma affermiamo che per costruire la pace occorra che ci sia vera giusti�zia», t colloqui dei giorni scorai hanno aperto una strada nuova? «La voce della Chiesa è stata ascol�tata, le due parti hanno voluto consultarci. Ciò vuol dire che in futuro quando si parlerà dei luoghi santi, vena chiesto anche alla Chie�sa di esprimere il proprio parere». mi cuore di questa città unica al mondo è troppo ricco di significati perché si possa pensare di smembrarlo» VA i" I --s Giovanni Paolo II

Persone citate: Citta Santa, George Sdv, Giovanni Paolo Ii, Michel Sabbah, Sabbah

Luoghi citati: Gerusalemme, Icamp David, Stati Uniti