Nel 2001 Irpef giù di settemila di Roberto Giovannini
Nel 2001 Irpef giù di settemila Aliquote ridotte di un punto nel giro di «più anni». Detrazioni maggiori per i redditi bassi Nel 2001 Irpef giù di settemila Nella proposta di Dpefsgravi per famiglie e piccole imprese Roberto Giovannini ROMA Governo e maggioranza trovano l'intesa: sarà una manovra basa�ta su ingenti sgravi fiscali Iipef. Almeno 10.500 miliardi di mmori imposte dirette a partire dal 2001 (almeno 6-7.000 nel solo anno venturo) : da una parte, con un aumento delle detrazioni per i redditi più bassi e i contribuen�ti con carichi familiari (specie anziani), come richiesto dai dies�se; dall'altra, un ritocco delle aliquote che gravano sui «ceti medi», come nchiesto con forza dai «centristi» del centrosini�stra. E accanto al taglio delle imposte dirette, la prossima Fi�nanziaria conterrà agevolazioni per te piccole imprese, un alleg�gerimento del costo dei lavoro, e 4.000 miliardi per aumentare le pensioni più basse. Sono queste le conclusioni di un decisivo vertice tra governo e maggioran�za, ieri a consulto per scrìvere i contenuti della risoluzione di maggioranza sul Dpef 2001-2004, che oggi verrà com�pletata e poi sottoposta all'esa�me dell'Aula alla Camera. La «risoluzione» indicherà soltanto nelle linee di fondo le caratteri�stiche della manovra, ma il voto .(MXarìflnmrto. rappresenta un [impegno die il governo dovrà rispettare in settembre, quando verranno dettagliate le diverse misure. f Insomma, sarà una Finanzia�ria con un occhio (o tutti e due) alle elezioni politiche di primave�ra. Una Finanziaria che accon�tenta le esigenze nei giorni scorsi talvolta conflittuali del�le diverse aree del centrosini�stra, grazie soprattutto all'otti�mo andamento delle entrate fi�scali. Anche se è troppo presto per conoscere l'esatto ammonta�re del «bonus fiscale», ieri pome�rìggio nel corso di un summit a Palazzo Chigi, presenti Giuliano Amato e i ministri del Tesoro Vincenzo Visco e delle Finanze Ottaviano Del Turco il respon�sabile delle Finanze ha prodotto numeri aggiornati sul gettito che evidentemente hanno con�vinto i due colleghi. A questo punto, il consulto alla Camera sulla risoluzione Dpef tra i re�sponsabili del centrosinistra e il sottosegretario al Tesoro Giarda è stato molto più agevole. Vediamo in dettaglio come si articolerà l'intervento. Il primo capitolo riguarda l'alleggerimen�to dell'Irpef. In tutto, saranno 10.500 miliardi «nei prossimi anni». Il testo della risoluzione presenterà cosi un'indicazione a ridurre «in un arco di tempo pluriennale di un punto l'Irpcf per tutti gli scaglioni, preveden�do anche detrazioni in particola�re per quelli più bassi». Il tutto a partire dal 2001 e «compatibil�mente con l'andamento delle en�trate». Presumibilmente, nel 2001 gli sgravi saranno di 6-7.000 mihardi. La manovra sull'Irpef riguarderà in primo luogo i redditi più bassi e i contribuenti con carichi familia�ri. Per questi contribuenti è previsto un intervento di aumen�to delle detrazioni, che potrebbe portare alla famosa esenzione dall'Irpef dei redditi fino a 15 milioni annui. Inoltre, si punta a rendere deducibili le spese per la cura e l'assistenza dei familiari a carico. Parallelamente, verran�no ridotte le aliquote ebe grava�no sugli scaglioni Irpef fino a 30 12696) e 60 milioni di reddito (Sa1*). Il «quanto», dipenderà dalla effettiva disponibilità di risorse. Non sarà toccata l'ali�quota del 13fc la sua riduzione, ha spiegato Del Turco, «avrebbe effetti devastanti su altre impo�ste come la Dit, e sull'intero sistema fiscale». Per quanto ri�guarda la casa la risoluzione contiene solo un generico riferi�mento. Sono previste detassazio�ni anche a favore delle imprese: si porla d�una riduzione del costo del lavoro, e In particolare si prevede un alleggerimento dell'Irap che colpisce le piccole e medie imprese, che si concretiz�zerà in una riduzione mirata dell'aliquota, oppure in una ridu�zione della base imponibile del�l'imposta regionale. Ancora, si MX'vedono misure per favorire 'emersione dal lavoro nero, e sarà indicata la disponibilità di «almeno 6.000 miliardi» per vari interventi, tra cui il rinnovo dei contratti per il pubblico impiego e la riforma degli ammortizzato�ri sociali. Di questi, 4.000 mihar�di serviranno per aumentare le pensioni più modeste, anche se in modo «selettivo». Per gli inve�stimenti pubblici sono previsti altri 2.000 miliardi, che potran�no aumentare anche grazie al ricorso al «project financing». Le ultime limature al testo della risoluzione, come detto, verranno date stamani. Poi si passerà al voto, previsto per gioved�in contemporanea alla Camera e al Senato. A scanso di equivoci e sorprese dopo l'inci�dente sulla mozione Umts il jovemo chiama a raccolta tutta a maggioranza, compresi mini�stri e sottosegretan, affinché partecipi compatta alle prossi�me votazioni sulla risoluzione relativa al Dpef. Obiettivo, evita�re nuovi blitz dell'opposizione. L'ITALIA IN ROSSO INDEBITAMENTO NETTO E DEBITO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE IN ITALIA. DATI IN MILIARDI DI LIRE, TRA PARENTESI, MILIONI DI EURO. 58.344 2,8'K INDEBITAMENTO NETTO E IN 0Z0 DEL PIL 53.718 2,7yo 132.791 ..6,7^0 AVANZO PRIMARIO E IN '/e DEL PIL 186.509 ÌAVo 40.511 (20.922) 1,9^. SPESA PER INTERESSI E IN «^ DEL PIL 208 5.30^ 105.215 (54.339) 145.726 (75.261) 6,8^0 14.9,W, is* I . vM*mLtwmv»rvr*wm'rtv»'*\™uji™™™*m'ww**mm*mtnK^!fM*m't\w*~~^^ifi**f.mMi.i.i.j»o-yw^.^»..
Persone citate: Del Turco, Giuliano Amato, Ottaviano Del Turco, Vincenzo Visco
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