Assedio all'anagrafe per un permesso che non c'è

Assedio all'anagrafe per un permesso che non c'è Assedio all'anagrafe per un permesso che non c'è Milano, migliaia in coda da giorni nella speranza di un visto ai parenti MILANO Caos o ressa: migliaia di immigra�ti da giorni si presentano agli sportelli dell'Anagrafe di Milano pi t ottenere documenti per sé o i parenti. Si tratta in gran parto di uomini giovani ma anche di don�no accompagnate da bambini pic�coli. Un tam-tam bigiustiflcaui 11 ha spinti a metterai in coda per documenti che probabilmonte non serviranno. Porse è l'atavica paura dell'immigrato di essere caccialo da un posto che ormai riteneva sicuro. Ancore ieri, dall'alba e sotto la pioggia, migliaia di extracomunitari, in particolare asiatici, hanno aspettato 1' apertura degli ullici comunali por richiedere certifica�ti e la documonlazione per il ricongiungimonto familiare, nolle speranza di far arrivare in Italia connazionali, amici o conoscenti attraverso una dichiarazione in cui si attesta di poterli ospitare, mantenere economicamenta ed ovontualmonto assistere. I vigili urbani hanno fatto entrare pochi immigrati alla volta, trattenendo a stonto gli altri dietro le transen�no. «Io e miei fratelli vogliamo portare in Italia mia madre, ci liunno detto che la domanda sca�do il 31 luglio, cos�siamo venuti oui di corea per autenticare i documenti», spiega il marocchino Rachìd, in mezzo a tonte teste che annuiscono per casi similari. «È un fenomeno da arginare rispon�de l'assessore ai Servizi civici, Giancarlo Martella all'improvvi�so d siamo trovati con gli uflld invasi e non sappiamo perchè, dato che non c'ò alcuna scadenzo e qualsiasi pubblico ufficialo può fare l'autentica necessaria alla do�manda». «Come legislatore mi sento par�te lesa, duello che sta accadendo ò incomprensibile», sottolinea il mi�nistro alla Famiglia, Livia Turco: «La legge è chiara, il ricongiungiraentoè previsto per genitori, figli e parenti di terzo grado solo se gravemente inabili, chi lo richiede dove dimostrare comunque un reddito e un alloggio». Il ministro esclude die l'affollamento sia do�vuto alla paura che possa scadere il termine per la richiesta di ricon�giungimento, in quanto la legge non lo prevede. Ma secondo il vicepresidente dei deputati di An, Maurizio Gasparri, le code «sono determinate soprattutto dall'at�tendismo creato dagli onnund del governo che sta attuando sanato�rio generalizzate per 53 mila stra�nieri e che si è proclamato pronto ad accoglierne altre migliaia ga�rantendo casa e lavoro». Un'ipotesi sul caso Milano vie�ne avanzata dal prefetto genovese Antonio Di Giovine: le code po�trebbero essere in relazione col periodo delle ferie, molti immigra�ti in procinto di tornare nd Paese d'origine richiedono certificali che potrebbero tornare utili un giorno ad amia e parenti. In serata il vicesindaco di Mila�no, Riccardo Do Corato, ha lancia�to un appello ai consoli e ai respon�sabili delle comunità straniere nel�la dita lombarda perchè informi�no i connazionali meglio di come è stato fatto finora, e spieghino Qua�li sono le norme e le procedure italiane. «Ere chiaro che il ricon�giungimento familiare avrebbe portato tantissime richieste os�serva il vicesindaco ma in questi giorni si è verificato un enorme, improvviso e inspiogobile nfilusso agii sportelli. Qualcosa all'inlamo dello comunità evidentemente non ha funzionato», (p. poi. 1

Persone citate: Antonio Di Giovine, Giancarlo Martella, Livia Turco, Maurizio Gasparri

Luoghi citati: Corato, Italia, Milano