«Killer pronti a colpire»

«Killer pronti a colpire» «Killer pronti a colpire» Allarme dello Shin Betper i due leader AldoBaquis TEL AVIV; 1 più acerrimi nemici di Israolo fra i palestinesi, gli islamici di Hamas, hanno offerto ieri una tregua se lo stalo ebraico accoglierà incondizio�natamente tutte lo richiesto avanza�to a Camp David da Yasser Arafat, 'So Israelo si ritirerà dall'intero torniorio di Gerusalemme, dalla Cisgiorda�nia o di Gaza, noi siamo pronti a rispettare una tregua' ha dichiarato il leader di Hamas, il paraplegico sceicco Alm ici I Yassin. Ex-prigionioro di Israele per avor ispiralo la rosistonza amiala all'occupozione, Yassin hu subito aggiunto che la sua proixista provedo inoltro che lo stato ohmico riconosca il dirillo dol ritorno di milioni di profu�ghi palostìnpsi o unantelU i'.i�insedìumonli erotti noi Territori dove oggi vìvono quasi 200 mila coloni. Hamas non rìconoscorebbe mai il dirillo ull'osLstonza di Israele, ma sospenderobbo la lotta annata. I fondaraonlalisli islamici cerca�no dunque di intorvoniro nelle trattalive di Camp David malgrado lo ha ribadito ien lo stesso Yassin 'in via di principio, quello cho e' stalo carpi�to con la forza dove essere recupera�to con la forza', ossìa modìante la 'jìhad', la guerra santa. Anche il Muft�di Gerusalemme, sceìcco Akraina Sabri, ha iori emesso una 'fatwa' (vordolto coranico) secon�do cui né Arafat né alcun altro al mondo potrà mai rinunciare al dirit�to del ntomo d�milioni d�profughi paloslìnesì, 'Il diritto dol ritorno è sacro, non può essere compensato con denaro' 1,1 stabilito il religioso con un mossaggio che è andato a sovrapporsi a quello sompru più putente cho giungo in questi «orai dai campi profugni palestinesi in Cisgiordania o in lutto il Medio (Menta. Morcolodl miglinio d�profughi sono sfilati nelle vie di Kamaitah (Cisgiordania) scandendo slogan dìrolli anche ad Arafat secondo i quali 'chiunque facesse compromessi sulla sorte dei profughi dovrebbe confron�tarsi con l'ira dol popolo palostinese'. Secondo alcuni anaiislì, in quol caso le strutturo dell'Autorità nazionale palestinese di Arafat (sposso accusa�te di corruzione e di mneficienza) rischicrebbero di vacillare, forse an�che d�crollare, 'Se s�sentissero traditi da Arafat ha detto il deputalo palestinese Hussam Khader, rappresentante del cam�po profughi Balata (Nablus) i profu�ghi fonnorebbero nuove strutture politiche e militari per proseguire la lotta', Yassin, Sobri e Hussam hanno in sostanza avvertito Arafat che sulle questioni d�Gerusalemme, dei profu�ghi e degli insediamenti non ha spa�zio di manovra. Ogni cessione a Barak o 9 Clinton rischiano di incen�diare i territori palestinesi. La slessa sensazione è stata rac�colta dai servizi d�sicurezza israelia�ni secondo cui la firma d�eventuali accordi a Camp David potrebbe costa�re la vita ad Arafat e a Barak, Il capo dello Shin Bel (servizio d�sicurezza interno) Avraham Dichter ha infor�mato ieri i ministri cho Arafat deve guardarsi sia dagli integralisti islamici di Hamas e della Jifiad islamica sìa dagli estremisti ebrei. Nel dispera�to tentativo d�far fallire gli eventuali accordi, questi ultimi potrebbero cer�care inoltre d�aggredire Barak o d�realizzare attentati nella Spianata delle Moschee di Gerusalemme. Dichter ha precisato di non essere a conoscenza d�progetti operativi specifici, ma s�è detto allarmato per il tono degli attacchi verbali al pre�mier da parte della destra estrema. Ancora nei giorni scorsi una rivista di ultraortooossi, 'Hashavua', ha pa�ragonato Barak a Caligola, ha espres�so la convinzione che il primo mini�stro israeliano 'abbia perso contatto con la realtà' e ha auspicato che si trovi il modo di neutralizzare 'il premier impazzito'. Coinè Arafat, anche Barak si trova esposto alle scomuniche degli ambienti fonda�menlalisli. Il rabbino capo Eliahu Bakshi-Doron ha infatti stabilito che è inamissibile la cessione ai palestine�si della spianata delle Moschee, ossìa del monte dove sorgeva il Tempio d�Gerusalemme, dato alle fiamme dai legionari romani nel 70 d.C., Un altro rabbino Yoel Ben-Nun, un leader dei coloni che alle scorse elezioni aveva sostenuto �laburisti ha detto ieri d�non poter accettare in alcun modo la spartizione di Gerusalemme ipolizzata da Barak a Camp David. E con lo slogan di 'uno per tutti, lutti per uno' i maggiori dirigenti del movimento dei coloni hanno giuralo che resteranno tutti ad oltranza nelle loro case: anche in quelle destinale a essere incluse nel futuro stato palesti�nese. Il Muft�vieta di barattare il diritto al ritorno con denaro Ma il capo di Hamas si dice pronto a una tregua con Israele