«Spegnere subito il clima di ostilità»

«Spegnere subito il clima di ostilit໫Spegnere subito il clima di ostilità» Bassolino: dirimenti c'è il rìschio di prendersi a pistolettate NAPOLI LUI, Antonio Bassolino, è chiuso nel suo nuovo stu�dio a Santa Lucia, ma laggiù nei vicoli, l'eterna ple�be napoletana è percorsa di nuovo dal furore antì-Stato. Quel proiettile assassino sem�bra aver cancellato in un attimo tante prediche civili. E cosi, l'uomo che ha tenta�to di educare alla legalità il popolino, deve scovare paro�le gravi per soffocare l'incen�dio: «E' molto, molto impor�tante dice Bassolino misu�rare la reazione davanti ad un fatto cos�drammatico. Bisogna fare molta attenzio�ne, perché in città non cresca un clima di ostilità tra i giovani delle forze dell'ordi�ne e i giovani di Agnano o d�altri quartieri». Si, perché se la pressione non si abbassa, per Bassolino c'è un perìcolo serio: «Il ri�schio vero dice il Presidente della Regione Campania è che si inneschino meccanismi imitativi». Come dire: atten�zione perché se non soffochia�mo subito l'emotività, c'è il rischio di prendersi a pistolet�tate. Stavolta il primo a spara�re è stato un poliziotto e Bassolino calibra bene le pa�role per condannare quello sparo: «Dobbiamo insistere nella strada difficile e lunga dell'educazione alla legalità. Ma questa azione deve essere svolta con intelligenza. E non con furori ideologici. Non ci può essere una improvvisa tollerenza zero" contro tutto e tutti». Antonio Bassolino è stato eletto presidente della Regio�ne oramai cento giorni fa e anche nell'immaginario col�lettivo si è dissolta presto la sensazione che, in un modo o nell'altro, lui potesse conti�nuare ad essere il vero sinda�co di Napoli. E cos�può capitare che tanti fatti sloga ti tra loro le morti atroci di Ischia e di Agnano, la paralisi del consiglio comunale, il recente trasferimento-promo�zione di un questore capace come Manganelli finiscano per trasmettere la sensazione di una città di nuovo in grande affanno. Presidente Bassolino, Na�poli le pare orfana del sindaco Bassolino? «Sarebbe del tutto sbagliato dividere la storia della città: una fase con me sindaco, che sarebbe stata fondamental�mente positiva e so io quanti guai abbiamo passato e ora invece una fase nella quale l'accento è soltanto negativo. La realtà, come sem�pre, è più compessa. Soprat�tutto a Napoli». In queste ore Napoli non le pare di nuovo una città rassegnata? Rassegnata alla rabbia e all'illegali�tà? «No, Napoli è una grande città, nel bene e nel male. E la realtà di una grande metropoli è fatta di contraddizioni. In queste ore cos�drammatiche per la dttà. sa a cosa ho ripensato?». Acosa? «Io non dimenticherò mai quel�la volta che in un Comune intorno a Napoli fu ucciso Davide. Ucciso da un altro giovane che voleva sottraigli con prepo�tenza il motorino. Un giovane che aveva la possibilità econo�mica di comprarsi cento motori�ni. E non dimenticherò mai neanche la giovane mamma, con la figlia per mano, uccisa al Vomero da un proiettile di ban�diti che scappavano». Due storie esemplari, ma due storie negative, lei che morale ne trae? «Che non bisogna mai dimenti�care le due facce della realtà napoletana. Negli stessi giorni in cui quelle due persone mori�vano cos�tragicamente, la città slava vivendo una trasforma�zione, momenti positivi». Lo stesso non sta certo accadendo in questi gior�ni.. «E invece credo di sì. Da una parte la realtà tragica di Agna�no o quella della bimba che muore in quel modo ad Ischia. Ma dall'a tra parte, c'è una Napoli che si trasforma, che va avanti». Quale Napoli? «In questi giorni abbiamo mi�gliaia d�persone dentro i quar�tieri Spagnoli che affollano, per iniziative culturali, l'ex ospeda�le militare per anni chiuso e ora riaperto alla città. Sempre in queste ore a Ponticelli è stata aperta silenziosamente la pri�ma porte della città dei bambi�ni, destinata a diventare un grande luogo di ritrovo per l'infanzia napoletana. E se me lo consente, da qualche giorno, nel cuore di Napoli, su acca�dendo qualcosa che anni fa sarebbe stato inimmaginabile». Quale «miracolo» si è con�sumato? «Da diversi giorni sul lungoma�re, molte famìglie napoletane utilizzano il mare balneabile nel pieno centro della città: in via Caracciolo. Napoli è tutto queste cose, anche se ora è ?;iusto mettere l'accento sui atti gravi che stanno accaden�do». Proprio lei che, per scuote�re Napoli, ha puntato tan�to suireffetto-psicologico, sull'orgoglio napoletano, non pensa che la vicenda di Agnano possa avere un effetto psicologico inver�so, quello di risvegliare l'anti-Stato che alberga sempre in una parte del popolo di questa città? «Il rischio c'è e infalli bisogna stare mollo attenti a tenere aperto il dialogo sociale. In una realtà come quella napoletana è sempre forte il rischio di passaggi difficili. Nel quaniore di Agnano si è consumato un fatto iranico cho ha in sé una drammatico paradosso: ci sono tanti ragazzi che muoiono sen�za casco». Non sarà colpa degli amministatori, ma a Napoli il casco lo mettono in pochi... «A Napoli, anche prima delle nuove nonne, era stata avviata un'azione lendontc a salvare la vita di tanti ragazzi perché nessuno può dimenticare il dramma di tanto famiglie che. non solo a Napoli, si sono viste private della vita del proprio figlio. E "soltanto" perché non portava il casco». Ma ad un ragazzo senza casco non si spara: un'as�surdità del genere può es�sere maturata perché in città il clima sta peggioran�do? «No, ma occorre riflettere su quel cho è accaduto. Un giova�no senza casco è morto, ucciso da un altro giovane, quasi coe�taneo. Un poliziotto, che come tanti colleghi, sta nor ore e ore in mezzo alle strade e che devo affrontare tanto situazioni diffi�cili. Una morte che impressio�na e che colpisce: non è possibi�le cho un giovane, pur senza casco, possa finire la propria vita in questo modo». Il ministro dell'Interno e il questori' di Napoli in que�ste oro le sono parsi all'al�tezza? «Le parole del questore mi sono sembrate molto giuste. Anche l'alloggiamento del Viminale, che non si è chiuso in difese corporativo, mi ò parso un se�gnale giusto». La piazza ha reagito con grande rabbia... «Io lo dico con mollo pudore e non per rispondere alla piazza: mi chiedo se, in attesa dello svolgimento delle indagini, non sarebbe stato giusto accompa�gnare dal primo momento allo parole del questore e del Vimi�nale anche un provvedimento cautelativo di sospensione del giovane poliziotto, E dico que�sto proprio perché conosce e rispetto la fatica, il lavoro stra�ordinario, lo stress, la vita diflìcilissima delle forze dell'ordi�ne». Lei non tome cho un epi�sodio come questo possa lasciare il segno nella complicata educazione al�la legalità di una parte dei napoletani? «Una morte assurda e qui sta il punto delicato non può portare a ritenere che non sia giusto continuare con intelligenza l'educazione allo legalità, l'educazione al ri�spetto della propria vita». m md sono migliaia di persone che nei Quartieri spagnoli affollamper iniziative culturali l'ex ospedale mm mm Una morte che impressiona e che colpisce: non è possibile che un giovane, pur senza casco, possaflnire la vita in questo modo. Bisogna riflettere su un episodio simile mm (è i Molte famiglie utilizzano il mare diventato balneabile nel centro città: Napoli è tutte queste cose mm

Persone citate: Antonio Bassolino, Bassolino, Ponticelli