Una ossessione per Clinton: Camp David di Andrea Di Robilant

Una ossessione per Clinton: Camp David Una ossessione per Clinton: Camp David Imcerirffimtìdpo Okinawa per tornare U negoziare Andrea di Robilant Inviato a OKINAWA Bill Clinton e arrivato per ulti�mo e sarà il primo a partire, forse addirittura stasera: per tutta la prima giornata del verti�ce G8 lo staff della Casa Bianca ha lavoralo dietro le quinte per modificare i programmi, ridur�re gli impegni e anticipare il rientro del Presidente a Camp David. Inevitabilmente, il nego�ziato in corso tra israeliani e palestinesi ha finito per domina�re �colloqui qui a Okinawa anche per l'assenza di un tema forte. E la fretta evidente del Presidente ha finito per condi�zionare l'atmosfera del vertice. Clinton ha parlato dei nego�ziati alla riunione economica di ieri mattina. Ne ha riparlalo nel suo faccia a faccia con Vladimir Putin, che ha detto di voler «essere di aiuto». E poi di nuovo con tutti �leader alla cena di lavoro, «cercando d�ricreare un pò il clima dei colloqui ha riferito una fonte dcll'ammìnistrazione ma senza entrare nel merito delle varie proposte sul tavolo». Alla fine, i leader hanno deciso di mandare tutti insieme gli auguri al segretario d�Stato Maaeleine Albright, rimasta «a difendere il fortino»: si sono fatti dare una copia della foto d�lei con Ehud Barak e Yasser Arafat chiusi a Camp David che è apparsa ieri sui Fiornali, l'hanno firmata e gliehanno mandata via fax. Mentre Clinton metteva i suoi colleglli al corrente delltsue nottate insonni con israelia�ni e palestinesi, ordinava ai suoi collaboratori «di trovare il modo» di tornare al più presto a Camp David senza urtare trop�po la sensibilità già parecchio provata dei giapponesi. «Stiamo giostrando un pò gli appunta�menti», ha ammesso il portavo�ce della Casa Bianca Joe Lockhart a metà giornata. Un importante colloquio bilaterale con il premier giapponese Yoshiro Mori è stato anticipato. Quel�lo con Tony Blair è stato annul�lato. «Si parlano ogni settima�na, non è stato difficile», ci ha detto una fonte della Casa Bian�ca. Obiettivo: anticipare la par�tenza a domani mattina presto e possibilmente a stasera tardi. «L'idea è di partire in tempo per avere a disposizione la gior�nata di domenica per continua�re a negoziare», ha spiegato Lockhart. «Nel frattempo il Pre�sidente è messo continuamente al corrente degli ultimi sviluppi. Oggi ha avuto due lunghi rappor�ti dal consigliere per la sicurez�za nazionale Sandy Berger». Questo è l'ottavo e ultimo vertice G7/G8 di Bill Clinton. Doveva essere la sua passerella trionfale. Invece rischia di esse�re ricordato come il suo vort icf lampo. Lockhart: «E' chiaro che il negoziato in corso a Camp David ha molto ridotto il tempo a disposizione del Presi�dente per la riflessione e la nostalgia». I giapponesi, pur consapevoli della delicatezza e dell'impor�tanza dei colloqui a Camp Da�vid, sono ovviamente seccati che la fretta del Presidente abbia finito per segnare in ma�niera cos�profonda il «loro» vertice. E non è la prima volta che Clinton fa una sgarbo diplo�matico al Giappone. Nel 1995 il governo giapponese fece rico�struire a carissimo prezzo il favoloso Rhiga Hotel per ospita�re Clinton in occasione del veni ce Apec a Osaka, ma due giorni prima del summit il presidente americano fece sapere che non sarebbe venuto a causa della «serrata» del governo provoca�ta dallo scontro con Newt Gingrich sul bilancio. (Solo dopo i giapponesi scoprirono che inve�ce d�essere a Csaka Clinton era nell'Ufficio ovale con Monica Lewinskyl. Né la diplomazia nipponica ha dimenticato che solo due anni fa Clinton trascorse ben dieci giorni in Cina senza fer�marsi in Giappone, suo principa�le alleato in Asia. L'anno dopo andò a Tokyo, ma solo per un giorno e mezzo: aveva fretta di proseguire per Soul, dove rima�se ti. giorni. Sembrano detta�gli, ma lasciano il segno. Cosi come Io lascerà senz'altro que�sto ennesimo «sgarbo», mitiga�to solo in parte diilla visita aio il Presidente ha effettuato ieri mattina ni monumento ai cadu�ti della battaglia di Okinawa un massacro costato la vita a 250 mila uomini. Più della metà dei 50 mila soldati americani di stanza in Giappone si trovano nella base di Okinawa e la loro presenza non ò amata dalla popolazione locale. In un gesto conciliatore, Clinton ha detto che gU Stati Uniti desiderano ridurre la loro «impronta» sul�l'isola. li presidente VUOk convincerei partner a collaborare nei costi della pace in Medio Oriente Malumore dei giapponesi, per placarli ha promesso di ridimensionare le basi militari SW .ÌMiiWWfWW 9 Il presidente russo Vladimir Putin e quello statunitense Bill Clinton si stringono la mano al tei mine del loro incontro al vertice di Okinawa