Scudo stellare, ancora un «niet» di Putin

Scudo stellare, ancora un «niet» di Putin Scudo stellare, ancora un «niet» di Putin E durante la cena tesse le lodi del leader nordcoreano Giulietta Chiesa inviato a OKINAWA Se la prima cena di questo G8 è cominciata in ritardo, la colpa è stata tutta di Clinton-Putin. Amato ha avuto il tempo di imparare dal premier giappone�se addirittura la tele-interatti�va prima di potersi sedere a tavola, e ne ha poi fatto sfog�gio, la sera tardi, in albergo, d�fronte ai giornalisti italiani. Il fatto è che il Grande e il Pìccolo fratello hanno avuto molto da dirsi e da ridirsi in quell'ora strappata al programma gene�rale: un'ora che doveva servire i iiù a Clinton che a Putin, e che : brse è servita più a Putin che a Clinton. Alla fine il russo ha concesso all'americano un «do�cumento congiunto d�coopera�zione sulla stabilità strategi�ca», che servirà a Clinton per dire che, nonostante tutto, an�che Mosca «si rende conto parole d�Strobe Talbott che esìstono minacce di prolifera�zione missilistica e di tecnolo�gia missilistica», e che «occorre rafforzare il trattato Abm per fare fronte alle nuove sfide alla sicurezza intemazionale» (que�sto è invece un passo del docu�mento). Dove però Putin ha voluto ci fosse anche un altro verbo: «salvagurdare», a propo�sito d�quel trattato. Cos�il documento è una pelle di zigrino, che ognuno tira ' dalia 'sua , parte. Finché può. Gli americani per far dire ai russi che la porta in faccia allo scudo stellare «nazionale» Usa non è ancora stata sbattu�ta. I russi per ripetere, tetrago�ni, che non se ne può neppure parlare. Il ministro degli Esteri rus�so, Ivanov, è andato dai giorna�listi, subito dopo l'incontro, e ha chiarito, con palese sottoli�neatura, che l'ut in ha esposto a Clinton, in materia, «l'immuta�ta posizione russa». Che è la stessa illustrata al presidente americano lo scorso 4 giugno a Mosca, e precisata, con condi�mento d�potenziali ripercus�sioni negative gravi, dopo l'in�contro a Pechino tra Putin e Jiang Zemin. Cioè met. Come ha reagito Bill Clin�ton? Ivanov ha accennato a un mezzo sorriso e poi ha rispo�sto: «Continueremo la discus�sione». Per il resto la dichiara» zione congiunta riflette l'inten�zione di portare avanti proces�si distensivi e di disarmo, l'at�tuazione dello Start-2, l'avvio dello Start-3, la non prolifera�zione atomica e missilistica e tan�te altre belle co�se che Bill Clin�ton non potrà più gestire, es�sendo queste fuo�ri dall'arco tem�porale del suo mandato. Si ve�dranno ancora una volta, a set�tembre, a New York, e poi ad�dio. Il resto è stato uno scambio di informazioni. Clinton ha rac�contato Camp David a Putin, facendogli sentire, con qualche sottile perfìdia, che in quelle faccende «medio-orientali» la Russia non conta proprio più niente. Putin gli ha fatto augu�ri: almeno di trovare Barak e Arafat ancora attorno al tavo�lo, quando Clinton tornerà à casa. Viceversa Putin ha spiegato a Clinton che cosa gli hanno detto Jiang Zemin e soprattut�to Kim Jong II. Facendogli percepire, con altrettanta perfi�dia, che sul fronteasiatico la Russia possiede ancora chiavi che l'America non può permet�tersi. Il presidente russo, facendo mostra di ritenere seria l'idea, ha spiegato che Kim è pronto a interrompere i suoi esperimen�ti di missili balistica. Anche domani, pare, purché l'Occi�dente sia cosi gentile da «aiuta�re la Repubblica Popolare di Corea a effettuare uno-due lan�ci per la messa in orbita di suoi Il minista interrsin satelliti». Aiutare come? «E' materia di negoziato», ha rispo�sto Ivanov. Anche con trasferìmenti tecnologici? «Non si trat�ta d�trasferimenti tecnologi�ci». Dunque Kim vuole o soldi, oppure che la comunità inter�nazionale gliISSnHi in orbita i suoi satelliti.. A" riprova della sua volontà pasàfìca. Restereb�be da chiedere à^ltim Jong II come mai un Paese ridotto alla fame abbia tanto bisogno d�satelhti in orbita, ma questa domanda Putin non sembra gliel'abbia fatta. Strobe Talbott ha detto ieri che questa idea «non convin�ce» gli americani. E si capisce. Anche perché, se per caso Pu�tin riuscisse a convincere Kim a smettere questa commedia, l'idea dello scudo stellare «na�zionale» americano che già è un tavolino a tre gambe finirebbe per perdere anche l'ultima che che lo tiene in piedi a fatica. Sui Balcani i due si sono limitati a «esprìmere i rispetti�vi punti di vista circa il come evitare un ulteriore incremen�to delle tensioni». Come si ve�de, si è trattato di un incontro come l'ha' definito Ivanov «concreto e costruttivo». S�è discusso di economia? Nean�che una parola in merito. Putin non è Eltsin e non va in giro con la mano tesa. Alme�no finché il prezzo del petrolio resta alto. E i membri del G-7 lo prendono in parola, conce�dendogli solo un «rescheduling» del debito e mettendo la Russia nell'elenco dei cattivi, per ora incorreggibili, dove si ricicla denaro sporco. Scambi cortesi cui Vladimir Putin sem�bra preparato a dovere. A cena, secondo il racconto di Amato, Putin ha informato i commensali dei suoi colloqui con il giovane presidente nordcoreano, che sarebbe circonda�to da un «anziano entourage». Forse Putin voleva dire che bisogna dare tempo a Kim, affinché si liberi delle cariatidi che Io impacciano? E quando il Presidente dal Consiglio italia�no ha affrontato la crisi dei Balcani, para che Putin fosse molto attento ad ascoltare gli scenari possibili di une rottura tra Serbia e Montenegro, in autunno. «Meglio che sia stata una discussione a otto che a sette», ha concluso Amato. Dif�ficile non essere d'accordo. Il ministro degli Esteri russo: Kimjong II pronto a interrompere i test atomici se l'Occidente manda in orbitai suoi satelliti