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(alubriqy sbarcano diri cinquecento curdi Calabria, sbarcano altri cinquecento curdi Stipati dagtomi su una carretta del mare, la metà sono bimbi Rocco Valenti REGGIO CALABRIA Tremila dollari è il prezzo della speranza. E dopo quindici gior�ni di cammino da una zona del Kurdistan iracheno fino a un porto della Turchia e cinque giorni passati in mare, ammas�sati come animali nelle stive di un mercantile, per 560 profu�ghi curdi la speranza ieri si è tramutata in realtà: le case che si vedono all'entrata del porto di Reggio Calabria. Ci sono arrivali all'ora di pranzo, dopo che alcune motovedette della guardia di finanza aveva inter�cettalo la nave in mare, a una decina di miglia al largo di Capo Sparlivenlo. Quando il mercantile «Sam», 40 metri di ferraglia amigginila con bandiera indiana, ha attraccato alla banchina del porto calabrese, molli dei profu�ghi non credevano affatto di essere arrivati in Italia. Hanno comincialo ad agitarsi, a respin�gere con qualche spintone l'in�vilo a scendere dalla nave. Avevano il terrore di non esse�re ancora in Italia e di poter essere rispediti al mittente. Il millenle è quella terra dalla quale sono scappali con pochi cenci, indossando la giac�ca più nuova che avevano, arraffando quel pezzo di vita che si riesce a far slare in una borsa che una donna può tra�sportare agevolmente. E di don�ne ce n'erano parecchie, nel gruppo di curdi arrivali ieri in Calabria. Centocinquanlolto uòmini, 126 donne e 262 bambi�ni. Tanti bambini. Un paese intero, ammucchiato nelle sti�ve roventi della «Sam». Fami�glie in fuga, che da ieri sera dormono nelle roulotte del cam�po di accoglienza dell'aeropor�to Sant'Anna, alla periferia di Crotone, dove sono stati tra�sportali dopo essere stali identi�ficali a Reggio Calabria. Quando i finanzieri hanno inlerceilato la nave, e sono salili a bordo, i quattro uomini dell'equipaggio (comandante egizianol, ammesso che non ce ne siano degli altri, sono stati fermali. Una decina di curdi sono stali invece trasferiti su un mezzo delle Fiamme gialle e portali nel porto più vicino, in quol momento, che era quello di Roccella Jonica, per essere soccorsi dai medici. Erano in molti i curdi stremati dalla fatica sul «Sam». Ma alcuni dovevano andare subito in ospedale: un ottantacinquen�ne, fiaccato dallo stress di un viaggio che mette a dura prova anche i trentenni più aitanti; e una donna di 30 anni, con una gravidanza avanzala, e i segni della disidratazione. Qualcuno pare avesse anche i segni della scabbia. Ad attenderli sulle ban�chine del porto di Roccella erano pronte le ambulanze del 118. Destinazione: l'ospedale di Locri. Ed era sialo proprio un medico del servizio di emer�genza, portalo a bordo del «Sam» da una motovedetta del�la finanza, a prestare le prime cure ai più bisognosi. Se non fosse stata avvistala e raggiunta dai finanzieri (che le hanno fatto fare rotta verso Reggio Calabria) la nave avreb�be forse puntalo la prua su una delle spiagge del litorale jonico. dove nelle scorse settimane al�tri curdi erano arrivali, con lo stesso bagaglio di disperazione. Un flusso incontrollabile. Le prime notizie, ieri manina, rife�rivano che sulla «Sam» c'erano circa 400 immigrali. Invoco orano molti di più 1 bambini, appunto, 262. E i bambini in�gombrano poco. Ma secondo il ministro del�l'interno Enzo Bianco che ieri ha fallo il punto al Viminale sulle problematiche legate all' immigraziono clandestina feli sbarchi di clandestini sulle no�stre coste sono in calo, mentre cresce il numero degli Immigra�ti effettivamente rimpatriati. Al 15 luglio il numero dogli irregolari giunti in Italia è stato di 14.205, il 47'*, in meno dello stesso periodo del '99, quando erano slati 30.200. Secondo le cifre diffuse dal Viminale il dato risulla inferiore anche al�lo slesso periodo del '98. quan�do erano sbarcali in 17.156. I rimpatri inveci; sono stali 34.764, 18 per cento in più dol '99 (32.165). Un risultalo che secondo Bianco ribadisce la validità della linea seguita dal govemo, «L'azione di conirasto elei govemo nei confronti dell immigrazione clandestina ha dello il ministro continua a essere efficace. Anche i dati lo confermano». \ ■■, i mm ^mmm&m La nave coi 500 clandestini curdi arrivata ieri nel porto di Reggio •Calabria: i quattro uomini di equipaggio sono stati arrestati. Il comandante era un egiziano, l'imbarcai ione era in pessime condizioni e (orse puntava su una delle spiagge del litorale Calabro

Persone citate: Calabro, Enzo Bianco, Roccella, Rocco Valenti