Clinton in difesa della «privacy» su Internet

Clinton in difesa della «privacy» su Internet Esultano le associazioni dei diritti anche se la legge difficilmente passerà con questa amministrazione Clinton in difesa della «privacy» su Internet Per intercettare una e-mail ci vorrà Vautorizzazione del giudice Andrea di Robllanl corrisponderne da WASHINGTON La Ciisu Bianca ha deciso di ritnunegginru le leggi sulla pri�vacy per ustmuieru alle comunicuzioni via Internot lo stosso tipo di nrotoziono di cui oggi godono le convoraazioni teleìunicho. «E' giunta l'ora di portare il sistema ut passo cui tempi», ha dotto il capo di gabinetto della Casa Bianca John Podestà, antiiinciando una serio di propo�ste legislativo che puntano ad «urmonizzaro gli standard che regolano l'accesso alla posta elettronica, allo comunicazio�ni via cavo e alle telefonate». In pratica, stghifìon che prima di leggere lo email dei cittadini gli inquirenti do�vranno chiedere al giudico lo stesso tipo di permosHO cho oggi viene richiesto per le intercettazioni tolefonicho. E cho viene concesso solo so chi indaga dimostra in maniera convincente che l'intercetta�zione ò nocossaria per faro chiarezza su un'azione illega�lo o criminale. Finora il Congresso si è mos�so molto lentamente sul fronte della privacy su Interinet. Ora la Casa Bianca pare decisa a mettere ime al groviglio di leggi e leggine obsolete che ancora governano 11 settore con un provvedimento-qua�dro che tenga conto dei grandi passi avanti compiuti nel cam�pa della comunicazione. Basti pensare che ogni giorno vengo�no scambiate noi mondo 1,4 miliardi di e mail. L'annuncio della Casa Bian�ca 6 staio applaudito da parte di organizzazioni per i diritti civili e per la difesa della privacy, cho negli ultimi anni avevano denunciato la facilità con cui le autorità possono spiare impunemente sulle co�municazioni elettroniche. Il problema ò che diffìcil�mente la Casa Bianca riuscirà ad ottenere il passaggio della nuovo leggo entro la fìne di questa amministrazione. La proposta messa a punto da Clinton cerca di faro una sinte�si delle varie proposto avanza�te senza successo du democra�tici e repubblicani. Ma il tem�po a disposiziono è poco, e in piena campagna presidenziale e diffìcolo immaginare che i legislatori troveranno l'armo�nia necessaria per approvare la proposta della Casa Bianca. Se ne riparlerà, più realistica�mente, nel 2001. Ma intanto c'è un documento sul tavolo. Ma le organizzazioni in dife�sa della pnvacy hanno un'im�portante riserva rispetto alla proposta della Casa Bianca, che riguarda il via libera alle attività di Carnivore un nuo�vo, sofisticato sistema di inter�cettazione messo a punto dall'Fbl capace di monitorare una vastissima quantità di e mail di persone erte non sono sotto uichiesta. «E* un aggeggio potentissi�mo», ammette Marco Thomas, capo della Cybertechnology Section dell'Fbi. «Ed è per questo «he ò illegale usarlo senza l'autorizzazione del giu�dico. Carnivore, cosi chiama�to spiegano gli agenti per�ché riesce ad andare dirotta�mente «alla ciccia», è un picco�lo apparecchio contenuto in una scatola nera. E' stato usa�to 25 volte da quando venne mosso a punto un anno e mozzo fò. «Alla luce delle critiche del pubblico piovute su Carnivo�ro», protesta Barry Steinhardt, uno dei direttori dell'Amorican Civil Liberties Union, «ci aspettavamo di più da parte di un'amministrazione che si vanta della sua sensibilità alla privacy dei cittadini. Carnivo�re va messo fuori uso».

Persone citate: Barry Steinhardt, Clinton, John Podestà, Marco Thomas

Luoghi citati: Washington