Formigoni guida la protesta del Nord

Formigoni guida la protesta del Nord Formigoni guida la protesta del Nord «Ilgoverno sbaglia », ma Ghigo media: nessuna guerra Gigi Padovani Era uno dei punti qualificanti che i presidenti delle Regioni avevano diicslo un unsi; fa Dell'incontro con Giuliano Ama�to: poU;r gestire insieme al gover�no la politica doU'immlgraziono. Ieri il ministro dell'Interno Bian�co ha dato rassicurazioni al y.avernaiori: decideremo soliamo dopo avervi consultato, l'ero ha avvialo le procedure sulla riaper�tura delle frontiere al lavoratóri stranieri, come chiedono le indu�strii! del Nord. E qucslii scella non è piaciuta a tutti. Se Roberto Pormigoni spara a zero contro il governo, mollo più cauto appare il commento di Enzo Ghigo, anche lui del Polo, forse perché ha la responsabilità di esseri; il presidente di tutti i governatori, compresi quelli di cenlrosinislra. Rassicurante, an�che in vista dell'incontro di oggi con Ciampi di tutta la Conferen�za delle Regioni, Ghigo ha defini�to «/estremamente positive le rassicurazioni del governo». Ed lui aggiunto: «Nessun equivoco. Siamo d'accordo con il ministro Bianco nel ritenére errate "guerre" ira Regioni e governo su un tema dolicalissimo come l'immigrazione». Perciò dalla pe�riferia il presidente del Piemon�te ha assicuralo di voler lavora�re insieme con le grandi città fianco a fianco con Palazzo Chigi per «trasformare il fenomeno immigrazione in emergenza e opportunità». Ma questa linea «morbida» non convince tulli. Se dalla Cala�bria Chiaravalloli annuncia che le «Regioni faranno da sole* e sollecita impegni in favore di case e servizi per gli immigrali italiani pronti a prendere i posti offerii dagli improndilori lombardi, Formigoni fa un ragiona�mento politico; «Ma come? Ab�biamo chiesto la cogestione tra governo o Regioni, non ci basta essere consultali. Se l'esecutivo nazionale vorrà fare da solo, temo si niellerà su una strada sbagliala, soprattutto per i ciltadini». Il presidente della Lombar�dia, però, precisa che non si tratta soltanto di una battaglia di potere. Formigoni sostiene che le Regioni possono decidere meglio, in quanto hanno compe�tenze e conoscenze importanti per risolvere meglio e bene i problemi». Rispetto alla «concer�tazione» proposta dal ministro Bianco, replica secco: «E' un passettino in avanti, ma mi sem�bra che qui si stia giocando con le parole. La concertazione vuol dire tutto e niente. Codecisione vuol dire invece che ci sono lo firme del ministro dell'Interno e del Presidente della Regione». Si dice invece «stupefallo» per ratleggiamcnto del Vimina�le il governatore ligure, Sandro Biasotti: fu lui a volere il primo incontro delle Regioni del Nord e ora calca la mano sulla polemi�ca. «Siamo alle solite: il governo dice fa promesse che poi non mantiene. Qui in Liguria non abbiamo alcun bisogno di nuovi immigrati: semmai possono es�serci necessità particolari e limi�tale in agricoltura, ma nell'indu�stria i problemi sono diversi. Qui il centralismo ha già crealo dei danni gravissimi con le parlecijazioni statali, tanto che il livel�lo di disoccupazione e al 10 per cento. Noi dobbiamo far lavora�re i nostri ragazzi, non vogliamo farci rovinare la seconda volta. Lo dirò al presidente Ciampi, qui ci prendono in giro». Domani, dopo il vertice al Quirinale, a Roma è fissata una Conferenza delle Regioni nella sede di via Parigi e sicuramente il confronto si farà di nuovo caldo: da una parte la posizione istituzionale di Ghigo, sostenuta anche dal vicepresidente Vasco Errani, il diessino alla guida della giunta emiliana, e dall'al�tra i «ribelli» nordisti, Biasotti e Formigoni in testa, A loro si aggiungeranno presto i tredici sindaci delle metropoli italiane: ieri Gabriele Albertini ha confer�malo che in settembre si terrà il loro vertice a Milano, per formu�lare una loro proposta sui flussi migratori. Il leader lombardo «Non è una battaglia per il potere, difendo il diritto delle Regioni a cogestirei flussi» Domani il confronto alla conferenza dei presidenti

Luoghi citati: Liguria, Milano, Roma