«Mosaccio, restauro disastroyso» di Vincenzo Tessandori

«Mosaccio, restauro disastroyso» «Mosaccio, restauro disastroyso» Firenze, l'americano Beck contesta l'intervento polemica E» Vincenzo Tessandori invialo a FIRENZE ICE cosi, senza soppesare le parole perché quelle non si soppesano, ma prima di innescare la bomba ha meditato a lungo e. una volta deciso, nessuno lo ferma. Eccolo il frago�re del tuono: «Questo è il monu�mento ai disastri dei restauri moderni». Appena, Intende il lif�ting cui. Ira lontane urla del silenzio, l'Opificio delle Pietre Dure sollopone la «Trinità» di Masaccio, quella che impreziosi�sce una preziosa basilica: Santa Maria Novella in Firenze. James Beck è un americano tutt'altro che tranquillo di 70 anni, quaran�ta dei quali, dice, spesi a raccon�tare a la Columbia University l'arte italiana. Lui è uno «con�tro»: il suo anatema fece il giro del mondo quando furano visibi�li i nuovi squillanti colori degli affreschi michelangioleschi dol�la Cappella Sistina, a Roma, e per il restauro di Ilaria del Carretto di Jacopo della Quercia, in San Martino di Lucca, si disse scanda�lizzato a voce cosi alla da finire sotto processo: assolto. «Non c'era un solo motivo per interve�nire sulla "Trinità"». Invece era il momento giusto, e non era lecito attendere, ribatte Ribatte Cristi�na Danti, responsabile del proget�to. «Hanno approfittato della chiesa sbarrata per i lavori del Giubileo per dar mano a un restauro die progettavano già da dieci anni». Una sorta di espira�zione carbonara, insomma, «e io, dice Beck, credo che nompossano, non debbano fare ciò che vogliono». E' lecito mettere le mani su un capolavoro solo per un intervento «conservativo e giustificato», per salvarlo. Secon�do il professore il punto è che le opere d'arte molle volte vengono violentate e questo è inaccettabi le. «A chi appartiene un'opera d'arte, sia di Masaccio o di Miche�langelo? Alla soprintendenza? Al Comune? Alla gente di Firenze? Ai frali domenicani, che non possono aprir bocca? Al popolo italiano? 0 al mondo intero?» Lui non ha dubbi : al mondo. Professore, ma cos�lei non toglie la legittimità a chi ha deciso l'intervento? «Quella mo�rale, senza dubbio, quanto alla legale, non io so. Quello che so, invece, *. che se fanno danni, corrono rischi giudiziari». Pure altro si rischia: per esempio, un collasso, «perché se cambi la storia e i colori densi di Masaccio diventano leggeri o neogotici, allora è la storia stessa ad esser violala. Perché due o tre genera�zioni, Michelangelo, Raffaello e Leonardo, andarono a studiare Masaccio che mor�a 26 anni, E nei quattro di maturità lasciò un tesoro che ha cambiato tutta la storia dell'arte». Ora si parla dei colori che nella «Trinità», finché la si è potuta ammirare, apparivano scuri, carichi di pathos e invece saranno chiari, più leggeri, forsanco leziosi, teme Beck che considera il capolavoro «fonda�mentale nella storia dell'arie per�ché c'è Masaccio nella sua matu�rità». Un'opera dall'esistènza tor�mentata: e questo sembra l'uni�co punto sul quale ci sia accordo fra Beck il contestatore, la So�printendenza e l'Qpificio. Costo dell'operazione? Nien�te, perché l'Opificio è statale ma una banca ha paitecipato con una sponsorizzazione da 100 mi�lioni. Osserva Cristina Danti: «Si, l'opera ha avuto vicissitudini abbastanza brutte e traumati�che, nell'Oltocento e anche una cinquantina di anni fa, eppoi non ha mai avuto un restauro vero e proprio. Anzi, ancora peg�gio: si vedeva una superficie molto falsata, anche proprio al�l'occhio, da ridipmture, da un bello strato di sporco sostituito da sporco comune, fissativi e, probabilmente, sostanze date per rendere più solida la superfi�cie». All'inlerventoollocenlesco se�gui quello di Leonetto Tintori, 50 anni fa: lo chiamavano il «resiauralore dell'alluvione», perche aveva strappato al fango innume�revoli capolavori, è morto due settimane fa a Prato, dove abita�va semidimenlieato. Il suo fu un lavoro «complicatissimo: staccò i pezzettini di rifacimento otto�centesco e li rimise lì, per ridare un'unità alla pitiura. Pralìcamenie si limitò a cfuesto o poco più, perché sostanzialmente non fece neanche una gran pulitura, tant'è che sono rimasti ancora i frammenti d�colla usali nell'Ol�tocento per slaccare la pittura. Lo dico lui stesso», osserva la dottoressa Donati. Sia come sìa, un lavoro giudicalo non radica�le, come quello dell'Ottocento. «Intonò le integrazioni a un afTreSCOS xirco. Risultato: alcuni colo�ri l�la anche sbagliali. Uno per tulli: il grigio della pietra che lui aveva visto come un colon' ava�na, insomma, beige, e difatti le integrazioni sono sul gialloe non sul grigio. Intendo l'architettura all'interno, che è grigia, color pietra, con tutti �capitelli rossi probabilmento a tìngere il collo e che, ovviamente, sono grigi. Il luno è cho nell'Ottocento s�pre�sentavano marroncini e lui cosi li ha fatti». E' tutto? «No, c'è il manto della Madonna: in realtà è un viola a liuto, ma molto bollo, e lui l'aveva visto grigio scuro e cosi l'ha fatto*. I colori non saranno più j'.li slessi, dunque, e questo manda fuori dai gaftgher�Rock. Ma (in�stimi Danti non ha duhbi: «Certo, saranno diversi; nessuno prima di ogj;�aveva l'atto una pulitura casi radicalo. In ogni modo, si tratta di un testo .issai consunto, che ha sofferto molto. l'orò è decisamente una bella pittura e, comunque, è sempre Casaccio e in cene zone ha riacquistato un vigore che non si notava, pertico lari che non si vedevano assoluta�mente più. Ora noi abbiamo ri�scoperto un lesto molto abraso. lacunoso per tanti versi ma quel�lo che no è rimasto ha offetlìvamonte la policromia e il vigore di Masaccio, senza questi spataccamenti mossi sopra che offettivamente lo rendevano soprattutto piatto come volume e sordo co�me lonnlìia cromatica*. «Colori originali? Ma lo dico�no sempre, eppoi cambiano e Masaccio diventerà M.isolino». ribatte Beck, (Potevano lasciarla cosi com'era, anello con �vuoti, s.irebbe stato un mezzo disastro, ma non un disastro totale. E accanto qella parete s�poteva mettere un facsimile dolla versiu ne originale elaborato al compu�ter». Dunque, ò guerra, e cono bat�taglie, il professore io sa bene, è' opportuno non afTrontarle il.i soli. Forse anche per questo è diventato presidente dolla «Artwacht», una fondazione con so�di a New York, Londra, Parigi e Firenze che come scopo ha quel lodi "stabilire i clìritt i tlelle òpere d'arte antiche, evitarne la mercitìcazione». «1 capolavori vanno trattati almeno come gli ammali», spiega l'avvocato Nino Pilastò, fiorenti no, apprezzato penalista o scrit�tore di thriller E questo restau�ri), ilice, sembra propini una vicenda «noir». Dieci anni fa proprio Pilastò presento un esposto alla pretura perche pareva che il restauro fosse sul punto di cominciale «Ignoro se per elleno della nosua denuncia, ma l'idea fu bloc caia. Ora si ricomincia, e proprio oggi inoltro alla direzione dell'Opificio la richiesta di tutta la documentazione sul restauro per capirne il senso e se c'era sul seno la necessita Perché noi siamo convinti che il principio fondamentale è che un interven�to si fa quando non Se ne può faro a meno» «I colori non saranno più gli stessi, a Santa Maria Novella non c'era un solo motivo per intervenire sulla "Trinità"» Replica la responsabile del progetto: «Nessuno prima d'ora aveva fatto una pulitura cos�radicale» James Beck. studioso d'arte americano, dopo aver in passato criticato i restauri di S. Martino a Lucca e della Cappella Sistina, mene sotto accusa oggi il restauro della «Trinità» del Masaccio A destra, un particolare del capolavoro