I killer dell'Etna scatenano la guerra d'estate di Gian Antonio Orighi

I killer dell'Etna scatenano la guerra d'estate I killer dell'Etna scatenano la guerra d'estate Auto-bomba durante le esequie dell'assessore ucciso Gian Antonio Orighi MADRID E' senza tregua l'offensiva degli indipendentisti baschi dell'Età. Mentre l'intera Malaga stava rendendo l'estremo omaggio all' assessore popolare della città andalusa José Maria Martin Carpena, fatto fuori l'altra sera con 4 colpi alla nuca sparatagli da un «etarra», alle 14,40 di ieri un altro sussulto ha fatto tre�mare la Spagna. Stavolta si è trattato di un'auto-bomba, piazzala contro la caserma del�la «Guardia Civil» di Àgreda in Castilla-León: venti chili di di�namite che hanno ferito, per fortuna solo leggermente, la moglie di un agente della «Bene�merita». Appena cinque giorni fa un' auto-bomba piazzata davanti al centro commerciale «El Cor�te Ingles» di Madrid aveva fatto 9 feriti e danni per decine di miliardi. Lo choc ieri è stato doppio perché la notizia del nuovo attentato si è sommata alla celebrazione del lutto per Mar�tin. Il tg statale delle 15 stava trasmettendo da Malaga la cro�naca diretta della gente che prima del funerale (previsto per le 18) sfilava davanti al feretro del politico quarantano�venne, fatto fuori davanti alla moglie e alla figlia mentre sta�va si stava recando a una festa locale. Sullo schermo erano appena apparsi vicini di casa, compa�gni di partilo, amici, accorsi per rendere l'estremo omaggio, in Comune, al feretro di Mar�tin. Irene e Maria José, la moglie e la figlia della vittima, erano in lacrime. La mamma dell'assessore cercava inutil�mente di dare forza ai familia�ri. Poco prima il ministro degli Interni Jaime Mayor Oreja, che quest'anno ha già seppellito altre cinque vitt ime dei terrori�sti baschi, tra cui un altro assessore popolare ucciso con un tiro alla nuca, aveva confer�mato che l'attentato era opera dell'Età. «Gli "etarras" vogliono socializzare il terrore e minac�ciare l'intera società spagnola. Dappertutto. Per rendere inso�stenibile la politica del gover�no. Ma noi non molleremo», aveva da poco dichiarato il ministro. Ed ecco che arriva la notizia dell' auto-bomba di Agreda, un paesino di 3200 anime a 250 chilometri a Nord Est di Madrid. Alle 14,10 un commando dell'Età aveva parcheggiato un'auto-bomba a 5 metri dalla locale caserma della Guardia Civil, in cui vivono 16 agenti e le loro famiglie. L'esplosione, con un telecomando a distanza, è stata un botto gigantesco che si è sentito a cnilometri di distanza.-Grandi i danni mate�riali, sia alla caserma sia alle case circostanti. Ma c'è sialo solo un ferito, Eslrella Ruiz, di 30 anni, colpita da una scheg�gia di vetro al piede destro. Le gente del paesino era atlonila. «Non avrei mai pensa�lo di poter subire un allenta�to», diceva un anziano signore mentre i bimbi guardavano �resti, un ammasso di lamiere, dell'auto-bomba. Alle 18 è cominciala la mes�sa funebre di Martin nella catte�drale eli Malaga, n cui hanno partecipato il premier Aznar, tre ministri, tutta la città. Az�nar ha baciato i familiari dell'as�sessore. Il suo volto scurissimo esprimeva la preoccupazione che dilaga nel suo partilo. Tut�te i 40 mila popolari che occupa�no cariche pubbliche sono nel mirino dell Età. Martin non ave�va scorta, come tantissimi al�tri. Gli «etarras», che con gli atti violenti vorrebbero forzare il governo al negozialo, hanno un ampio campo di manovra per colpire. E le loro cinque «Colonne* sono pronte a entra�re in azione ovunque. Esplosione in Castiglia presso una caserma della Guardia Civil Ferita una donna mentre la tv mostra Aznar e i suoi ministri insieme coi parenti dell'ultimo assassinato

Persone citate: Aznar, Jaime Mayor Oreja, José Maria Martin Carpena, Malaga, Maria José, Ruiz

Luoghi citati: Castiglia, Madrid, Malaga, Nord Est, Spagna