Nel 2000, esercito a difesa della pace

Nel 2000, esercito a difesa della pace Nel 2000, esercito a difesa della pace D A poco più di un decennio, la formazione superiore degli ufficiali delle Forze Armate, da questione «interna» della Difesa è diven�tato argomento concernente gli studi universita�ri. In effetti, il dm. 464/97 facente seguito a un periodo sperimentale e di tentativi diversi delinea la formazione accademica degli ufficiali delle tre armi (Esercito, Marina, Aviazione, cui si aggiungono ora, separatamente, i Carabinieri) e della Guardia di Finanza, nell'ambito di un'intesa che vede coinvolti, nel momento della pianifica�zione, i ministeri dell'Università, della Difesa e delle Finanze. UHICIAU-JULUIVI Le Università di Torino, Modena e Reggio Emilia (a Torino è insediala la Scuola di Applicazione e a Modena è attiva l'Accademia Militare) fin dal '98, di concerto coli'Ispettorato delle Scuole dell'Eser�cito (ministero della Difesa), hanno «inventato» la laurea interfacoltà in Scienze Strategiche, quadriennale, coinvolgente le facoltà di Econo�mia, Giurisprudenza, Scienze M.F.N. e Scienze Politiche e, con funzioni separate, Ingegneria del Politecnico). Essa è divisa in un primo biennio a Modena e nel biennio conclusivo a Torino, dove si differenza negli «indirizzi» segnalati nel Diploma: Organizzativo, Tecnico e Amministrati�vo. I corsi di laurea in Scienze Strategiche sono stati avviati a Modena a partire dall'a.a. 1999/2000 e i primi laureati otterranno il Diplo�ma a Torino nell'estate del 2003. Ma, sempre a Torino, per sanare la situazione degli ufficiali-al�lievi (sottotenenti e lenenti attualmente iscritti), attraverso una modifica in intinere dei piani di studio, fin dal prossimo autunno verranno accet�tate, per gli aventi diritto, le iscrizioni a un IV anno del corso in Scienze Strategiche, che conferi�rà la laurea fin dall'estate del 2001. PERFEZIONAMENTO Si tratta di una delle più radicali innovazioni nei processi della prima formazione degli ufficiali dell'Esercito Italiano, elevata a formazione uni�versitaria e impartita da docenti scelti dall'Uni�versità (in accordo, per le discipline tecniche, con l'Ispettorato delle Scuole dell'Esercito). E, per quanto concerne il proseguimento degli studi, cioè la formazione permanente e ricorrente, a partire sempre dal prossimo a.a. viene attivato un «master» di perfezionamento in Scienze Strategiche, riservato ai gradi intermedi degli ufficiali dell'Esercito, la cui 1" sezione è tecnica (si svolge a Civitavecchia) ma la cui 2a fase cognitiva, informativa e formativa è aperta anche ai «civili» e si svolge a Torino. DIFFERENZE La riforma degli ordinamenti degli studi universilari di cui tanto si discute ed è sulla via del completamento, diventando esecutiva dal 2001 riguarda anche la formazione superiore delle Forze Armate e della Guardia di Finanza. E' prevista l'istituzione sia per il primo livello (la Laurea triennale) sia per il 2" livello (la Laurea Specialistica, biennale e seguente a quella trien�nale! della classe delle «Scienze della Difesa e della Sicurezza». Vengono articolati in essa diversi percorsi di studi autonomi e anche fortemente differenziami, per la formazione dei giovani ufficiali dell'Esercito, della Marina, dell' Aviazione, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, nel quadro di uno stretto rapporto fra le Università e le Istituzioni militari interessate. Per quanto riguarda l'Esercito, le Convenzioni prevedono, a partire dal 2001/2002, l'avvio del corso triennale (Laurea breve) a Modena, con ammissione delle donne (accettate anche nella laurea quadriennale a partire dal 2000) e di civili. Dopo un 1 ' biennio a Modena, gli allievi ufficiali, diventati sottotenenti dell'Esercito e quindi uffi�ciali-allievi, si trasferiscono a Torino alla Scuola di Applicazione, dove seguono il 3" anno e ottengono la Laurea, conferita insieme dalle Università di Modena, Reggio Emilia e Torino. Rimanendo a Torino per un ulteriore biennio, seguono i corsi della Laurea Specialistica, di cui conseguiranno il titolo (all'Ateneo torinese). APRIPISTA Il modello elaborato dalle facoltà torinesi è servito come base per la riforma nelle altre forze annate nazionali e ha sollevato accesa attenzione anche all'estero, specie negli Stati Uè. Infatti, l'Italia è il primo Paese nel quale si è avuta (e si avrà) una tanto stretta e intensa collaborazione fra strutture e istituti di istruzione superiore. Ne hanno tratto e ne trarranno vantaggi sia le Università sia le Istituzioni educative militari. E soprattutto la società nazionale e la stessa Europa, che saranno in grado di scoprire nelle forze armate dei supporti e degli enti non più soltanto indirizzati alla difesa del Paese e degli Stati alleati, ma alla salvaguardia della pace e alle protezione delle comunità civili. Questo si traduce, ad esempio, in quelli che sono gli obiettivi formativi dei nuovi corsi di laurea, alla fine del percorso dei tre anni (Laurea) ai quali si aggiungono i due anni della specializzazione (Laurea Specialistica). L'ufficiale, dunque, conse�gue oggi in Italia una formazione atta a preparar�lo a fargli svolgere azioni di pace e di conservazio�ne della pace e del benessere collettivo nel contesto nazionale e intemazionale degli Stati. Gian Mario Bravo Presidente della Commissione per II riconoscimento dei titoli accademici al personale militare SCIENZE STRATEGICHE «prof. Gian Mario Bravo

Persone citate: Eser, Gian Mario Bravo