Sperlonga, uno sperone di roccia sul mare di Cristiana Pumpo

Sperlonga, uno sperone di roccia sul mare PERCORRENDO LA PLACCA (SS 213), IN DIREZIONE NAPOLI-ROMA Sperlonga, uno sperone di roccia sul mare WEEKENDdi Cristiana Pumpo PERCORRENDO la Fiacca (la statale 2131, in direàone Napo�li-Roma, si è improvvisamente colpiti non ultima fra le tante suggestioni che si incontrano lungo il tragitto che dalla borbonica Gaeta porla a Terracina da uno sperone di roccia proleso verso il mare, sul quale si erge una torre bianca, dalla forma inconsueta, più fortezza che muto di awistamonto, antico bauardu di difesa di un gruppo di case che svettano, ancora più candide, alle sue spalle E' Torre Truglia, e quel piccolo agglomeralo cosi bianco, Sperlonga. Salendo su per poche centinaia di metri, si arriva al centro abitato, raccolto sul groppo calcareo del Monte San Magno, che conserva, ancora intatto. Il nucleo più antico circondato da mura medievali. La struttura è quella caratteristica del borgo marinaro, con le case imbian�cate a calce tutte unite fra di loro da un piccolo labirinto di vicoli con muri alti, archi e ponti, scalette lunghissime che si spingono rapida�mente verso la spiaggia, dove si sviluppa la parte più moderna, coni)osta da ville, alberghi e stabilinicnli jalneari. Il centro antico colpisce non solo per la sua bellezza, ma perché sem�bra pensalo proprio come un «inter�no»: le strade come corridoi e le corti, affrescate con dipinti che ricordano le invasioni turche e saracene, come le stanze di una casa in cui si vive e si lavora e dove, por necessità di spazi. è possibile muoversi solo a piedi, A spezzare il bianco candido da cui si è avvolti, un numero impressionante di boutiques e ne^ozietti che sbuca�no su vicoli e piazzette facendosi largo tra i rami di coloratissima bouganville che si allunga sui muri, e che ricordano ancora quell'atmosfe�ra hippy Anni 70, quando Sperlonga era la mela preferita dei più oonghes�tra i figli dei fiori di queg i anni. E' un saliscendi continuo Sperlonga. e ap�pena ci si affaccia da una delie terrazze che all'improvviso si sporgo�no verso il mare, si avvistano il porticciolo turistico costituito da una piccola darsena con accesso continuo e limitato a natanti con pescaggio non superiore a 0,50 me�tri e che può ospitare circa 150 imbarcazioni e le (Juattro torri di difesa: Centrale, De Nibbio, Tru�glia e Capovento, che non furono purtroppo sufiìcienti a salvare la città dalle numerose incursioni bar�bariche, dalle devastazioni dei sara�ceni nel 1534 e dalle aggressioni dei turchi nel 1622. Ma l'origino di Sperlonga é molto più lontana nel tempo. La loMenda racconta che gli abitanti d�Amyclae, città popolata da greci e Iaconi fuggili da la lunga guerra del Peloponneso e poi scom�parsa nel nulla, si fossero rifugiati negli antri che s�aprivano sul mare, dando luogo a primi slabili insedia�menti; il suo nome, infalli, deriva proprio dal latino «spelonca» che designava le grolle costiere. In epo�ca slorica Sperlonga, o meglio «Locus Speluncae», appare nelle narra�zioni come il posto in cui Tiberio realizzò una grande villa che copri�va i due lati del promontorio dove si apre la grotta da lui fantasiosamen�te ornala, cioè la spiaggia dell'Ango�lo e quella di Bozzano. Ed è proprio da questa villa, cosi come da quella di Capri che Tilx?rio, iinperatóre solitario, governava Roma. Oggi sui resti della sua residenza della costa laziale, nell'aniro della genia che porla il suo nome, sorge il Museo Archeologico Nazionale che custodi�sce sculture ellenistiche sj)Cs.so di grandi dimensioni, die hanno per soggetto episodi del mito di Ulisse, che nelle spiagge pontine, come leggenda vuole, visse la maggior parte delle sue avventure. E' una tappa che vale la pena di non trascu�rare, con l'apertura serale dei musei durante il periodo estivo, poi, la visita risulta ancor più suggestiva. Ci si addentra nell'ampia cavità della grotta inclusa nella sontuosa villa di età tardorcpubblicana, che venne riccamente decorala all'epo�ca dallo stesso Tiberio. Gran parte deirintcra grotta era occupala da una vasca rotonda con sedili scavali nelle pareli, nella quale si tenevano, e non solo per uso gastronomico, una serie di animali acuuatici tra i quali anche dei coccodrilli, come testimonia la presenza di un cranio dell'animale esposto oggi nel museo archeologico. E a proposito di gastro�nomia, aggirarsi per Siierlungit signi�fica anche avere la [xissibililà di gustare una buona o tradizionale cucina. Da queste parti, infatti, si trova�no piani sofistiaiti. ma primeggia�no quelli semplici, non alterati da lunghe cotture e intrusioni esotiche tantn di moda. La gastronomia della costa ixmlinu, abbinuta alle propo�ste elio arrivano dalli' vicine terre di collina, costituisce senza dubbio una delle componenti forti di una cucina nata povera, cjuella di conta�dini e pescatori che in (juesta terra convìvono da secoli, che lui saputo conservali' integri i sa|X)ri semplici dell'orto e del pesce appena poscutn. caratterizzati daauella ruvidez�za degli sperlongam che tendo a marcare i gusti dei piatti Sperlon�ga, insomma, e la cittadina ideale \*'r un turista che non vuolo una vacanza frettolosa, che ama sabbia fino e bianca (in una spiaggia è possibile anche praticare nudisiiiuie mare cristal ino e scuro per i bassi fondali lanche quest'anno runicine Eurojwa le ha conferito la «bindio; ablu»l. Borgo marinaro con le case imbiancate a calce unite fra loro da un fitto labirinto di vicoli Sperlonga GA PU I M UN D i IRA CULT URA t VACA N Z A r'*fi EMO m Sperlonga e vicina ai luoghi d'arte, di cultura e di storia fra i più famosi al mondo. b Un elenco? Roma. Napoli, Pompei, la Reggia di Caserta, l'Abbazia di Montccassino. Altrettanto famosi e comodi da raggiungere sono pai luoghi di vacanza: Capri, Ischia, le Isole Pontine, la Cc.tieraSoiremina e rAnuHttana.

Persone citate: Bozzano, De Nibbio, Iaconi, Napo, Torre Truglia