«Salviamo i Buoni Selvaggi» di Gabriele Beccaria

«Salviamo i Buoni Selvaggi» «Salviamo i Buoni Selvaggi» Mobilitaziom per una tribù dell'età della pietra Gabriele Beccaria Patetico, l'inglese, quanto i segni esage�rati con lo inani o le caricaturali espres�sioni del volto Nessuno parla la lingua dei Jarawa e quindi nessuno e mai riuscito a violine l'intimità dei loro pensieri. L'ultimo tentativo si è conclu�so nel ridicolo, con un piccolo burocra�te che si è visto urinare sulle scarpe 0 poi e sialo spruzzato d�latte, K nessu�no è nemmeno mai riuscito a entrare nella loro Ixilla di paradiso, rimasta intatto dall'alba della storia, sulle isole Andaman, nell'Oceano indiano Eppu�re i «Civilizzatori» non inoliano e si sono convinti d'improvviso che i «Pri�mitivi» non desiderano altro che ricovere un vestito, un miniappartamento, un lavoro K cosi prosegue il piano di cancelline una delle ultime tribù del�l'eia della pietra, nmozìonante fossile vivente di un passato insondabile, 'rut�to per colpa ili un avvocalo che si è rivolto a New Dorili e ha chiesto di metterò fine alla sua innocenza pretecnulogica. Il caso e diventato uno scandalo internazionale grazie a (Survival», una combattiva otganizzazione britannica sbocciata nel '69 por tentare di proteg�gere i diritti offesi del popoli doli Amazzoniii e cho da allora ha allaigato le proprie campagne a tutela degli incol�pevoli selvaggi del Pianeta, dal Canada ■il Botswana. Il direttore, .Stephen Cur�ry, è riuscito a raccogliere oltre 4() mila firme in (il nazioni e sui facendo pressione sul governo indiano. (Lascia�teli stare» oppure dice, disperandosi s�consumerà l'ennesimo genocidio, come ((nello compiuto su queste stesse isole nei secoli scorsi o su scala immensamente più grande nelle Ame�riche tra'500 e'800, Contro batteri e vinis i Jarawa sono pateticamente nudi, come orgogliosa�mente nudi sono i loro corpi nero-lu�cente. Una delle poche certezze sul loro conto è che non possiedono difese immunitarie contro i nostri mali. La vita di nomadi nella foresta, in jiicoli gruppi, senza il peso pestilenziale degli animali domestici e dell'agricoltura, li ha messi iil riparo dalle malattie che ci portiamo dietro come unii maledizione da quando i nostri progenitori decisero di diventare stanziali: influenza, mor�billo, orecchioni. Costringerli in villag�gi-baraccopoli |)(;r la gioia di autorità ottuse e turisti voyeur significherebbe condannarli a morie sicura, per non parlare delle conseguenze psicologi�che. Gli ex cacciatori e pescatori Icon molto tempo libero, più di quanto un mal riposto senso comune non suggeri�sca] sarebbero costretti a spezzarsi la schiena nei campi o a immalinconirsi in qualche fetida taverna Generosi di dati e di esempi storici, gli antropologi interpellati da «Survi�val» spiegano che, quando scatta il (resettlement» (temune asettico che nasconde in realtà una deportazione), almeno il 50",, delle vittime soccombe in brevi: tempo e i sopravvissuti sono condannati a un'esistenza grama Idei 600 Parane scoperti in Brasilo negli Anni '70 ne rimangono oggi (i!ll E gli stessi Jarawa hanno già assaggialo il sapore amaro della civiltà di recente, quando alcuni giovani, forse violando gli ordini degli anziani, hanno comin�cialo ii saltare fuori dal guscio della riserva e a cercare il contatto con il mondo incomprensibile dei negozi, del�le auto, dei computer. Uno si o ammala lo di morbillo ed è morto. Un altro ò slato investito e ha [icrso le mani. Un altro si e perso chiedendo cibo ai passanti ed e stato ricoverato. Il mistero che iinlxizzola i 200, forse 700 Jarawa si e infittito di fronte a questi episodi quasi suicidi. Perché abbandonare l'impenetrabile striscia di giungla e fare la fine delle altre tribù delle Andaman, sterminate tra 'ftOO e '900? I .Jarawa non possono non saliere che delle migliaia di Andamariesi e di Onge non restano che pochi lemuri. In queste isole dove le distrazioni sono una rarità l'interrogativo riempe le giornate e forse instilla qualche goccia di ris|ieito e di coscienza umanilaria. Intanto New Dehli, imbarazzala, ripete che nessun piano genocida sani messo in atto e ha inviato due emissari lier l'unica mossa intelligente di cruesta brutta storia; coreani di imparare l'idio�ma dei Jarawa e, finalmente, comunicaro, come si fa questo si Ira |jersone civili Il governo indiano vuole «civilizzare» il popolo dei Jarawa, ma gli ambientalisti accusano: «La loro deportazione finirà in uno sterminio» Li ti ibu dei Jarawa vive nelle kole Andaman, nell'Oceano Indiano

Persone citate: Selvaggi, Stephen Cur

Luoghi citati: Botswana, Canada