L'industria del tabacco alla controffensiva di Franco Pantarelli

L'industria del tabacco alla controffensivaL'industria del tabacco alla controffensiva Dopo la stangata, annuncia ricorsi e appelli per 75 anni Franco Pantarelli NEW YORK fassuru molto tempo prima che la semenza «monstre» di Miami dìvenii esecutiva, se mal lo divente�rà. Nessuno diventerà rapidamen�te milionario grazie alle compa�gnie de) tabacco, nò loro finiranno in bancarotta. l-i catena di rimrsi a appelli si preannuncia tanto com�plicata n funga (poirebbe durare anche 75 anni) che perfino a Wall Street ciò che 6 accaduto l'altro ieri ;i Miami 1300.000 miliardi che l'industria delle sigarette deve.pagare ■ti loro clienti fumaloril non ha avuto effetti apprezzahili, almeno nella prima parte della giornata di trattative. I titoli della Philip Mor�ris e delle altre compagnie sono scesi leggermente, a riprova che la maggior parte dei loro possessori non hanno sentito la necessità uggente (li disfarsene. Ma se il problema soldi o di là da venire, quello del «significalo» della sen lenza di Miami, ieri, era all'ordine del giorno, Non c'è dubbio, dice per esempio il «New York Times», che «questo caso pone una seria minac�cia di sopravvivenza al business delle sigarette» li' possibile che quella minaccia venga aggirata, ma d�sicuro l'attività di quelle compagnie e destinala a «cambiare per sempre». Stanley Kosenhlall, l'appassio�nalo avvocato che da questa storia esce come il supremo vincitore (assieme alla moglie Susan, che mentre lui combatteva in tribuna�le slava all'esterno a distribuire volantini e a «sensibilizzare il pub�blico», ma solo nelle ore di scuola perché poi doveva correre ad accu�dire ai suoi 9 figli), in fondo lo aveva dello: «Il problema non è mai sialo ((nello dei soldi ma quel lo di mostrare queste compagnie con la loro vera faccia». Le 300.ODO persone lo forse 700,000, per ora nessuno lo sa con certezza) che lu�rappresentava al processo saranno difficilmente d'accordo, perché l'idea di dividersi una torta di 300.000 miliardi di lire, ammettia�molo, ha un cerio l'ascino; ma por Mister Kosenhlall, disinteressato e religiosissimo (con l'intera sua fa�miglia-tribù ogni mattino va in sinagoga), quello che conlava ora dimostrare che le compagnie del tabacco per deconni hanno collezio�nato rapporti sui micidiali offeili del fumo e per decenni li hanno nascosti, in pratica «condannando a morte milioni di persone», comò lui ha avuto modo di diro durante il processo, con il tono drammatico che lo ha reso famoso. Questo del «cattivo comporta�mento» delle compagnie sarà pro�prio uno dei temi che i loro avvoca�ti useranno nei ricorsi. L'idea è infatti che dopo gli accordi del 1998 (quelli con cui accettarono di pagare a vari Stali 250 miliardi d�dollari per compeasarl�delle spese sostenute per curare �malati da fumo) il loro comportamento è cambialo: non più rapporti tenuti segreti, non più sotterfugi, non più (forse) sistemi sulxioli per rendere il vizio del fumo sempre più dificile da mollare. La giuria d�Miami quesio argomento non lo ha accol�lalo, ma le compagnie naturalmen�te sperano che possa «passare» in altro istanze giudiziarie (anche se sei iure il «New York Times» rileva�va elio lo compagnie del labacco si trovano ormai ad affrontare «un enorme cambiamento di atteggia�mento noi pubblico, o quindi nei fuluri giurali»). Poi, la loro contestazione della sentenza è sui numeri. La somma siabìlita dalla giuria è assolutamen�te esagerala, dicono, e s�scontra con la legge della Florida secondo cui nessuna punizione in denaro può comportare il fallimento di un'aitivilà economica. La Philip Morris, che delle cinque compa�gnie è stata quella condannata a pagare di più (73 miliardi d�dollari, cioè la metà del totale), ha già detto che le sue disponibilità finanziarie, anche lenendo conto dei soldi che già devo sborsare per gli accordi del 97-98, oscillano fra i 150 e i 375 milioni (non miliardi) di dollari. Una «controfferta» lalmenle lonta�na dalla somma stabilita dalla giu�ria che la reazione dei «vincitori» è stata furibonda. «La Philip Morris dico por esempio Matthew Myers, leader di uno dei land gruppi ami-fumo può fare tulli i soldi che vuole aumentando il prez�zo delle sigarette. Purtroppo ci sono ancora 46 milioni di fumatori negli Stati Uniti».

Persone citate: Matthew Myers, Philip Morris, Stanley Kosenhlall

Luoghi citati: Florida, Miami, New York, Stati Uniti