La Francia al picnic del secolo

La Francia al picnic del secolo DA DUNKERQUE Al PIRENEI. I FRANCESI FESTEGGIANO LA PRESA DELLA BASTIGLIA SOTTO IL SEGNO DELLA BUONA TAVOLA E DELLA NATURA La Francia al picnic del secolo Una tovaglia a quadri bianchi e rossi correrà lungo il meridiano di Parigi tagliando in due il paese per 600 km la storia Enrico Mollnari PARIGI È lunga 600 chilometri la tovaglia a scacchi bianchi e rossi fabbricata apposta per d'incroyable pique-nìque», un picnic colossale, pantagrue�lico e davvero incredibile, il più gigantesco mai organizzato da che il mondo è mondo, al quale dovrebbe�ro partecipare 3 o 4 milioni di perso�ne. È il «clou» della lunga serie di manifestazioni programmate, in quest'anno straordinario, l'ultimo del secondo millennio, dall'ente "Mission 2000". Ovviamente, la data del 14 luglio non è stata scelta a caso: è la festa nazionale francese, il giorno in cui si commemora la presa della Bastiglia, la sommossa popolare che diede il via alla Rivoluzione. A gua�stare la festa, però, ci hanno pensato i capricci meteorologici che dall'ini�zio del mese tormentano b sorella latina. E anche per la giornata odier�na le previsioni sono decisamente pessimistiche: cielo grigio, tempera�ture autunnali, folate di vento e scrosci di pioggia su quasi tutta la Francia. Rinunciare a un evento ecceziona�le, che non si ripeterà tanto presto e forse mai, solo perché piove? Impen�sabile Ci voleva altro per scoraggia�re le folle festose che, prudentemen�te munite di ombrelli e impermeabi�li, hanno preso d'assalto, fin dalle prime ore del mattino, i 33 7 comuni grandi e piccoli associati al picnic. Ciascun comune ha ricevuto in dono 1500 o 2000 metri (Parigi se n'è aocaparrata ben 12 km) della tova�glia a quadrettoni bianchi e rossi lai^ga 2,36 metri, appositamente tes�suta per la circostanza dalla fabbri�ca Lotus di Gien. 1 337 comuni coinvolti neir«incroyable pique-niquc» sono ubicati in una striscia del territorio nazionale lunga 600 km, che va da Dunkerque tsulla sponda della Manica) a Prats-de-Molio (un villaggio situato ai piedi dei Pirenei, al confine tra la Francia e la Spagna) e segue il tracciato ideale del meridia�no di Parigi, cosi come fu determina�to e misurato tra il 1790 e il 1799 dai geografi della Rivoluzione. Da que�st'anno, la linea del meridiano, ribatlezzata «Meridienne verte» (meridia�na verde) è tìsicamente identificabi�le sul suolo francese: per muterializzarla, migliaia di alberi sono stali piantati lungo tutti i 600 km del tracciato. «Mission 2000» ha fornito la tova�glia, i comuni le tavole, gli enti e le associazioni locali le seggiole pieghe�voli o le coperte per chi preinnsce sistemarsi sui prati come si usa fare in un picnic degno di questo nome (sempre che la terra non sia inzuppa�ta di pioggia). Molli comuni, poi, hanno programmalo svaghi e tratte�nimenti: feste da ballo, concerti, mostre d'arte, spettacoli teatrali, gio�chi di società, gare sportive. Ma in questa giornata ecceziona�le sono la convivialilà, e i piaceri della tavola, che prendono il soprav�vento su tutto il resto. l,e vivande, ovviamente, non sono fumile: cia�scun individuo o ciascuna famiglia, ciascun gruppo di amici o di cono�scenti porta il classico cestino colmo di leccornie, salvo poi a mettere ogni cosa in comune con {jli altri. In alcuni paesi, i più piccoli, le massaie si sono messe insieme e hanno cuci�nalo per tutti gli abitami, e anche per gii ospiti di passaggio. Che cosa si mangia in un picnic? Le vettovaglie classiche, presenti in tulli i cestini, sono le uova sode, il pollo freddo, i salumi e i formaggi. Ma questo picnic lungo 600 chilometri è anche un'occasione per scoprire o riscopri�re le specialità regionali e locali: «terrine de canard» (terrina d'ana�trai in Piccardia, «saucisson de Pa�ris» (salame di Parigi) nella capitale, «croltin de chavignol» (funnaggio caprino) nella regione di Bou^ges, «paté creusois» Ipasticcio di patate, cipolle e lardo) dalle parli di Aubusson nella provincia della Creuse, formaggio «roquefort» (per il quale si balle José Bove, novello Asterix e figura di punta della crociala contro la globalizzazione) sull'altopiano del Larzac, «rousquille» (dolce fondente a base di mandorle, limone, anice e bianco d'uovo) all'ombra dei Pirenei. Senza dimenticare la birra (nella Francia del Nord) e tulli i vini locali (da Orléans in giù) con cui innaffiare il pasto. Picnic è sinonimo di scampagna�ta, ma l'odierno banchetto all'aria aperta è eccezionale per altri versi: non è esclusivamente bucolico e rurale, ma anche urbano, perché il meridiano di Parigi (o «meridiana verde») attraversa anche grossi cen�tri abitali, a cominciare dalla capita�le. E proprio a Parigi, le tavole sono inibandilc, oltre che noi parchi e nei giardini pubblici, anche nelle strade e Dei boulevards, nelle piazze, nelle avenues e sui ponti che scavalcano la Senna, davanti ai monumenti e agli edifici storici come l'Opera, la basilica del Sacro Cuore a Montmartre, il Louvre, l'Accademia di Fran�cia, il Palais Royal. Per chi non avesse il tempo, o la voglia, di mettersi ai fornelli e prepa�rare il classico cestino, in ogni rione della capitale sono allestiti dei mer�catini che offrono una vastissima scella di prodotti alimentari di tutte le regioni francesi. Il premio dell'originalità va però alla città di Amiens, che ha invitato ima delegazione di aborigeni e per il picnic del 14 luglio offre, olire a quelle locali, anche una selezione di specialità australiane, birra e manicaretti a base di carne di canguro. Tutti gli ingredienti necessari a un vero picnic: cestino portavivande, thermos. apribottiglie, stoviglie da campeggio e cibo già preparato, ma sempre sceltissimo: timballi, sformati, salumi, formaggi e paté

Persone citate: José Bove