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«Un piano anche per le case» «Un piano anche per le case» Nesi: non dimentichiamo gli italiani ROMA Una casa agli immigrati? La proposta dei costruttori fa di�scutere. «Interessante», com�menta il ministro dei Lavori pubblici Nerio Nesi « ma deve ar parte di un programma generale di edilizia popolare». «Non dimentichiamo aggiun�ge tutti gli altri che hanno il problema casa. Ci siamo cullati per anni sul 75"*) di italiani proprietari di case, dimentican�do il 25CK) che vivo in affitto o cerca una abitazione stabile». «Comunque continua il Mini�stro nell'ambiti, del piano complessivo di edilizia popola�re che stiamo già studiando può essere insento, d'accordo con l'Ance, un piano specifico porgli immigrati». Sul problema «flussi» o «ca�se» interviene anche il Forum delle Comunità straniere a cui la proposta di triplicare il nume�ro degli immigrati sembra «de�menziale». Loretta Caponi, pre�sidente del Forum e chiara: «Agli immigrati regolarmente residenti non si sono fino ad oggi assicurati nò alloggi digni�tosi nò una effettiva integrazio�ne sociale. Sostenere che da domani l'economìa italiana po�trebbe assorbire il lavoro di altri due milioni di immigrati significa alimentare la clande�stinità e illudere migliaia di persone». Di trovare alloggi agli extracomunitari si occupa da anni FederabitazionelConfcooperativel. Le cooperative aderenti nel solo '99 hanno realizzato e recu)erato circa 2.500 alloggi per affitto e entro il 2001 ne hanno programmali altri 5 mi�la. «11 nostro obiettivi) ricorda il presidente di Federabilazio ne Angelo Grasso non e quello di realizzare nuovi alloggi, ma di alloggiare i tarili lavoratori stranieri nell'ambito dei pro�grammi di riqual'.fica/.ione dei quartieri periferid e dulie aree in dismissione». Anche le cooperai ivo aderen�ti a Ancab-Legacoop hanno oriontato la loro missione per dare risposte a queste nuove domande di abitazione con nu�merose esperienze, in Lombar�dia, Emilia Romagna e Piemon�te, realizzando specifici inter�venti destinali ai lavoratori immigrati e extracomunitari. Adesso Ancab-Legacoop atten�de dal governo «un segnale innovativo nel campo dell'edili�zia abitativa», con la destinazio�ne di risorse «alla sperimenta�zione di un nuovo modello di edilizia sociale finalizzato a ampliare l'offerta di alloggi in locazione con il ricorso a risor�se private». La Confcooperative «Pronti il prossimo anno oltre cinquemila alloggi»