«Vogliamo scegliere chi lavora da noi»

«Vogliamo scegliere chi lavora da noi» LA POLEMICA DEL GOVERNATORE DEL VENETO «Vogliamo scegliere chi lavora da noi» Galan: il governo lasci fare alle Regioni intervista Guido tlbtrga GLI industriali del Veneto chiedono mano d'opera oxtraconiunilaria «per�ché di italiani che vogliano fare gli operai non ce ne sono più». E la chiedono subito, «perché altrimenti spostiamo la produzione all'estero». I lea�der dol Polo puntano i piedi: «Quelli che ci sono bastano e avanzano», sentenziano i co�lonnelli di An. E quelli di Russi non risparmiano le parole: c'è persino chi, di fronte all'offer�ta dell'Ance di costruire nuove caso por gli immigrali, lancia l'allarmo contro i «rischi della cementificazione». Giancarlo Galan si muovo su una strada tutta sua. Dà un primo colpo agli impronditori, «cho so vanno all'estero è per�ché cercano di ridurre i costi. non cerio perché non trovano oporai». Un altro colpo, più l'orto, colpisco la sinistra. «A i uolli attacca il governatore t el Veneto interessa soltanto una cosa: fare una bella sanato�ria per i clandestini, che vengo�no qui a tare i delinquenti, o che delinquenti diventeranno comunaue. Aumentare i flussi come dice la Turco non porla nulla di nulla al mondo del lavoro, al massimo può far crescere qualche punto alle statistiche sulla criminalità». Presidente Galan, risolva la contraddizione: il gover�no propone di aumentare i flussi, i suoi industriali dicono che cosi non si può andare avanti. E lei si inet�te dalla parte di chi vuole tenere il lucchetto sulle frontiere. Perché? «Perché il governo vuol fare il contrario dol buon senso. Ha sentito cosa dice Rianco?» Che su questi tomi non si può ragionare «in termini regionalistici». «E le pare buon senso, quello? Il ministro dice che le nostro richieste sono di "corto respi�ro", quando il Veneto non chiede altro che di poter avere ratteggiamento di un qualsia�si altro Stato intelligente». Bianco potrebbe risponder�le che il Veneto non è uno Stato. Lei cho farebbe, pre�sidente? «Non sarà uno Stato, però è intelligento. E chiede di avere voce in capitolo: vogliamo sco�gliere quante e soprattutto quali persone devono venire a lavorare a casa nostra». ((Quali»? «Si, vogliamo gestire noi la selezione. Si faccia un giro sulla Pedemontana: ci sono fabbriche, e ci sono cartelli: "Cercasi operaio, cercasi ap�prendista". Chiediamo solo di poter scegliere i nostri lavora�tori, non mi pare di pretendere troppo. Piuttosto mi lasci dire un'eresia, visti i tempi: non è tra gli extracomunilari che dovremmo andare a cerca�re...». Dove, allora? «Tra i veneti che hanno dovuto andarsene altrove per trovare lavoro. In fondo il boom della nostra economia è arrivato con le rimesse che arrivavano dall'estero. Noi siamo loro de�bitori, potremmo cominciare a restituire qualcosa». Presidente, sono passati decenni. Che cosa le fa pensare che abbiano vo�glia di tornare indietro? «Reh, chi ha fatto fortuna non toma di certo. Ma se uno fa il pizzaiolo a New York può farlo anche a Maroslica. E poi non ci sono soltanto i veneti al�l'estero, ci sono pure gli italia�ni senza lavoro. Al Sud c'è disoccupazione, no? E allora cho vengano a lavorare da noi». Gli imprenditori dicono che gli italiani certi mestie�ri non li vogliono più fare. A lei non risulta? «Non mi risulta che i disoccu�pati del Sud siano tutti biologi o ingegneri. Ci sarà pure qual�che operaio...». Un dirigente delle Posta di Treviso avverte di «stare attenti» ad assumere stra�nieri. I cittadini, spiega, hanno ancora delle remore nei confronti dei lavorato�ri di colore. E intanto, nel�la Marca, consegnano le lettere un giorno s�e uno no. Non è che lei la pensa allo stesso modo? «Permette una risuosta since�ra? Quelle sono palle, fregnac�ce come dicono a Roma. Messe in giro ad arte, per diffondere la falsa idea di un Veneto razzista». Completamente falsa? «Falsissima». E i tifosi del Verona che gridano «buu buu» a ogni avversario di colore che si trovano davanti? «Ma che c'entrano i tifosi? Quelle sono frange marginali, insignificanti. Una volta a Fi�renze mi hanno visto con la sciarpa della Juve al collo, e mi hanno consigliato di metter�mela altrove. Lei che cosa direbbe: che i Toscani sono razzisti contro i Veneti?». «Extracomunitari? Prendiamo altrove a mano d'opera, partendo dai veneti emigrati all'estero» ; ^V Giancarlo Galan (Forza Italia). presidente della Regione Veneto

Persone citate: Galan, Giancarlo Galan

Luoghi citati: New York, Roma, Treviso, Veneto